Rimanemmo in tre negli spogliatoi. Io, Caleb e Scarlett.
N: Scarlett, dai un bacio a Caleb, ne ha bisogno, più di me. Scesi in campo.
S: O-ok... La ragazza si avvicinò all'attaccante.
C: Non devi farlo...
S: M-ma lo v-voglio fare. Diede un bacio sulla guancia a Caleb.
S: O-ora segna p-però!
Caleb scese in campo e Scarlett andò in panchina.
Avevo figurato in parte come agiva il centrocampo. Ma non avevo ancora completato il quadro. Mancava da capire i movimenti della difesa. Per 30 minuti il copione della partita era lo stesso del primo tempo. Nonostante il mio ingresso in campo, non eravamo in grado di tirare. Caleb veniva colpito a ripetizione dagli avversari e dopo un duro contrasto cadde per terra e sputò sangue. Il difensore venne espulso e la G. Sculli rimase in 10 per i 10 minuti rimanenti.
C: Non ci riesco.... Disse tra se e se il ragazzo.
N: Alzati. Cosa ci fai ancora per terra, dobbiamo vincere!
C: Non sai come ho vissuto e cosa sto provando! Tuonò Caleb.
N: Intendi vivere il resto della tua vita in questo stato? Come un mucchio di cenere?
C: Non riesco ad andare avanti.....
N: Non sei solo Caleb! Ci sono io.
L: Ci sono pure io.
P: P-pure io.
M: Caleb ci siamo noi adesso, ti aiuteremo a superare il passato. Tutta la squadra si radunò attorno a Caleb e lo incoraggiarono.
C: Vi conviene supportarmi o ve ne pentirete.
La partita stava per riprendere. Ma dagli spalti una voce arrivò nelle orecchie di Caleb.
D: Puoi farcela fratellone! Incitò il fratello minore di Caleb.
C: P-posso farcela? Caleb prese in mano la collanina che aveva al collo. Era un regalo el fratellino.
C: Certo che posso! Un po di sangue non basta per buttarmi giu. E ogni volta che cado, mi rialzo a divento più forte!
Provammo in tutti i modi a segnare ma la G. Sculli fermava ogni nostra azione offensiva. Era ormai l'89esimo minuto. Mancava pochissimo. Se non avessimo segnato adesso eravamo praticamente fuori.
N: Dai papà, aiutami ora, ne ho bisogno.
Non mi rimaneva che tentare con la mia ultima risorsa. Durante il corso della partita, quando la difesa della G. Sculli stava per essere superata, ricorrevano a falli tattici. Non mi rimaneva che prendere superare la loro difesa ed eludere i loro falli tattici. Avanzi con l'aiuto di Pietro e Luke. Superai gli ultimi difensori ma fui falciato da dietro. Stavo candendo per terra, ma notai dietro di me lo scatto di Caleb. Stava correndo verso la porta. Sapeva che sarei riuscito a passargli la palla. Caddi per terra, ma riuscii a servire Caleb con le mie ultime forze rimaste, il quale si ritrovò davanti al portiere.
C: Nash e gli altri hanno fatto il massimo per servirmi questa palla. Non mi resta che segnare!
Caleb corse con la palla. A pochi metri dall'area di rigore alzò la palla e la colpì in rovesciata. La fenice era risorta dalle ceneri e stava volando ardente come non mai. era Il Volo della Fenice. E la palla entrò in rete. 1-0 per la Diego Milito. La partita di concluse con il triplice fischio dell'arbitro.
STAI LEGGENDO
Amo il Calcio
Ficción GeneralUn ragazzo appassionato di calcio si trasferisce in una nuova città con la sua famiglia. Vorrebbe giocare per la scuola ma a causa di un evento passato, non riesce.