Era la vigilia della partita contro la Giuseppe Sculli. Ci stavamo allenando. La nostra squadra, così come la Giuseppe Sculli, era ancora ferma a 0 punti contri i 3 della Giandomenico Mesto e Marco Rossi. Una sconfitta ci avrebbe quasi condannati. I nostri avversari erano famosi per il loro gioco difensivo. Doveva essere la partita di Caleb. Lui era il nostro solo attaccante puro. Era l'unico in grado di portarci alla vittoria. Nella settimana che seguì la nostra prima partita nel torneo Caleb si comportava in modo ambiguo. Saltava allenamenti, non parlava con nessuno e sembrava sempre stanco e assonnato.
M: Caleb non si è presentato nemmeno oggi, qualcuno sa il motivo? Nessuno rispose.
L: Ora ci giochiamo il passaggio del girone senza la nostra punta....
M: Stai tranquillo Luke, sono sicuro che si farà trovare pronto domani.
S: N-ne sono sicura p-pure io fratellone. C-conosco Caleb.
L: Prima Nash....ora Caleb. Spero non stiate combinando nulla di perverso.
S: M-ma c-cosa t-ti p-passa per la testa! La ragazza si coprì il volto e si rifugiò tra le braccia di Olivia che la consolò.
O: Va tutto bene Scarlett, Luke stava solo scherzando.
Gli allenamenti si conclusero e il mister mi chiese di osservare i movimenti della nostra squadra durante la partita di domani.
A: Se non capisci come agiscono....non abbiamo possibilità ok?
N: Ok...
A: Nessuna pressione figliolo. Mi mise la mano sulla spalla e rise.
N: Come cazzo ha fatto sto qui ad essere un allenatore di calcio?
Sulla via del ritorno a casa, Nash e Scarlett stavano camminando.
S: T-ti va di v-vederci dalle altalene dopo?
N: No, devo finire un quaderno di papà, scusami
S: O-ok...
N: Non tornare troppo tardi, poi mi preoccupo. Entrai in casa.
S: S-si preoccupa p-per me?! Disse Scarlett una volta entrata a casa sua mettendo la testa sul cuscino e scalciando.
S: Perché mi innamoro di quelli che non cercando amore! Uffa!
Verso le 21:45 dalle altalene. Scarlett stava camminando verso le altalene e fu sorpresa dal trovare Caleb che fumava e dondolava da solo.
S: C-caleb? Chiese confusa.
C: ....
S: C-che ci fai q-qui? Chiese la ragazza sedendosi accanto al ragazzo.
C: Volevo stare da solo....
S: Che succede Caleb?
C: Non lo dire a nessuno. Nemmeno al tuo ragazzo. Fissò Scarlett negli occhi.
S: Nash n-non è i-il m-io r-ragazzo! Perché lo dicono tutti!
C: M-me lo prometti Scarlett?
S: Sì.
C: Mia madre è...tornata da me.
S: Non sei felice?
C: E' tornata con il suo nuovo marito e...
S: A-almeno ora hai u-una famiglia al t-tuo fianco C-caleb.
C: e con m-mio f-fratello......
S: H-hai u-un fratello?
C: Fratellastro, ha 6 anni...
C: Dopo 16 anni quella donna torna felicemente con un nuovo marito e un nuovo figlio...
S: Caleb...
C: Mentre lei si faceva una nuova famiglia in questi 16 anni io ho tentato più e più volte il suicidio, soffrivo come un dannato e non avevo nessuno al mio fianco....
C: Aiutami... Sussurò il ragazzo in lacrime.
S: C-ci sono io a-adesso. Disse la ragazza abbracciando il ragazzo.
C: G-grazie Scarlett.
S: Figurati, ci tengo a te Caleb, ero in pensiero per te. Come il resto della squadra.
C: T-tranquilla, domani ci sarò...così come il resto della mia famiglia.
S: F-farai vedere a tutti quanto sei forte!
C: G-già....ehm...puoi staccarti ora se vuoi...
S: S-scusami! V-vado a c-casa, d-dovresti andare pure te! Disse la ragazza correndo verso casa imbarazzata.
C: Ha le tette morbide....
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Amo il Calcio
Ficção GeralUn ragazzo appassionato di calcio si trasferisce in una nuova città con la sua famiglia. Vorrebbe giocare per la scuola ma a causa di un evento passato, non riesce.