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"N-NACH P-PER FAVORE!!"

"Nah-ah! Scordatelo, mio piccolo uke! Queste foto vanno dritte dritte nel ~yaoi note~! Adesso, fatemi il favore di vestirvi, perché come ho detto ben venti minuti fa, anche se sono stata ignorata e stavate per fare cose oscene, sono tutti di là che aspettano di vedere un James ancora vergine.
Grazie."

"Arriviamo subito Nacchè."
Mia sorella chiude la porta tutta contenta e con ancora quel sorriso perverso stampato in volto.
Mi giro verso James per dirgli di darsi una sistemata ma... lo vedo tremare e con la testa china...

"James? Piccolo cos'hai? Guarda che se è per colpa delle foto di quella pazza, vado in camera sua e le brucio quel quadern-"

"Mi dispiace."

"Mh? James... non ti seguo, ti dispiace per cosa?"

"Mi dispiace... di non essere..."

"Cosa? James... tutto bene?"
Adesso mi stavo davvero preoccupando, era così solare e raggiante fino ad un attimo fa; si in imbarazzo e totalmente rabbioso... ma adesso... sembra quel James di un passato, quel James che non mi capitava di vedere da ben tre mesi.

"Mi spiace... di non essere vergine Alan..."

"Mio Satana... James, che sciocchezze vai dicendo? Non mi importa se non sei più vergine, James! E di certo tu non devi fartene una colpa!
Conosciamo entrambi le cause, ed io non ti giudico perché so che non è stata colpa tua!
Perdona Nacchè, lei non era al corrente del tuo passato, di certo non voleva infierire...
Ti prego James, non preoccuparti.
Ti assicuro che per me non è un problema..."

"N-Ne... ne sei sicuro?"

"Certo mio piccolo."
Gli accarezzo la guancia con delicatezza, solo per non farlo nuovamente sprofondare in quell'oblio di paura e ricordi.

"Grazie Alan... beh, allora andiamo! Ci hanno aspettato anche troppo Mr. Argento!"

"Haha, si piccolo; ti aspetto fuori."
Mentre esco dalla stanza regalo un ultimo sorriso a James, facendolo nuovamente arrossire, adoro il calore delle sue guance...

"Figliolo! Non volevi più uscire da lì! Allora cosa stavate facendo!?"

Mio padre... anf... e adesso partono gli altri...

. . .

"Uff... meglio alzarsi e vestirsi."
Mi alzo lentamente dal letto, prendo fra le mani la vestaglia verde pistacchio ormai abbandonata sul letto e la deposito con ordine nell'armadio.
Da esso caccio un jeans nero attillato ed una camicia blu scuro, i miei soliti anfibi ai piedi mentre cerco di domare quella belva feroce che sono diventati i miei capelli.

***
"Dove sei l'urida puttana!?"

"Dici a me tesoro??"

"No cara, sto cercando quella sgualdrina di tuo figlio, dove cazzo è!? Non dirmi che è scappato di nuovo!?"

"No tesoro, non è scappato hahah, hai controllato sotto il suo letto?"

"Si e non c'è! Razza di ubriacona dove lo hai nascosto!?"

"Io!? Ma cosa cazzo vuoi da me, oppiomane!? Io quel culo sodo non lo vedo da ieri sera!! Piuttosto tu dove te lo sei scopato l'ultima volta, eh!?
Ammettilo! Ti piace più il suo culo della sottoscritta! Hahaha, oh mamma quanto ti amo~!"

"Ti amo anch'io, razza di trincona!
Ora! Il problema non è risolto! Dov'è quella puttana!?"

Le urla dei miei genitori riempivano la casa, ci ero abituato si... ma il dolore era ugualmente forte... sempre più forte.
Per questo adesso sono qui, chiuso dentro l'armadio dei miei genitori, tremante che cerco di trattenere i singhiozzi...
Mia madre nuovamente ubriaca...
La cosa orribile, terribile e raccapricciante però... è che mio padre è sobrio... non tira un grammo da ieri sera, quindi... quando mi troverà, perché mi trova sempre, la sua lucidità sarà la mia fottuta nemica...

"Sigh... snif..."

"Hahaha, tesoro! Di qua! Ho sentito dei singhiozzi nella nostra camera da letto! Oh... no... il mio bambino, il mio bambino, il mio dolce bambino sta piangendo... hahaha tesoro! Trovalo ti prego! Voglio assolutamente cavalcarlo! Hahaha!"

"Oh cristo santo! Mary-Jane, sta zitta! Non lo sento altrimenti!"

"N-No... sigh... snif..."

Le ante si spalancano, la paura aumenta, il tremolio si intensifica, le lacrime scorrono più velocemente... ed i singhiozzi silenti... si trasformano in urla di dolore strazianti.

"NOOOO!! L-LASCIAMI!! NO!!"

"STA FERMO! PUTTANA!"

"HAHAHA. Ecco il mio bambino! Mi sei mancato, sai!?"

Mi si scagliono contro, contemporaneamente, mio "padre" comincia a colpirmi e mia "madre" comincia a spogliarmi.
Frettolosamente, lei vuole essere soddisfatta subito... ma lui... lui è lucido... mi farà male, troppo male...
Sono completamente nudo, sotto le loro percosse e tocchi perversi.
Mi picchiano.
Mi feriscono.
Mi violentato.
Mi dilaniano l'anima... anima che ho perso... che non tornerà più indietro.
Non sono puro.
Non più.
Lui entra in me con violenza, spinge ripetutamente provocandomi forti fitte di dolore, sento che mi sta aprendo in due.
Lei sopra di me, mi sovrasta "cavalcandomi" e graffiandomi il corpo... mi riempie di morsi e mi tira ripetutamente i capelli.
Lui. Viene schifosamente al mio interno, facendomi sentire più sporco.
Lei. Viene urlando il mio nome, tirandomi i capelli e mordendomi il collo.
Si tolgono entrambi di dosso.
Lui. Ricomincia a picchiarmi...
Lei. Ride e ricomincia a bere.
Mi spingono fuori dalla loro camera per tornare a dormire.
Io. Mi trascino in bagno, dolorante, cercando di non svenire...
Con la consapevolezza...
Che domani...
Accadrà di nuovo...

***

"James! Oh finalmente caro! Come ti senti?"

Non so perché quel ricordo si è fatto vivido in me proprio adesso...
Ma ora è tutto diverso, ora ho una famiglia che mi ama ed un ragazzo eccezionale...
Ora sono felice.

"Tutto bene! Grazie!"
Regalo loro un'enorme sorriso, per finire in un abbraccio di gruppo.

. . .

"Mh... mh? M-Mary-Jane?"

"Hah... si tesoro?"

"Non pensi che... abbiamo perso qualcosa?"

"Tu dici? Mh... haha... in effetti è da un pò..."

"... ?"

"Che non scopo con il mio bambino~"

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Salve mie care vittime.

Termina così il 30imo capitolo di...

Ti ho strappato... un Ti Amo♡

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