-Coraline...
-Ciao mamma...
-Quanto sei cresciuta, tesoro mio... - La donna si avvicinò alla sua piccola scrutandola per ogni centimetro della sua pelle, ritrovandosi a pochissima distanza da lei per poterla abbracciare poi calorosamente, tanto che a stento la soffocò mentre accarezzava i suoi lunghi capelli biondi.
La donna era ora poco più alta di lei, aveva un aspetto trasandato come suo solito, le mani piene di tagli dovuti dal duro lavoro e i leggeri segni che le corrugavano la fronte. Nonostante ciò manteneva sempre la sua bellezza pura, il suo radioso sorriso colto da quelle labbra chiare e sottili, quanto morbide e fredde.
Guardava la sua piccola con rammarico ma allo stesso tempo contenta di trovarla forte e in salute.Dopo attimi di sguardi intensi e sorrisi la fece accomodare goffamente nel salotto di casa che cambiò di poco, solo le pareti rosa ed il tavolino in vetro.
-Piccola mia, sei venuta con i signori Black?? Dove sono ora?
-No... Mamma. - Cara si sentiva allora leggermente nervosa, come poteva la madre contare su quei signori? Non sul padre di lei..?
-Sono venuta con papà.- Disse schietta, guardandola in pieno volto. La mamma fu sorpresa della risposta e cominciò a tremare.
-Com'è possibile..? Ti ha fatto qualcosa, del male..? - Allungò un braccio sulla figlia in cerca di risposte.
-Come puoi pensarlo??? Lui mi vuole bene -
-Oh, certo amore.- Si convinse la donna anche se a malincuore, vedeva grossi cambiamenti nella figlia. - Piccola, stavo cercando ancora di venire da te, ma il capo non mi ha dato alcun giorno disponibile, c'è troppo lavoro da fare...-
-Capo..?-
-Sì, ho cambiato lavoro, adesso sono in fabbrica e tessiamo molti abiti e robe varie...- Cara capì i numerosi tagli sulle mani della madre.
-Sai, ora abito con papà. Da qualche anno.- Cambiò discorso la piccola e, ignorando ciò che potesse pensare la madre, raccontò tutto ciò che le era successo in quel periodo, della sua nuova amica adottata da suo zio, della famiglia stravagante di suo padre, del ragazzo che le piace da matti e quest'ultima notizia fece sorridere la madre.
-Me lo farai conoscere spero, ha la tua età? - Cara si bloccò. Era una famiglia troppo strana, non disse nulla sul loro aspetto alla madre né tantomeno che Toby fosse troppo grande per lei.
Sorvolando, le disse anche che era diventata ufficialmente donna e la madre non poté trattenere un gridolino stringendo la piccola tra le sue esili braccia.
-Devo subito preparare una torta, per tutto questo tempo. Coraline, ma... Tuo padre è qui..? -
-Credo... Credo di sì... - Cara aprì la porta di casa aspettandosi il padre esattamente come lo aveva lasciato prima ma lui non ci fu. Forse se ne era andato, pensò lei. Ma voleva che fosse accanto a loro almeno per una volta.
Uscì di casa e lo chiamò ad alta voce nella speranza che appaia come faceva suo solito ed ebbe ragione.-Dimmi, piccola mia.-
-Papà, vorrei tanto che entrassi anche tu.. -
-Ma non posso, tua madre mi odia ormai...-
-È stata lei a chiedermi di te, papà. Ti prego...-
Allora Offenderman entrò e a sua sorpresa la donna lo abbracciò.
Cara andò in bagno ma poté udire bene la conversazione, i suoi genitori si stavano chiarendo anche se era tutto così strano per lei: un attimo prima era presente odio, un attimo dopo amore. Lei allora cominciava a capire quel sentimento, capì che era forte e avvolte anche contraddittorio, molti adorano l'amore ma altri lo disprezzano, i suoi genitori erano uno così e l'altro al modo opposto eppure si erano riconciliati magicamente ignorando la realtà circostante; che lui fosse strano e di sembianze fuori dall'ordinario a lei poco importava, lo amava tanto e infatti Cara ricordò i pianti della madre anni prima quando sperava in un suo ritorno.Erano strani quanto speciali, le scaldò il cuore quel momento tanto che la mente divenuta maliziosa ormai alla sua età le fece pensare nuovamente lei, in un bellissimo prato fiorito, assieme a Toby.
-Coraline, vieni a mangiare la torta!!- La voce flebile della madre arrivò alle orecchie di Cara che si trovava sul letto della sua vecchia camera, circondata da peluche e vecchi disegni.
La ragazzina scese e disturbò imbarazzata i due genitori mentre si stavano abbracciando teneramente, era rossa.
Offenderman rise gioiosamente, capitava rare volte e Cara capì il perché.Dopo aver divorato tanta torta la giornata di Cara dovette terminare con un bacio ed un forte abbraccio alla madre, non poteva ancora stare da lei per i ordini giudiziari emessi da quando era piccola e la donna non poteva lasciare casa perché doveva ancora riuscire a raccimolare per aiutare la sua piccola verso un futuro migliore; anche Offenderman aveva gli stessi principi, così si misero d'accordo sul venire dalla madre ogni settimana.
Cara non poteva ancora crederci, era estasiata, la sua vita era finalmente tornata alla normalità, più o meno. Quando tornò a casa gridò a squarciagola attirando l'attenzione di tutti, specialmente di Ben che finì a terra per lo spavento.
Prese le delicate mani di Sally, un po' più piccole delle sue ormai, e saltellarono in tondo canticchiando, in breve tempo trasmise un'ondata di felicità a tutta la casa, cosa alquanto rara in quella famiglia.
STAI LEGGENDO
My little daughter
FanfictionFanfiction scritta in adolescenza ma la tengo come bel ricordo :') Coraline sente la mancanza di qualcosa, o forse qualcuno, che non ha mai visto eppure che percepisce come se fosse parte di lei. Cosa succederà col tempo? Classifiche in generale (c...