Il nostro mondo {Kooktae}

Capitolo 48

Tae's pov
"Chi caz-oh Tae" finalmente mi apre "perché sei qui? Non dovresti essere a scuola?" Chiede con voce roca dovuta al sonno "no per oggi la salto" rispondo scocciato "oh ok, entra ma non fare casino ci sono Yoongi e Minho che stanno dormendo ed hai avuto una botta di culo che non si è alzato Yoon al posto mio" tiro su il pollice ed entro dentro casa andando direttamente in cucina "Taehyung" mi richiama Nam, entrando anche lui in cucina "mh" apro il frigo e finalmente trovo un tegamino con dentro del latte "perché hai pianto?" Mi giro verso di lui facendo una faccia perplessa e scrollando le spalle rispondo "non ho pianto" si avvicina a me e mi prende per le spalle "senti non mi mentire, tu ed io siamo fratelli e quando avrai momenti del genere io sarò sempre pronto ad aiutarti" si blocca per prendere un bel respiro e poi ricomincia "quindi non fare il figo e dimmi a chi devo rompere qualche osso" mi viene naturale sorridere, lo abbraccio e devo far caso a tutto il mio autocontrollo per non mettermi a frignare come un bambino "Nam ti devo dire una cosa, riguarda papà" dico con voce  incrinata, si stacca bruscamente andandosi a sedere poi su una sedia del tavolo della cucina e con la testa mi fa segno di procedere "mi vuole vedere, ha detto che sta cercando di farsi aiutare" ride con una smorfia sulla faccia "Tae fai quello che vuoi, scelta tua io di certo non vengo lo sai che con quel bastardo non voglio avere più niente a che fare" risponde, un pò ci rimango male ma sapevo già che avrebbe risposto così "ok ora però mi faccio d-" venni interrotto da una voce che all'inizio non riconobbi per quanto fosse roca "fallo anche a me" mi girai verso Minho nel mentre che era intento a grattarsi le palle "non c'è ne abbastanza" sbuffa e va a sedersi vicino a Nam "cazzo che palle oh, ieri non ho scopato con nessuno" se ne esce all'improvviso il grattatore di coglioni...a proposito "voi tre stronzi, avevate detto che dovevate andare a un colloquio di lavoro e poi vengo a sapere da un mio amico, che è stato scopato da Yoongi nei bagni della discoteca che voi eravate li!" Urlo agitando in aria il cucchiaio preso precedentemente "amico non ti con-" venne interrotto da un Yoongi rabbioso appena entrato in cucina "chi cazzo è stato a svegliarmi" disse con un tono di voce tranquillo, ma per niente rassicurante e scandendo bene le parole. Ovviamente i migliori amici di merda chi c'è li deve avere? Io. Sia Minho che Nam indicarono a me mentre lo sguardo di Yoon raggiunse la mia figura "tu coglioncello mi hai svegliato?" Chiede avvicinandosi "e questi sono cazzi amari" interviene Nam uscendo dalla stanza "amico non fargli troppo male" disse Minho ancora seduto sulla sedia "e-ecco mi dispiace" venne più come una domanda che come un'affermazione "non me ne frega niente se ti dispiace o no, cazzo hai svegliato Min Yoongi! Lo sai che non lo devi fare!" E con questo si catapultò su di me "aspetta!" Mi allontanai il più velocemente possibile "dovrei essere io quello incazzato qui non tu" specificai farcendolo bloccare sul posto "siete voi che senza avvisarmi siete andati in discoteca mentendomi dicendo che dovevate andare ad un colloquio e SEI TU che ti sei scopato il mio amico" in questo esatto momento mi arriva un messaggio, lanciando un occhiata a Yoongi corro a prendere il telefono sul tavolo.

Mochi
Tae ma oggi non sei a scuola?

No perché?

Mochi
E che cazzo però! Mi devi dire quella cosa

Ci possiamo vedere stasera

Mochi
Ok ma adesso dove sei?

Non riuscì a rispondere perché qualcuno da dietro mi strappò il telefono dalle mani "questo quì è Jimin?" Chiese Yoongi con una scintilla negli occhi, annuì. Iniziò a camminare e a mandare messaggi con il mio telefono al povero ragazzo. Dopo averlo visto sorridere come un ebete decido che è il momento di riappropriarmi del mio telefono, in men che non si dica gli è lo tolgo dalle mani proprio come ha fatto lui a me "tanto il numero di telefono gli è lo già dato, coglione" e con questo se ne esce dalla stanza "almeno lui ha scopato" disse Minho prima di uscire anche lui dalla cucina.