Sabato ore 7:55, scuola Diego Milito. La squadra era pronta per partire in direzione del campo della Omar Milanetto. Tutti tranne Nash, Scarlett e Luke. I tre erano in ritardo a causa di Luke. Il ragazzo aveva dormito poco e non voleva uscire dal letto. Dopo un tira e molla, la sorella lo convinse ad uscire e i tre andarono verso scuola.
M: Chissà dove sono...
O: Se non arrivano cosa facciamo?
M: Giochiamo senza di loro
Caterina: Tsk...che idioti, specialmete Nash!
Caleb: Certo che sei fissata con Nash..
Caterina: Che hai detto?!
C: Nulla...
Alle 7:58 arrivammo davanti alla scuola ed entrammo nel pullman. Marco tirò l'orecchio a Luke per aver fatto preoccupare tutta la squadra.
L: Scusa Marco! Fece per liberarsi.
M: Ti conviene giocare come Maldini oggi...
L: Farò anche di meglio Marco
Eravamo tutti seduti, io accanto a Scarlett, Marco con Luke e Caleb con Caterina. A metà viaggio Marco si avvicina a me.
M: Come stanno i due fidanzatini?
S: N-non siamo f-fidanzati c-capitano!
M: Ma siete carinissimi insieme Scarlett. Al sentire queste parole la ragazza arrossì.
N: Che vuoi?
M: Volevo solo ricordarti che giocherai 60 minuti capito?
N: Va bene...Si sentiva il rammarico nella voce di Nash.
La squadra arrivò allo stadio e iniziò a riscaldasi per la partita. Gli avversari erano di tutto rispetto. Avevano uno stile di gioco basato sul possesso palla e iniziavano con un 4-4-2. La nostra squadra sarebbe partita con un 4-3-3 con Marco in porta, Luke terzino sinistro, Caleb punta e io a centrocampo. La partita iniziò e subito eravamo in balia della Omar Milanetto. I nostri movimenti erano scoordinati e imprecisi. Gli avversari andarono quasi al gol ma il capitano parò il tiro della loro punta.
M: Ragazzi, pensiamo a divertirci!
Parole strane, considerando il momento ma funzionarono. Il pallone mi arrivò tra piedi, scartai due giocatori e passai a Caleb. Scartò l'ultimo difensore e segnò 1-0 per noi. Con poche parole il capitano cambiò il nostro morale. Il nostro gioco diventò più fluido, veloce ed efficace. Le nostre azioni passavano per i miei piedi e al 23esimo minuto segnammo ancora. Ancora Caleb con un tiro da 15 metri. 2-0. Poco prima della fine del primo tempo, Luke recuperò un pallone sulla linea del centrocampo e mi passò il pallone, scartai un paio di avversari e la passai a Caleb e segnò il terzo gol. 3-0, tripletta di Caleb. Sul terzo gol finì il primo tempo.
M: Bravi ragazzi, continuiamo cosi
Cat: Tieni Nash, un po di acqua.
N: Grazie..
S: Uffa! Volevo darla io l'acqua a Nash! Scarlett notò Caleb e gli diete la bottiglia.
S: Bravo, h-hai fatto 3 gol!
C: G-grazie...Il ragazzo arrossì leggermente.
Marco mi prese in disparte.
M: Come ti senti?
N: In grado i giocarla fino alla fine!
M: Nash, ho detto no. Lo faccio per te ok? Altri 15 minuti e poi esci, chiaro?
N: Va bene....
Le squadre tornarono in campo e la partita riprese. Verso il 55esimo, dopo che recuperammo a metà campo, con un'azione corale mi ritrovai con Caleb contro due difensori. Uno-due tra me e lui. Mi ritrovai davanti al portiere e segnai. Rimasi immobile dopo il gol mentre venivo abbracciato da tutti. 4-0. Non feci in tempo ad esultare che vedevo sulla lavagnetta elettronica il mio numero uscire. Marco mi aveva sostituito. Aspettai in panca per i rimanenti 30 minuti. Luke segnò il quinto gol e vinceremo 5-0.
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Amo il Calcio
General FictionUn ragazzo appassionato di calcio si trasferisce in una nuova città con la sua famiglia. Vorrebbe giocare per la scuola ma a causa di un evento passato, non riesce.