④② Primavera: Estate

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Le temperature avevano iniziato ad alzarsi e le giornate ad allungarsi, gli alberi e le piante sfiorivano, mentre il sottobosco si riempiva di frutti e colori nuovi e caldi.
Il ventre di Erika si era gonfiato sempre di più fino a farla somigliare ad un' anguria con le zampe, mentre girava agitata per tutta la casa.

<<Ahhh Hyung.>> Jungkook ansimava tutto rosso in volto, mentre il compagno seduto sopra di lui, sudato per il caldo e per l'eccitazione, spingeva dentro si sé il suo pulsante membro eretto.
Taehyung appoggiò le proprie mani sull'ampio petto muscoloso del proprio alpha, che spostò le proprie dai fianchi esili del maggiore al suo sedere sodo per palparlo voracemente.
L'omega gemeva e accarezzava i pettorali scolpiti del minore, mentre continuava ad aumentare la velocità delle proprie spinte, aiutato anche dal più piccolo sotto di lui che aveva cominciato a muovere avanti e indietro il proprio bacino.
Jungkook sentiva il cuore martellargli nei polsi e l'odore e la vista del compagno eccitato lo stava facendo impazzire. <<T-ti amo Hyung.>> Sbuffò in un singulto.
A quel punto vide il busto dell'altro avvicinarsi di più al suo e sentì la sua lingua calda e umida leccargli il lobo dell'orecchio.
<<Ti a-amo Kookie.>> Sussurrò in risposta, mentre continuava a fare entrare e uscire il minore da dentro di sé.
Jungkook tolse una mano da quel sedere perfetto e la portò sull'erezione insoddisfatta del maggiore per iniziare a masturbarlo velocemente.
<<Kookie ah-ah.>> Disse con gemiti strozzati per poi riversarsi dopo poco sulla mano e sul petto dell'alpha.
<<S-scusa.>> Mormorò lievemente, con gli occhi lucidi, le gote arrossate e i capelli castani bagnati di sudore, poi smise di muoversi sul membro del più piccolo.
Jungkook uscì da lui, lo prese per i fianchi, lo fece stendere a pancia in giù sul letto e si tolse il preservativo. Si mise a cavalcioni sul retro delle sue cosce e cominciò a toccarsi mentre si abbassava a leccare gli umori dell'omega dal suo orifizio. Ansimando, passò a baciare e mordere i suoi glutei, poi i suoi fianchi, arrivando al collo. A quel punto, inspirando profondamente il profumo favoloso del maggiore, fu colto da un forte orgasmo che liberò proprio sopra a quel sedere tanto piacente.
Si stese supino di fianco al compagno, che cominciava a dare segni della tipica sonnolenza che lo colpiva nell'ultimo giorno del calore.
Il castano, ancora steso e ansante, si voltò verso l'altro e si trascinò sul materasso per i centimetri necessari ad arrivare con la testa sul suo petto e addormentarsi lì sopra.
Jungkook era sempre più estasiato e soddisfatto alla fine ogni loro rapporto e dopo ogni calore che avevano passato insieme si era sentito man mano più legato al castano. Lo circondò con le braccia muscolose e abbassò il capo per lasciargli un tenero bacio sui capelli sudati.
<<Poi andiamo a farci un bagnetto al lago Hyung.>> Gli disse, ricevendo come risposta un <<Mhhh>> che gli fece dubitare che il più grande si sarebbe ricordato alcunché una volta svegliato.
Vivevano insieme da oramai sette mesi e ancora non si era abituato alla grazia e alla bellezza del più grande che dormiva e continuava a rimanerne stregato ogni volta che si addormentava o si ridestava accanto a lui.
Erika era estremamente agitata da quella mattina e le unghie delle sue zampette si erano sentite ticchettare sul pavimento per tutto il primo pomeriggio. Adesso tuttavia quel rumore era sparito con lei, che probabilmente era scesa a dormire nel seminterrato, dove c'era più fresco rispetto al resto della casa.

Jungkook si svegliò nel tardo pomeriggio con un forte stimolo di fare la pipì, così lentamente si sfilò da sotto la testolina castana del suo compagno per uscire così com'era e svuotarsi la vescica.
Rientrato in casa, sentì dei suoni insoliti provenire dal piano inferiore e decise di andare a dare un'occhiata per vedere che cosa avesse combinato la canina. La scena che si trovò davanti fu tanto dolce quanto attesa: Erika aveva partorito un paio di meravigliosi fagioli scuri dentro la sua cuccia e li stava allattando e ripulendo con amore.
Il moro andò verso di lei con meraviglia, cercando di capire quanto Erika gli avrebbe permesso di avvicinarsi. Tuttavia la canina, pur essendosi resa conto della sua presenza, non lo stava minimamente prendendo in considerazione, occupata com'era a lavare i piccoli.
Jungkook rimase un po' lì, poi decise di salire su e chiamare il padrone.
<<Taetae sveglia.>> Gli mormorò nell'orecchio, mentre gli carezzava i capelli.
<<Mhh.>> Si sentì rispondere dall'altro, ancora nel mondo dei sogni.
<<Hyung.>> Gli baciò dolcemente una tempia. <<Vieni a vedere che ha fatto Erika?>> Domandò, spostandogli i capelli dall'occhio chiuso.
<<Mh che ha combinato?>> Borbottò ancora confuso.
<<Vieni a vedere.>> Gli ripeté l'altro, lasciandogli un altro bacio, stavolta sui capelli.
<<Non ce la faccio Kookie.>> Bubbolò ancora, girandosi un poco col busto e allungando le braccia verso di lui, come un bimbo che vuole farsi prendere in collo.
Jungkook gli prese entrambe le mani e gliele baciò, per poi prenderlo da sotto le ascelle e tirarlo a sé.
<<Dai Hyung.>> Si lamentò, notando che l'omega lo guardava senza muoversi.
<<Mi fa male il sedere Kookie, non ce la faccio più.>> Gli spiegò il maggiore con una espressione decisamente melodrammatica.
<<Dopo ti ci do un bacino Hyung, ora però vieni a vedere ti prego.>> Gli chiese per l'ennesima volta.
<<E va bene marmocchio. Ma se mi hai fatto alzare per nulla, ti prendo a sculaccioni fino a domani.>> Minacciò.
Si portò a sedere sul letto con una smorfia di dolore e poi si alzò in piedi sorretto dal compagno.

<<Oh merda.>> Si lasciò sfuggire dopo aver percorso tutti gli scalini e aver guardato la scena.
<<Hyung non imprecare davanti ai bambini.>> Lo riprese ironicamente il minore.
<<Sono comunque meno feti di te.>> Commentò sorridendo sghembo e si avvicinò alla cuccia per accarezzare la canina che gli scodinzolò gioiosa.
<<Ora dobbiamo capire cosa fare con loro due.>> Parlò il castano. <<Finché sono piccoli va bene, ma se vogliamo tenerli devono essere sterilizzati.>> Lo informò. <<Lei compresa.>> Indicò Erika.
<<Mi avevi detto che non c'erano cani su questa collina Hyung, invece lei uno ne ha trovato.>> Ridacchiò Jungkook.
<<Ora ce ne sono quattro.>> Risero insieme e a Taehyung continuava a fare male il sedere ogni volta che contraeva gli addominali.

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