"Voi siete fuori di testa! Cosa diavolo vi è preso?!" sbottò Alec
"Sifilide demoniaca" ribatté Jace ricevendo in risposta un'occhiataccia da parte di Alec
"Ci sta solo chiedendo un mano per salvare il mondo. Non è quello che facciamo anche noi, di solito? Evitare che i demoni faccino a pezzi tutto ciò che conosciamo e amiamo. Beh anche i semidei se ne occupano e ora hanno bisogno che collaboriamo" riprese Clary
"Questo qua ci sta chiedendo un'altra stregaluce. Un altro pezzo del nostro mondo." replicò Alec allungando un braccio in direzione di Nico che seduto su una sedia della cucina stava assistendo a questa piccola discussione tra gli Shadowhunters "Per non parlare del fatto che porta una runa sul braccio"
"Non si tratta di una runa del Libro Grigio. Questa runa è nata appositamente per lui" ribatté Clary incrociando le braccia sotto il seno.
Erano tutti vestiti con le tenute da Shadowhunters e le trecce rosse di Clary spiccavano grazie al contrasto con il nero dei tessuti.
Alec alzò gli occhi al cielo "Non c'entra. Non è uno Shadowhunters. Sarebbe dovuto morire al contatto con lo stilo."
Nico ingoiò il pezzo di formaggio che stava masticando e si mosse per versarsi un bicchiere di acqua.
Era rimasta della pasta nel piatto su cui era caduto e si disse che Alec non la avrebbe di certo mangiata e che quindi toccava a lui evitare che si sprecasse.
"Lo so. Ma è ancora vivo. Non significa niente per te?" gli disse Clary esasperata
"Si. Che potrebbe ancora infastidirmi"
Isabelle ridacchiò. Era appoggiata al muro a differenza degli altri tre ragazzi che in piedi formavano un piccolo cerchio al centro della stanza.
Nico si disse che sì, era divertente irritare Alec, ma che di sicuro non avrebbe trascorso il resto della sua vita in quel modo e pensò anche che chi aveva preparato la pasta aveva un vero e proprio talento in cucina.
O forse era lui che stava morendo di fame e avrebbe trovato deliziosa anche un pietra se ricoperta di sugo.
"Alec è solo una stregaluce" disse Jace con noncuranza
"Non mi fido di lui" ribatté Alec
Nico ingoiò e sorseggiò l'acqua fresca "Neanche io di te. Eppure ho bisogno del vostro aiuto. E anche abbastanza presto. Devo andarmene altrimenti non ci sarà più niente da fare."
Nico si alzò continuando a fissare amareggiato l'orologio appeso alla parete.
Nico si voltò verso Clary "Per favore"
Clary annuì e corse in corridoio. Jace la seguì con gli occhi mentre Alec si limitava a fulminare Nico con lo sguardo, cosa che Nico decise di ignorare concentrandosi sulla sensazione fastidiosa che dava avere del sugo sui pantaloni.
"Eccola" Clary fece il suo ingresso facendo ondeggiare le trecce e tendendo la stregaluce verso Nico.
"Grazie mille"
I ragazzi annuirono in direzione di Nico e Nico iniziò a sentire la pressione esercitata dall'ansia nel petto e si disse che doveva muoversi e che non doveva farsi prendere dalla paura, che non era così che si comportava un semidio.
Clary gli si avvicinò e gli strinse la mano che reggeva la stregaluce "Andrà bene"
Nico annuì e i quattro Shadowhunters si allontanarono da lui.
Nico poggiò la mano sulla runa. Sentì Alec apostrofarlo in malo modo per aver mangiato quanto rimaneva della sua cena e con un sorriso sul volto Nico scomparve.
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CONTROLUCE-Solangelo
Ficção AdolescenteNico e Will, insieme a sette, si ritrovano a dover affrontare una nuova forza, antica e potente, capace di manipolare la mente e la materia quattro anni dopo la guerra contro Gea. Una nuova profezia è stata annunciata e loro credendo di essere final...