Mi rigirai il pacchetto di pandora tra le dita, ancora indecisa se indossarlo quella sera. Alcuni colpi alla porta mi riscossero dai miei pensieri.
«Chi è?»
Mi alzai in piedi guardinga, sperando che non fosse un altro dei fratelli.
«Sono Emily. Posso entrare?» chiese dolcemente la voce dietro la porta.
Rapidamente andai ad aprire, accogliendola nella mia stanza.
Emily Harris era una delle concubine dell'uomo che mi aveva accolta. Era la madre di Oliver e diversamente dal figlio, era una persona gentile e benevola, a cui tenevo molto. Fin da quando ero piccola, si era sempre presa cura di me, trattandomi come parte della sua famiglia.
Aveva conosciuto il padre di suo figlio quando aveva ancora poco più di venti anni, dopo essere scappata di casa per realizzare il suo sogno di lavorare nel mondo del cinema. Aveva però scoperto che preferiva stare dietro la cinepresa, abbellendo gli attori e le attrici, ed era dunque diventata la loro make-up artist. Non era un lavoro di cui un neomida per bene poteva andare fiero, eppure il capofamiglia Nobili l'aveva accolta nella sua famiglia e le aveva persino trovato lavoro in Italia.
Si erano conosciuti ad un matrimonio neomida in Inghilterra, il regno in cui lei era nata. Era stata corteggiata per la sua bellezza e lei era caduta per il fascino di quell'uomo potente.
«Hai bisogno di qualcosa?» le domandai, tornando verso la scrivania per riporre il cofanetto bianco nel sacchetto che Cameron mi aveva dato.
Emily studiò la mia stanza, cercando di trovare qualcosa in disordine da sistemare. Quando si rese conto che non c'era niente fuori posto, mi sorrise orgogliosa. «Tua madre mi ha detto che stasera lavora fino a tardi.»
Ero stata avvisata anche io per messaggio durante l'ultima ora di lezione. «Beata lei, almeno si può saltare sta festa.»
«Non dire così!» si ribellò Emily, avvicinandosi a me da dietro e iniziando ad accarezzare i miei capelli. «Hai già pensato al trucco?»
Scossi la testa.
Il suo sorriso si allargò. «Bene.»
Girai la testa per vederla in volto. Nonostante avesse ormai quarantani, Emily era una bella donna. I suoi capelli erano biondi e sempre curati; erano tagliati corti e mossi, dandole un aspetto giovanile. La sua pelle era in un perfetto stato, come si aspetta da una persona che ha iniziato a mettere la crema solare ogni giorno quando aveva ancora vent'anni. Tutto ciò che sapevo del trucco e della skincare mi era stato insegnato da lei.
«Vuoi darmi una mano a prepararmi?» le chiesi, sapendo già la risposta.
Mi prese per mano. Le sue dita erano lunghe e morbide, con unghie dalla punta arrotondata e di un rosa pastello. «Seguimi!»
Mi guidò fuori dalla mia stanza e rimase ad aspettarmi mentre chiudevo la porta a chiave.
«Non avevi proprio deciso il tuo trucco e parrucco?»
«No, puoi fare quello che vuoi.»
Avere carta bianca sul mio aspetto la fece esultare. Ancora tenendomi per mano, mi portò nella sua stanza, che si trovava al secondo piano e che aveva una zona completamente dedicata alla sua passione.
La sua camera era troppo rosa per i miei gusti, dalle pareti alle lenzuola fino alle decorazioni sopra i mobili. Le tonalità di quel colore erano però diverse, rendendo l'ambiente armonioso.
Nonostante vivesse in Italia da venti anni, il suo accento britannico erano ancora forte. «Accomodati.»
Mi indicò la poltrona davanti al suo tavolo da lavoro e io eseguii l'ordine.
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Ocean of Lies
Chick-LitIN REVISIONE (la storia è completata, ma sto riscrivendo i capitoli e ogni settimana ne rendo visibile uno nuovo!) Libro primo. Arrivata a diciotto anni l'ultima cosa che Beatrice vorrebbe è avere a che fare con i fratelli Nobili. Affascinanti, car...