Al vedere Scarlett mano nella mano con un altro ragazzo, il mio petto iniziò a contorcersi. Non sapevo il motivo, non mi era mai successo prima.
S: A-andiamo? Chiese timidamente.
N: Certamente...
Camminammo per diversi minuti in silenzio, non sapevo cosa dire, mi sentivo un pesce fuor d'acqua. Il ragazzo con Scarlett era alto, quanto me, capelli dorati come la sorella e occhi argentati. Era la versione maschile di Scarlett. La sua presenza mi dava fastidio, non sapevo perché, forse gelosia?
N: Scarlett?
S: S-si?
N: Chi è il ragazzo che sta camminando con noi?
S: S-si chiama L-Luke!
N: Capisco...
L: Sei un amico di Scarlett?
N: Sì, mi chiamo Nash. Perché lo chiedi?
L: Non ti ho mai visto prima...
N: Mi sono traferito una settimana fa...
L: Capito, trattala bene o ti ammazzo..Disse con tranquillità
N: Ok...
Arrivammo alla fermata del bus.
N: Non sapevo avessi un ragazzo...
S: R-ragazzo? C-chi? Chiese confusa.
N: Luke non è il tuo ragazzo?
L: No, Scarlett è la mia sorellina. Scompigliò i capelli della ragazza che diventò rossa.
N: Capisco...
Mi sentivo più leggero nel cuore, non so perché...In effetti avevano entrambi tratti fisici molto simili e avevano un nome inglese. Potevo arrivarci prima. Caratterialmente però, erano opposti, lui arrogate, lei poco sicura di se.
Stavo entrando nel bus e cercando un posto per sedermi. Il posto accanto a Scarlett era libero ma prima che potessi sedermi lì, Luke si sedette.
N: Pazienza...
Mi sedetti nel posto accanto a loro, vicino ad una ragazza che mi lanciava occhiatacce di supremazia e disgusto nei miei confronti. La ignorai e continua a leggere 1984 di Orwell.
S: T-ti odio!
L: Perché? Ridacchiò.
S: E-era per Nash il posto! N-non per te!
L: Sei gelosa che è seduto accanto a Caterina?
S: N-no...T-tanto l-ei è fidanzata.
L: Si è appena lasciata, non lo sapevi?
S: T-ti odio! Incrociò le braccia sotto il seno e guardò fuori dalla finestra con una smorfia.
Poco prima di arrivare a scuola, Luke mi toccò la spalla per parlarmi.
N: Posso aiutarti?
L: Lo sai che mia sorella ti...Non riuscì a finire la frase dato che Scarlett colpì il fratello con un calcio
N: Scarlett mi...? Lo guardai confuso.
L: Ti...ti aiuterà oggi, si ti aiuterà con la scuola. Ridacchiò.
N: Grazie Scarlett. Lei arrossì
Usciti dal bus, io e Scarlett eravamo soli per qualche minuto fuori dalla scuola poiché avevo voglia di una Winston Blue. Dopo averla finita, andammo verso la classe. Tutti gli occhi dei passanti erano su di noi, più precisamente su di me. Non sapevo il motivo, sarà che ero nuovo, sarà che ero ancora danneggiato sul volto dallo scontro di qualche giorno fa, non lo so, però notai Scarlett non essere a suo agio e quindi le presi la mano e finimmo il viaggio mano nella mano.
S: S-siamo arrivati, i-io vado a sedermi...Disse camminando verso il suo banco guardando per terra.
N: Ok...Arrivò il proff e mi presentai alla classe, le uniche facce familiari furono quelle di Scarlett e della ragazza seduta accanto a me sul bus.
Proff: Dove vuoi sederti Nash?
N: Accanto a Scarlett...Le mie parole suscitarono scandalo tra la classe. Caterina e Scarlett avevano entrambi un posto libero accanto a loro e io scelsi la seconda. Poco mi fregava dello stupore generale.
Proff: Ok..iniziamo la....Il proff fu interrotto da un ragazzo dai capelli neri che entrò di fretta con l'uniforme malridotta e consumata dal tempo. Avevo già visto quel ragazzo, era colui che mi sfidò al parco per Scarlett.
Proff: Caleb sei in ritardo!
C: Scusa scusa, mi sono svegliato tardi. Si sedette accanto a Caterina.
N: Scarlett non è il ragazzo di qualche giorno fa?
S: S-si..
N: Pensavo non lo conoscessi.
S: N-non era quasi m-mai a scuola l-l 'anno scorso. I-il suo volto n-non mi era famigliare, scusami.
N: Tranquilla...Fissai Caleb per diversi minuti.
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Amo il Calcio
Fiction généraleUn ragazzo appassionato di calcio si trasferisce in una nuova città con la sua famiglia. Vorrebbe giocare per la scuola ma a causa di un evento passato, non riesce.