Taehyung arrivò a casa nel cuore della notte ed era stremato sia fisicamente che mentalmente da quella giornata e dall'ultima esperienza vissuta.
Davanti il portone ancora chiuso si ritrasformò in essere umano e, volendo calmarsi, chiuse gli occhi.
In quella forma, pur essendo nudo, si sentiva al sicuro perché in pochi potevano intuire la sua vera natura, mentre trasformato in lupo, seppur più adatto alla caccia, tradiva la propria condizione a chilometri di distanza.Riaprì gli occhi e si rese conto solo in quel momento di aver inconsapevolmente inclinato la testa verso la luna per tutto il tempo. Era incredibile il cielo quella sera: le nuvole del giorno erano volatilizzate, la luna era piena e illuminava terra e volta celeste senza avarizia di splendore. La neve riluceva con sfumature perlescenti al tocco dei suoi raggi delicati e anche a Taehyung parve di ricevere dolci carezze su tutto il corpo.
Una brezza troppo fredda interruppe questo momento e al ragazzo non rimase altro che recuperare i suoi boxer, le chiavi ed entrare in casa.
Accese la luce, si coprì col cappotto e si adoperò per riavviare il caminetto, scese nuovamente nel seminterrato per prendere la legna e trovò Erika addormentata nella sua cuccia.
Quella cagnetta era considerabile una figlia per lui: l'aveva trovata poco più che cucciola, persa nel bosco, cinque inverni prima e da quel momento non si erano più separati. Alcune volte sembravano anche capirsi, ma forse era solo un'impressione di Taehyung. Gli arrivava al ginocchio, aveva le orecchie morbide e dritte, il muso leggermente schiacciato, gli occhi neri e il pelo tutto biondo, tranne zampe, coda e naso che erano neri.
Appena lo sentì, tirò indietro un orecchio, si stiracchiò e si alzò per andargli incontro, zampettando tutta felice.
Il ragazzo la accarezzò con affetto e si stupì per l'ennesima volta di quanto il suo pelo fosse soffice, dopodiché si abbassò e le lasciò un bacio sulla testa, che lei ricambiò con una gustosa leccata in faccia al padrone.
Il ragazzo risalì di sopra, chiamando la cagnetta, che euforica lo seguì. Acceso il camino, Taehyung si vestì ed entrambi si accoccolarono sul divano dove arrivava il calduccio del fuoco.Si addormentarono così: tra il crepitio del fuoco e lo scoppiettio del legno.
Il risveglio non fu nulla di piacevole per Taehyung: un macigno sullo stomaco lo appesantiva senza un apparente motivo e la sua adorata cucciolona aveva deciso quella mattina che il tappeto poteva essere un' ottima toilette.
Le diede da mangiare e la fece uscire, nel caso in cui la precedente visita al bagno non fosse stata abbastanza soddisfacente, nel frattempo lui si propose di sistemare casa sua, ché era un disastro dopo essere stata usata a mo'di albergo per un mese.
Per sua fortuna l'abitazione era piccola e piuttosto spartana: solo il camino prendeva i ⅔ di tutta una parete, di fronte a questo, in mezzo alla stanza, aveva messo un divano, mentre verso la metà della parete sinistra c'era la porta e al lato opposto, addossato alla parete destra, era posizionato il suo letto. La cucina stava sulla parete di fronte al camino e quella necessitava più di tutto di pulizie, il lavabo in particolare, pieno com'era di taglieri e posate incrostate di sangue, sprigionava un odore per nulla piacevole.
Affumicare la carne è un ottimo modo di conservarla, ma richiede un lavoro sporco che adesso si palesava a Taehyung nella vista di tutte quelle stoviglie da lavare.Uscì di casa soddisfatto, poiché la sua dimora era finalmente tornata abitabile e si mise a chiamare Erika per farla rincasare: dopotutto era un cane e stare all'aperto con ancora tutta quella neve per troppo tempo le avrebbe probabilmente fatto prendere un malanno.
Era la prima volta che usciva all'aperto quel giorno e, solo mettere un piede fuori casa, gli fece aumentare la brutta sensazione che aveva dal risveglio.
La sentì zampettare nella neve e quel fruscio gli riportò alla mente tutta la vicenda della notte appena trascorsa.
Cadde dalle nubi.
Collegò così il suo magone con il senso di colpa e, per qualche minuto rimase a riflettere sulla soglia, mentre Erika era arrivata e lo stava osservando dal basso, attendendo che il padrone si spostasse dall'entrata e la facesse passare.
Concluse di star troppo male: aveva bisogno di ritornare sui suoi passi e accertarsi che quell'uomo non fosse più lì. Pensò infatti che quelli che erano con lui, erano sicuramente tornati a riprenderlo nottetempo per non farlo morire di freddo, ma aveva necessità di accertarsene poiché quella brutta sensazione non accennava a scomparire.
Così entrò dentro, si tolse gli abiti leggeri che indossava in casa e si rivestì con indumenti pesanti, poiché aveva intenzione di restare in forma umana.
Prese le chiavi di casa e aprì la botola per far entrare Erika nel seminterrato a fare la guardia ai suoi oggetti più preziosi, successivamente risistemò il para-scintille di fronte al caminetto e uscì chiudendosi la porta alle spalle.
Camminare nella neve in quella versione di sé non era il massimo: nonostante le sue gambe fossero più lunghe delle sue zampe, erano anche impacciate e con i piedi coperti dalle scarpe rischiava di scivolare ad ogni passo.
Iniziò la discesa e, anche se la strada era coperta, Taehyung sapeva perfettamente come orientarsi, così, un passo dietro l'altro, arrivò nel piccolo spiazzo, teatro degli eventi che lo tormentavano.
Non ricordava il punto preciso, ma delle impronte lo guidarono per l'ultimo tratto.
Arrivato, annusò attentamente l'aria e vi riscoprì odore di sangue, ma non quello di alpha. Sperò che fosse andato via, oppure che fosse morto, ma voleva vedere con i propri occhi e continuò cautamente a girare nei dintorni. Fortunatamente non aveva più nevicato dalla mattina precedente e le impronte o eventualmente buche lasciate da un corpo erano rimaste visibili.
Così gira e rigira, vide delle macchie rosse sulla neve che portavano a una scarpa, un pantalone riempito da una gamba, un busto coperto da un cappotto, il viso pallidissimo di un ragazzo: lo stesso che cercava aiuto.
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Scenery
Teen Fiction[Conclusa il 30/04/2019] Taehyung è un mite lupacchiotto che da tempo ha lasciato il proprio branco di origine, prediligendo una vita solitaria sulla cima di una collina. Le sue tendenze all'ascetismo vengono però sovvertite all'arrivo di Jungkook. ...