Taehyung si svegliò a notte fonda con un calore che aumentava sempre più tra le sue natiche e un'erezione insoddisfatta che gli pulsava in mezzo alle cosce, ma Ten non era accanto a lui.
Era però ancora sufficientemente in sé da riuscire ad afferrare e ingoiare una delle pillole che si era portato dietro e aveva preventivamente infilato del cassetto del comodino, per poi stendersi a pancia in giù per evitare di toccarsi.
Sentì dei passi che si avvicinavano alla camera e chiuse gli occhi.
Ten si sedette sul letto e accarezzò i capelli arruffati del maggiore con delicatezza.
Si stese di fianco a lui e cominciò ad carezzare il suo volto, lasciandogli piccoli e teneri bacini sul naso e poi sulla fronte.
Taehyung non resisteva più dall'eccitazione, ma doveva aspettare che la medicina facesse effetto.
Il minore iniziò a strusciare il proprio grazioso naso a punta sulla ghiandola del minore, lasciando un bacio anche lì.
<<Sei così buono Hyung.>> Gli sussurrò in modo sensuale, per poi leccargli la noce del collo.
Il castano mugolò sommessamente, a quel contatto, desideroso di essere riempito ancora e ancora dal massiccio membro del beta.
Il soppressante cominciò a funzionare dopo qualche minuto e Taehyung sentì il proprio odore mutare sotto il suo naso, il caldo diminuire e la sua erezione sgonfiarsi. Si rilassò e si addormentò come un sasso, stremato da quei due giorni di poco sonno e sesso sfrenato.Quando si risvegliò era pomeriggio inoltrato, si sentiva indolenzito, ma riposato e Ten sembrava scomparso.
Si mise a sedere e si scompigliò i capelli e cercò un maglione che potesse coprirlo, per poi alzarsi e dirigersi verso la cucina.
Trovò il beta che si rilassava seduto sul divano, intento a leggersi un libro, mentre sorseggiava tè caldo. Si voltò quando lo sentì avvicinarsi e un grande sorriso gli apparve sul volto. Era semplicemente raggiante, così tanto da fare concorrenza al sole che era sbucato fra le nuvole nel cielo: la sua pelle sembrava quella di un bimbo, aveva i capelli puliti e ordinati, così come i vestiti che indossava e doveva aver cambiato un paio di piercing, dato che ora il suo orecchio brillava come un gioiello.
L'omega invece era sporco e sudaticcio, indossava un maglione orrendo e i suoi capelli erano unti e appiccicati tra di loro. Senza parlare Delle occhiaie orribili che erano comparse sotto i suoi occhi nocciola.
Nonostante le condizioni in cui versava al momento, Ten trovava che l'omega restasse la creatura più affascinante del pianeta e non si schifò di avvicinarsi per lasciargli un bacio sulla fronte.
<<Stai meglio Hyung? È durato poco stavolta.>> Disse il beta.
<<Ma è stato il doppio più distruttivo.>> Dichiarò il maggiore sorridendo e guardando negli occhi ambrati dell'altro con un misto di gratitudine e dispiacere per averlo sfruttato in quel modo.
<<Grazie per essere stato con me.>> Gli disse, avvicinandosi per abbracciarlo.
<<Non ti preoccupare Hyung, è stato solo un caso.>> Rispose mentre lo accoglieva tra le sue braccia forti e pulite. <<Adesso ti servirebbe una doccia rivigorente, ti va?>> Continuò.
<<Solo se hai l'acqua calda.>>Quel saluto fra i due fu più triste del previsto.
Ten sapeva che non avrebbe rivisto il castano per ancora un bel po', ma ancora si aggrappava alla speranza di aver fatto breccia nel suo cuore, almeno questa volta.
Taehyung se ne andava consapevole di essersi approfittato della buona fede e dei profondi sentimenti di affetto che il minore provava per lui, sapendo in cuor suo che non sarebbe forse più tornato a trovarlo per il senso di colpa.
Sulla soglia di casa, il castano fece per spogliarsi degli indumenti puliti, ma Ten lo fermò.
<<Non è sicuro trasformarsi per ora Hyung. Per favore lascia che ti accompagni, andremo su due gambe.>> Propose.
<<Ma che dici Ten? Con quella gamba non ce la faresti.
Però hai ragione: non mi trasformerò.>>
Ten lo guardò con rassegnazione: <<Va bene. E non preoccuparti per i vestiti: me li ridarai la prossima volta.>>
Si abbracciarono ancora e si salutarono con un po' di nostalgia.***
Quel pomeriggio Jungkook sedeva un po' intontito sul divano: si era svegliato tardi la mattina, a causa del fatto che aveva passato la nottata precedente a riflettere su come avesse dovuto comportarsi con Taehyung, adesso che sapeva la verità.
Prima vedeva il loro rapporto come una variante di quello genitore-figlio, data la spiccata attenzione che il castano aveva sempre dimostrato nell'esaudire i bisogni dell'altro e complice anche l'età maggiore dell'ospitante.
Adesso tuttavia si scopriva confuso e temeva che l'altro potesse aver male interpretato ogni suo tentativo di dimostrargli affetto.
Pensò a tutte le volte che si era ritirato nel suo nascondiglio, spaventato da lui e un grande senso di colpa per non aver prestato più attenzione ai suoi segnali lo prese allo stomaco.
In quel momento stava rivivendo mentalmente tutte le reazioni incomprensibili che l'altro aveva avuto e finalmente le capiva, anche se ormai era tardi.
Aveva intenzione di migliorare il loro rapporto, seppur il tempo per il quale sarebbe ancora rimasto era breve. Decise comunque di evitare di toccarlo quando non richiesto e di tenere le domande e le affermazioni imbarazzanti dentro la sua testa, non parlando senza pensare, come spesso gli accadeva.
Poi l'immagine di lui nudo che gli dava le spalle gli balenò in mente.
<<Allora non era un sogno.>> Realizzò.
Riportò alla mente quell'odore paradisiaco che aveva lasciato un segno indelebile nella sua testa e ripercorse ogni ombra, ogni luce di quel corpo perfetto.
Si ricordò dei capelli disordinati, le spalle larghe e i fianchi stretti, la pelle ambrata illuminata dalla luce calda del fuoco e quel sedere così bello da stare male.
E mentre ricordava avvertì i pantaloni farsi troppo stretti.
Si immaginò di essersi alzato quella sera e di aver preso la mano del maggiore per farlo alzare e avvicinarlo a sé, respirando la sua aria e poi assaggiando le sue morbide e rosse labbra.
Iniziò a toccare la sua crescente erezione da sopra i pantaloni.
Quei soffici boccioli dovevano sapere di zucchero filato e i suoi capelli così morbidi, se li immaginava profumati di gelsomino.
Si sputò sulla mano e la portò dentro le mutande ad afferrare il suo membro eretto.
Anche l'incavo del collo di Taehyung doveva risultare dolcissimo da assaporare, così come dolci dovevano essere i suoi bassi gemiti mentre riceveva quelle particolari attenzioni dal minore.
Iniziò a velocizzare il ritmo con il quale stava pompando il suo stesso membro e un sottile velo di sudore cominciò ad apparire sulla propria fronte, facendovi aderire i capelli scuri.
Sarebbe stato bellissimo toccare e assaggiare quella pelle, ma ancora meglio sarebbe stato sfiorarla e palparla dovunque.
<<Mhhh.>> Mugolò ad occhi chiusi concentrandosi su quelle immagini.
Le sue gote sarebbero diventate completamente rosse e, tra piccoli sbuffi e gemiti, ad un certo punto il maggiore avrebbe sicuramente portato la mano di Jungkook a toccare il fiore prezioso che teneva fra le cosce, per poi iniziare a tremolare dall'eccitazione.
L'alpha non riuscì a procedere oltre con le immagini, ché un forte orgasmo lo colse, facendolo riversare sulla propria mano e leggermente sulla fodera del divano.Si era masturbato sull'omega con cui viveva e ora si non poteva più tornare indietro.
Mentre, a occhi chiusi, cercava di calmare il fiatone, si rese conto di essere irrimediabilmente cotto di lui.
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Scenery
Teen Fiction[Conclusa il 30/04/2019] Taehyung è un mite lupacchiotto che da tempo ha lasciato il proprio branco di origine, prediligendo una vita solitaria sulla cima di una collina. Le sue tendenze all'ascetismo vengono però sovvertite all'arrivo di Jungkook. ...