Ti ho strappato... un Ti Amo♡

33

Che giorno è? ... Che ore sono? ... Dove mi trovo? ... Sono vivo? ... Vorrei che non lo fossi... vi prego... Uccidetemi.
I miei unici pensieri da quando sono qui...
Chiuso in questa casa... in questa stanza... con questi mostri.
Si mostri, perché loro non posso essere definiti umani.
Loro non lo sono.
Loro... non lo sono...

"PAAATRIIIIIK!?? Dov'è il mio bambino? Hahaha! Hai visto il mio bambino?
Quello stronzo del pub mi ha buttata fuori!! Ti rendi conto!? Diceva che ero troppo ubriaca... pft!! Come se provarci con lui non fosse stato sufficiente!
Allora!?
Mi rispo-"

"TACI DONNA!!! Per l'amor di Dio Mary-Jane, sta zitta!!!!"
Prendo per i capelli mia moglie e la sbatto di testa contro il tavolo.
"Quante cazzo di volte ti ho detto che non sopporto te! E la tua insulsa e stridula voce!!! EH!?"
Ripeto l'azione, più e più volte, mentre lei continua a ridere.

"HAHAHAHA!!! Ahi~ Ma lo sai che ti amo caro! Ahi!!"

"Tks! Testa di cazzo, ti amo anch'io... dunque... dov'è la puttana... bella domanda. Dove cazzo si è andato a cacciare ora!?!?"

"Haahha! Bambino mio! Vieni fuori! Ovunque tu sia ti troveremo!
Mamma vuole il suo bel bambino a letto... ADESSO JAMES!!!"

No... no... mi ha chiamato per nome... NO!!
Sono chiuso in questo bagno da almeno tre ore... e non ho la ben che minima intenzione di uscire...
Se esco di qui... soffrirò soltanto.
"B-Basta... b-basta... MI AVETE SENTITO!?!? BASTA!!! LASCIATEMI IN PACE! VOI NON SIETE REALI! NO!"
La maniglia della porta comincia a muoversi con più irruenza... e sento che stanno prendendo a spallate il legno bianco, ormai rovinato e decadente, per venire a prendermi.

"JAMES!!! APRI QUESTA CAZZO DI PORTA!!! FIGLIO INGRATO! TU NON SAI CHE MI SONO DOVUTA LACERARE DA PARTE A PARTE PER FARTI NASCERE! E ADESSO TI RISPEDISCO LÌ DENTRO A MIO PIACERE!!!"

"PUTTANA! SENTITO TUA MADRE!? APRI CAZZO! DEVO SFONDARTI QUEL CULO SODO CHE TI RITROVI!! FORZA!!!"

"NO! ANDATE VIA! LASCIATEMI IN PACE!! VOI NON ESISTETE! ALAN! ALAN! ALAN AIUTO!! ALAN!"
La porta cade giù...
"NO! STA LONTANI! LONTANI! ALAN AIUTO! ALAN-mmh! Pft..."

"Zitto e succhia, lurida puttana."

Mi ritrovai presto il membro di mio 'padre' tra le labbra, una sensazione orribile, terribile... disgustosa.
Non so con quale coraggio io sia riuscito a rispondere alle loro provocazioni.
Fatto sta... che è stato un dannato errore...
Perché...

"Vieni qui tesoro, porta qui James.
Adesso bamboccio di merda ingrato, ti farò ricordare la nostra presenza per sempre!"

Prende la lama del rasoio...

"Non agitarti schifosa sgualdrina! Sta fermo! Non so chi sia questo 'Alan', ma scordati di lui!
LUI NON ESISTE! TU SEI NOSTRO!"

"N-NO!! ALAN! AAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!"
Il sangue prende a calare copiosamente, a fioppi, dove mia 'madre' sta incidendo sulla mia carne.
Il mio ventre, oltre ad essere sporco del seme di mio 'padre', ora è anche macchiato dalla sostanza color cremisi.
Alan... io so che esisti... tu esisti... devi esistere... non puoi essere stato un miraggio... un futile sogno...

"E voilà! Guarda lo splendido 'tatuaggio' di nostro figlio caro."

Afferma con un sorriso sadico stampato sul volto.

"Haha è stupendo amore, le nostre iniziali, sono meravigliose."

La appoggia lui...

"James."

Mi chiama mia 'madre' con sguardo serio... folle... possessivo...
Mi stringe le spalle e fa unire le nostre labbra, un bacio bagnato, violento, irruento, che mi pugnala il cuore...
Ma mai quanto ciò che segue...

"Ascoltami bambino mio, 'Alan' non esiste, è tutto frutto della tua fantasia.
Ma noi siamo qui James... noi siamo qui e ci saremo per sempre, noi ti ameremo, te ed il tuo corpo, come nessuno ha fatto mai.
Cancella quel sogno... e torna a vivere nel mondo reale James.
Noi esistiamo... e ti amiamo tanto bambino mio."

Mi bacia nuovamente in quel modo.
La passione, il dolore, 'l'amore', il disgusto, la tristezza e tutte le mie emozioni e sensazioni negative consumate in quel bagno...
Mi hanno fatto capire quanto siamo pazzi.
Si 'siamo'.
Perché se da una parte loro sono delle merde fatte a persona, che stuprano e torturano il proprio figlio...
Io invece sono un pazzo.
Un pazzo che si è fatto guidare dai sogni, dalla libertà, dall'amore... di un essere... irreale.
È stato tutto frutto della mia fantasia, della mia forte voglia di evadere da questo mondo di eterno dolore... ed entrare in un mondo parallelo dove poter essere amato.
"Alan... non esiste... i-io..."

"Esatto figliolo..."

Dicono in coro.

"Lui non esiste."

E mi prendono, violano, distruggono e 'amano' ancora...
Se lui non esiste... neanch'io voglio esistere...
Come avrei desiderato... che quel sogno durasse di più...

. . .

"Bene ragazzi, comportatevi normalmente, non dobbiamo destare sospetti... ormai è sera ed i nostri volti non si vedono bene, ma non ostentate comportamenti inopportu-"

"Yeah! Big Bro! Rilassati, sembreremo umani al 100% ehe- ahi!!"

"Razza di idiota! Non parlare così e non fare certi discorsi strani!
Siamo in pubblico, vedi di non essere come sei di solito!"

"O-Ok... scusami."

"Mh..."

Nacchè era totalmente fredda, sospettosa, in agitazione...
"Nacchè ascolta... so che non sei a tuo agio... ma vedi di rilassarti.
Anche troppa attenzione ai dettagli può esserci fatale..."

"Non mi piace questa città Alan, lo sai."

"Si lo so. Ma abbiamo due missioni da compiere..."

"Yo! Perché due?"

"Beh... vedi Alex-"

"Alyer."

Mia sorella pronuncia quel nome in modo freddo e spietato.
Sta aspettando da anni... la sua vendetta.

"..."

A quel nome Alex ammutolisce, mentre i suoi occhi diventano impercettibilmente umidi.

"Ho capito... allora salviamo James... e poi andiamo da-"

"NON! . . . osare dire quel nome..."

Nacchè riacquista velocemente il controllo su di sé,  mantenendo un nuovo profilo, ulteriormente basso.

"Scusami... dimenticavo..."

"Ora basta. Tutta questa tensione non giova alla nostra ricerca.
Avete ben presente l'odore del sangue di James vero?"

"Certo!"

Affermano volenterosi all'unisono.

"Bene, allora dividiamoci.
E chi lo troverà per primo lo soccorrerà e riporterà a casa!
Una volta al sicuro, potrà tornare in città ad avvisare agli altri due.
Ed è lì che avverrà la secodna fase del nostro piano.
La nostra vendetta."
I loro occhi bruciano di ritrovato fervore!
Hanno ben in mente il loro obbiettivo.

James... sto vendendo a salvarti.

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Salve mie care vittime.

Termina così il 33imo capitolo di...

Ti ho strappato... un Ti Amo♡

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