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Erano passati due mesi.

Due mesi in cui Cara non aveva affrontato una giornata senza sorriso.
I suoi radiosi capelli le crebbero fino all'ombelico rendendo pazzo di gioia Trenderman per tutte le sue idee di acconciature che aveva in testa; il volto le divenne più maturo e così anche le gambe più lunghe sentendosi alta quasi quanto Ben Drowned.

-Piccole!!! È pronta la colazione!- Annunciò la squillante voce di Splendorman giù in cucina, intento a preparare tante leccornie per la casa.
Sally e Cara scesero con furia buttandosi letteralmente sulla tavola divorando tutti i pancake nella zona.
Entrambe poi ebbero la pancia gonfia e lo stomaco soddisfatto: era impossibile non mangiare il cibo di Splendy.

In quel periodo Cara conobbe meglio suo padre, ignorando le attività maleducate che egli era solito fare, tutti sanno cosa.

-Bambina, stai crescendo!- Notò Jeff seduto sul divano che la punzecchiava continuamente, spesso si ritrovavano a bisticciare e a concludere a botte. Effettivamente Cara era già molto più alta, più alta di Sally.

-Perché???!- Continuava a renderlo visibile la bimba mora, tenendo allungato un braccio sulla propria testa e l'altro su quella dell'amica per segnare la differenza; sul suo volto comparve una smorfia triste.

-Sto crescendo, è normale...-
Normale.
Non sapeva spiegarsi perché, ma ebbe una pessima sensazione che quel che aveva appena constatato fosse errato e inappropriato verso l'amica, si scusò velocemente ma a ficcare il muso intervenne Ben, il quale Cara aveva tanta voglia di buttarlo giù da una finestra.

-Ahah, io sarò sempre più alto! Neanche fra vent'anni sarai alta quanto me!-

-Stai zitto.- La biondina assottigliò gli occhi tentando di far allontanare l'altro biondo invano. Pensava fosse veramente idiota.

-Chissà, quando crescerai magari ci proverò con te!- Rise fastidiosamente con qualche nota a volte robotica.

Quando crescerai.

Perché a Cara rituonavano queste parole in mente? Perché aveva la sensazione di star ferendo la propria amica del cuore? Lo aveva notato in quel tempo, lei non cresceva affatto, non dava segni di cambiamento, nessun tono maturato, era rimasta così com'era quasi un anno fa. Qualcosa non tornava.

Negli altri non si notava la differenza benché fossero adolescenti all'incirca, mentre nei bambini era più visibile. Magari anche la sua amica soffriva di qualche malattia, come lo pensò dei suoi zii e il padre stesso, per cui era meglio non chiedere per evitare gravi dispiaceri.

Per tutta la giornata, Sally rimase in camera a giocare lasciando Cara girovagare per la casa nelle grinfie fastidiose di Ben che ormai era fissato con lei.
Di fronte a loro era buttata a terra un'accetta, cosa mai ci sarebbe potuto stare, che Cara sorpassò con disinvoltura mentre colpì il piede di Ben facendolo cadere a terra.

Lo aveva in un certo senso previsto, allora credette di avere una dote chiamata sesto senso. Aggiunta alla lettura del pensiero era invincibile, padrona del tempo. Anche nell'ultima dote avrebbe dovuto confessare al padre, sarebbe rimasto fiero di lei.

-Toby!! Perché mai ci sono le tue accette in giro!?-

-Stavo correndo in camera e mi si era slacciata la cintura. Tu piuttosto, perché sei a terra?-

-C'è bisogno di spiegarlo?-

Il ragazzo castano diede una mano al biondo guardando poi in direzione di Cara. I suoi capelli scompigliati, i suoi occhi scuri ed alcuni tagli sui polsi lo rendevano interessante agli occhi di lei, pensava fosse davvero carino.

-Ah, ecco, si è innamorata la principessa di casa!- sbuffò Ben, lasciando i due soli ed avviandosi in cucina.

-Come mai non sei con Sally?- Chiese curioso il ragazzo, anche solo la sua voce era inebriante per la piccola. Ormai Cara non era più bambina, era nel periodo di transizione, come si sentiva lei, al diventare ragazza, per cui percepiva emozioni nuove e strane.
Le sue guance diventarono poco più arrossate e sulla sua bianca pelle erano ben note; Toby sorrise.

-Voleva restare un po' da sola... Io mi annoio sinceramente, mio padre è uscito e la compagnia di Ben non è tra le migliori, ahah.- Rise a sua volta la bambina, lasciando dello stupore nel ragazzo.

Stando così vicini notava la loro differenza di altezza, lei arrivava al suo petto a malapena, conscia che fino a poco tempo prima gli toccava la pancia. Toby aveva più o meno diciotto anni, non ne ebbe mai la conferma ma lo aveva dedotto dal suo aspetto.
Restò fermo ad osservarla finché non arrivò Trenderman per provare una graziosa acconciatura sui lunghi capelli di Cara.
La bimba nutriva l'idea di tagliarli quei dannati capelli.

Nella stanza di Trenderman regnava tanto silenzio che neanche nel prato di casa stava; si lasciò cullare dal dolce pettine che andava su e giù tra le sue ciocche e dopo minuti di continuo silenzio tra i due chiese a Trenderman:

-Perché cresco così velocemente?- Probabilmente, aveva supposto, che fosse lei a crescere più del dovuto.

-Cara, non è questa la vera domanda.- Il suo tono rimase neutrale, cosciente di poter parlare ad una persona matura nonostante la giovane età. -Tu solamente puoi crescere.-

My little daughterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora