Capitolo 57

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Tae's pov
Mi sveglio con un peso sopra il petto, apro gli occhi e la prima cosa che vedo è un ammasso di capelli marroni, giro la testa di lato osservando la sua faccia e sorridendo pensando a quanto è carino, anzi no a quanto è bello. Osservo meglio anche la nostra posizione, lui con un braccio mi circonda la vita e con l'altro ha intrecciato la sua mano con la mia dietro di lui. Solo ora mi rendo conto che la sua mano sinistra è fasciata, chissà cosa ha fatto...porto una mano sui suoi capelli, iniziando a spostare le ciocche che gli ricadono sugli occhi, sorrido quando apre gli occhi e mugugna qualcosa. Non capendo cosa ha detto ritiro indietro la mano sui suoi capelli, forse lo sto infastidendo "continua" dice con voce roca, dovuta al sonno "oddio stai bene?" Quasi urla mentre si mette seduto, facendo in modo che le nostre mani si lasciassero "si stai tran-" non mi lascia finire e si fionda su di me, abbracciandomi "cazzo io lo sapevo, sapevo che sarebbe successo qualcosa eppure ti ho mandato lo stesso" mi stringe di più a se "mi dispiace i-io non ho fatto niente" continua sciogliendo l'abbraccio "è tutta colp-" prima che potesse finire la frase mi metto seduto anche io e gli tiro uno schiaffo "la vuoi finire? Stupido non è colpa tua ma mia ok? E non ti azzardare a darti la colpa" si massaggia la guancia arrossata, nel mentre che mi ascolta "è colpa mia di nessun'altro, me la sono cercata" continuo e le prima lacrime iniziano a scendere "i-io n-non pensavo c-che-" mi prende il viso fra le mani e si avvicina piano a me "non è colpa tua" sussurra, per poi annullare finalmente la poca distanza tra le nostre bocche. "Che carini che siete" non appena sento quella voce lo spingo, con forse un pò troppa forza, il più lontano possibile da me "n-nonna ciao" la saluto mentre viene ad abbracciarmi "come stai?" Chiede allontanandosi e andando verso un Jungkook divertito "bene stai tranquilla" rispondo osservandola prendere la mano fasciata del ragazzo "cosa hai fatto?" Domando voltandomi verso Jeon "nien-" "ha tirato un pugno al muro" lo interrompe mia nonna guardandolo male "oh! Taetae in salotto c'è qualcuno che ti aspetta" incuriosito mi alzo con troppa enfasi e una fitta potente mi attraversa la fine della spina dorsale fino ad arrivare al sedere "porca merda!" Urlo buttandomi a sedere sul letto...mossa sbagliata "porco il cazzo che dolore!" Continuo ad urlare sotto lo sguardo indignato di mia nonna e quello preoccupato di Jungkook "Kim Taehyung le parole!" Urla di rimando la mia nonnina, colei che nasconde il suo lato volgare ma quando lo tira fuori rimangono tutti a bocca aperta mentre lei non se ne accorge neanche "Taehyung ti aiu-" "c'è la faccio, c'è la faccio" mi alzo piano, una piccola fitta però non manca, ma nonostante questo con passo lento esco dalla camera a vado in salotto.
Rimango a bocca aperta non appena vedo Namjoon "vuoi un cazzo in bocca?" Chiede venendo verso di me e abbracciandomi "cos-sei finalmente venuto!" Urlo ricambiando l'abbraccio "ho saputo di oggi" mi stacco e lo guardo negli occhi "Nam guar-" "no Taehyung smettila di continuare a dire o fare cose come se quello la non ti abbia fatto niente ok? Cazzo ma come è possibile poi! In una scuola, in una scuol-senti ti ha violentato ok? Violentato" gli occhi mi diventano lucidi mentre Nam comincia a girovagare per la stanza con le mani fra i capelli "la secondo volta, per la seconda volta maledizione! Che fratello di merda che sono, è successo per la seconda volta e anche questa volta io non ho fatto niente" fa male il passato, fa male ricordare quelle cose "ma poi tu reagisci come se niente fosse, come se nessuno ti abbia fatto niente. C'è ma voglio sapere come f-" "continua per la tua strada e anche se vivi per un giorno fa qualcosa! È questo che diceva la mamma e perché io devo sempre stare male eh? Perché devo continuare la mia vita pensando costantemente al passato!? Perché devo vivere con negatività?!" Sbraitai perdendo le staffe, vado verso di lui e inizio a tirargli pugni sul petto "ti prego Tae...te lo ricordi cos'altro diceva la mamma?" Chiede prendendomi i polsi "l-le persone speciali s-soffrono sempre di più" sussurro abbassando le braccia lungo i fianchi "bravo piccolo, tu sei una persona speciale e scusami per le cose che ho detto prima".

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