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"Tesoro sei pronto?
Sappi che ti attaccherò con tutte le mie forze."

"Karen... io non credo che-"

"ADESSO!"
Corro a perdifiato verso Alex, scagliandogli un pugno nello stomaco che lo fa volare a circa venti metri da me.
"Così non ci siamo Alex, devi mandarmi via, concentrati!"

"Ugh... n-non voglio farti del male..."

"Però questo non mi ha impedito di farne a te.
Fa finta che io non sia io, immagina qualcun altro al mio posto, qualcuno che devi assolutamente fermare, altrimenti i tuoi cari moriranno.
Sei pronto?"

"No!"

"Anf... va bene... facciamo una pausa, vieni qui."
Afferro il mio bambino per un braccio e lo porto vicino un albero per farlo poggiare e rilassare.
"Cambiamo tattica, forse non riesci perché hai il pensiero continuo di farmi male, allora iniziamo provando con gli oggetti."

"Ma se lo faccio-"

"Basta con i 'se' e con i 'ma', loro non ti aiuteranno a proteggere chi ami!
Ora, voglio che tu ti concentra al massimo.
Quella roccia, dista circa dieci metri da noi, voglio che tu la porti qui."

"Rischio di colpire entrambi, o peggio, prendere tutto il bosco!"

"Ma io ti ho detto di concentrarti solo ed esclusivamente su quella roccia.
So che puoi riuscirci, avanti, visualizzala..."

Prendo un profondo respiro, isolandomi dal resto del mondo.
Visualizzo, nella mia mente ed ad occhi aperti, solo il masso, nient'altro.
Il grande e folto bosco attorno a noi scompare, Karen non mi è più visibile, l'unica cosa materiale presente è quell'enorme masso.
Non c'è anima viva attorno a te, non rischi di far del male a qualcuno, non devi preoccuparti, tu puoi controllarlo... tu puoi controllarlo... tu puoi controllarlo.
Il masso comincia man mano a sollevarsi da terra, la mia mente è debole, sto facendo un enorme sforzo per non dissolvermi in fumo nero e scappare.
Si avvicina... sempre di più.

"Perfetto bambino mio... continua così..."

Parole sussurrate, che per un istante mi fanno perdere la visualizzazione, facendo drasticamente aumentare la velocità del masso verso di noi, verso Karen.
"MAMMA SPOSTATI!"

"NO! IO MI FIDO DI TE ALEX!"

Quel suo sorriso... non è allarmato o forzato, è sincero, crede davvero che io lo possa controllare.
Allungo immediatamente le mani nella direzione del masso, trasformandole in fumo nero, avvolgo il masso e questo riduce la velocità, fino a scomparire.
"Anf... anf... m-mi... mi dispiace... non sono riuscito a portarlo qui..."

"Non importa tesoro, guardami."

Sposto il mio viso spaventato verso di lei, trovando ancora quel caldo sorriso.

"Io sto bene, mi hai protetta, dovresti esserne fiero.
Stai facendo grossi miglioramenti."

Stupide lacrime di sollievo e paura mi solcano il volto, sfuggite al mio poco autocontrollo dettato dal momento.
"G-Grazie mamma..."

"Su... torniamo a casa, direi che per oggi le emozioni sono state forti.
Domani riproveremo, perciò riposati, perché sarà più dura."

"Si!"
Meglio andare a scaricarsi...

. . .

"E questo è l'ultimo documento..."

"Vuoi dire l'ultimo antefatto storico!"

"Ehi! Non sono così vecchio!"

"Davvero papà?
Quanti anni avevi, quando Arleen ha avuto me?"

Ti ho strappato... un Ti Amo♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora