CAPITOLO VENTISETTE

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"Dobbiamo aspettare che ci siano tutti"

"Okay volete che lo vada a chiamare?"

"No non ti preoccupare, eccolo là in lontananza. Sta arrivando."

"Ha la faccia stravolta. Secondo voi cosa può essere successo? Qualcosa di grave?"

"Qualcosa di più grave di quello che è accaduto questa notte?"

"Ho sentito Will. C'erano talmente semidei feriti che il doppio di figli di Apollo con abilità mediche non sarebbe stato sufficiente"

I sette lanciarono un'occhiata nella direzione di Leo, che intento a passarsi ripetutamente la mano fra i capelli sporchi di fuliggine, li stava raggiungendo.

Erano tutti insieme a Nico, riuniti in quanto il ragazzo aveva avuto un bisogno urgente di parlare con loro.

Avevano cercato di strappargli qualche parola ma lui, fermo al riguardo, aveva voluto che fossero tutti quanti presenti.

"Nico io continuo a pensare che tu non debba farlo" gli disse Hazel prendendogli una mano

Nico la guardò di traverso "Hazel" la rimproverò "Se è vero, potrebbe essere la chiave"

"Si può sapere di cosa state parlando?" sbottò Piper

Hazel la ignorò e tornò a rivolgersi al fratello "Questa cosa è troppa delicata. Stai solo versando sale su ferite aperte"

"Ferite che, in qualunque caso, non si rimargineranno mai! Hazel dobbiamo"

"Non sai se è vero. Non hai prove e se anche ci fossero chi ci dice che siano attendibili!" Hazel incrociò le braccia al petto

Nico si morse il labbro inferiore.

Era proprio ciò di cui aveva paura: che non gli credessero, che lo prendessero per pazzo, delirante per un senso di vuoto che non poteva colmare.

Fece un respiro profondo e prese Hazel in disparte

"Hazel ti prego. L'informazione è già abbastanza sconvolgente; parlando così non fai altro che dimostrare di dubitare della mia credibilità. Se parto già in svantaggio quante probabilità ho che mi diano anche solo ascolto?"

"Mi sto solo preoccupando per te. Non è qualcosa facile da digerire per nessuno, te per primo"

Nico addolcì lo sguardo e la presa sulla spalla della sorella "Lo so. Ma hai visto di cosa è capace la cosa contro cui dobbiamo combattere. L' attacco di stanotte è stato devastante.. quando ho scacciato le masse ho sentito resistenza. Questa cosa sta diventando sempre più potente e non abbiamo niente. Non posso tirarmi indietro"

Hazel tentò di ribattere ma venne bloccata da Jason "Ragazzi, siamo contenti che abbiate fatto pace ma si può sapere cosa sta succedendo?"

"Vi spiegherò tutto non appena arriverà Leo" disse Nico

"Eccomi" un groviglio di ricci scuri spuntò da dietro la spalla di Percy  "Scusate il ritardo ragazzi"

"Cosa é successo ? Sembra che ti abbiano appena investito" commentò Annabeth

"Beh grazie" scherzò Leo "Ero nelle fucine, stavamo programmando la ricostruzione di tutto ciò che è stato distrutto stanotte. Stavo venendo qui quando sono spuntanti altri problemi"

"Altri problemi?" chiese preoccupata Hazel

"Non vorrai mica dire che qualcuno è.." iniziò Percy

"No!" rispose prontamente Leo " È scomparsa una ragazza. Chirone ha mandato in giro dei piccoli gruppi di ragazzi per cercarla. Ero indeciso se andare o meno, ma non sarei stato d'aiuto. Sono stremato e dovevo inoltre incontrarmi con voi. Dunque cosa c'è di nuovo?"

CONTROLUCE-SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora