④① Primavera: contatto

2.3K 223 9
                                    

<<Tu Hyung da dove vieni invece?>> Gli chiese il minore a quel punto.
<<Anche se ti dico il nome della città tanto non la conosci, ti basti sapere che si parla un dialetto così orrendo che, quando mi sono trasferito qua, faticavo a farmi capire.>> Sorrise pensando a Yoongi che a scuola, nei momenti nei quali era capace di mettere in fila due parole una dietro l'altra, faceva le veci di un traduttore simultaneo con la nuova classe, avendo anche lui i genitori originari della stessa cittadina di Taehyung.
<<E perché vi siete trasferiti proprio qui?>> Indagò ancora nel passato del più grande.
<<Mia mamma era stata trasferita qua per lavoro: faceva la poliziotta e qui gli avevano proposto una paga più alta.>> Gli spiegò. <<Avevo 16 anni, mese più, mese meno.>>
<<Wow Hyung: tua madre è una donna alpha?>> Domandò stupito il più piccolo.
<<Esatto, ma te lo avevo già detto, no?>> Gli rispose serenamente.
<<Non me lo ricordo Hyung, forse mi è passato. E ora dov'è tua madre?>> Chiese interessato e stupito di non averla mai vista in tutto quel tempo.
<<In un posto migliore suppongo, dato che non ne è più tornata.>> Dedusse con un velo di ironia.
<<Oh mi dispiace.>> Si limitò a dire Jungkook, distogliendo lo sguardo dai suoi occhioni nocciola.
<<Non preoccuparti: è successo un po' di tempo fa ormai.>> Lo rassicurò. <<Purtroppo è un mestiere pericoloso il suo.>> Rifletté il maggiore.
<<E tuo padre come l'ha presa?>> Chiese a quel punto Jungkook.
<<Non lo so: non l'ho mai conosciuto mio padre.>> Rivelò un po' divertito dal modo imbarazzato in cui stava reagendo il compagno.
<<Ma mi avevi detto che->>
<<Mentivo.>> Lo interruppe. <<Non avevo voglia di spiegarti tutta la storia e di metterti inutilmente in imbarazzo.>> Gli spiegò.
<< E quindi ha abbandonato la sua compagna incinta?>> Domandò il giovane, sempre più confuso e terrorizzato di fare un passo falso e far offendere il maggiore.
<<Non era il suo compagno: mia madre non l'ha mai trovato.>> Affermò, mettendo ancora più domande nella testa dell'alpha.
<<È rimasta incinta durante il rut da un uomo omega, o almeno così mi ha detto.>> Spiegò, provando a sciogliere i dubbi che vedeva dipinti sul viso del marmocchio, ma non fece altro che crearne di nuovi.
<<Quindi voi omega siete fertili anche qui.>> Si girò con la testa, che aveva ancora appoggiata sulle sue gambe, verso il suo cavallo dei pantaloni.
<<A quanto ho capito abbiamo dei testicoli funzionanti.>> Disse in modo un po' incerto, non particolarmente entusiasta al pensiero di inseminare una donna.
<<Mi piace di come siamo passati a parlare di te che ti trasferisci, arrivando ai tuoi testicoli.>> Ridacchiò Jungkook.
<<Passando per mia madre deceduta.>> Ridacchiò anche Taehyung, ma l'altro si ghiacciò a quelle parole.
<<Kookie davvero: stai tranquillo, come vedi ne parlo senza problemi. Ormai mi è passata.>> Provò a tranquillizzarlo a tal proposito.
<<Come hai fatto senza di lei Hyung?>> Gli chiese il più piccolo con aria pensierosa e un velo di tristezza fanciullesca nella voce, come quando un bimbo chiede alla mamma dove sia andato il suo cagnolino morto.
Il più grande sospirò al pensiero di come aveva trascorso quel periodo terribile.
<<Per fortuna avevo già finito la scuola e lavoravo, così avevo già qualche soldo da parte per fare fronte a tutte le spese anche senza di lei.>> Gli riassunse brevemente.
<<Sì Hyung, ma io intendevo a livello emotivo.>> Specificò il più piccolo.
<<Ti manca tanto tua mamma vero Kookie?>> Domandò il castano, azzeccando in pieno il cuore del problema, dato che il moccioso annuì in modo vigoroso.
L'omega ricominciò ad accarezzarlo e coccolarselo tutto per farlo sentire un almeno un minimo sollevato.
<<Raccontami di lei biscottino. Che tipo è?>> Lo interrogò.
Jungkook tirò su col naso e poi cominciò a rispondere:
<<È un'omega come te ed ha il viso molto simile al mio.>> Iniziò a descriverla.
<<Allora sarà bellissima.>> Commentò il castano, lasciandogli un bacio sulla guancia e facendolo sorridere sghembo: era riuscito a imbarazzarlo, tant'è che era diventato rosso, mentre seguitava a descriverla.
<<Ha un carattere meraviglioso: è gentile con tutti e mi ha sempre amato indipendentemente dalla mia natura.
Lei ha il marchio, ma sospetto che mio padre non fosse il suo predestinato e che l'abbia morsa in altre circostanze, che non voglio conoscere, perché non mi sembrano per nulla affiatati.>> Si guardava le mani mentre parlava e, una volta finito il discorso, alzò lo sguardo verso il suo omega, che lo stava osservando incantato, mentre seguitava ad accarezzargli i capelli.
<<Ma dopo il marchio non ci si innamorava di sicuro?>> Domandò Taehyung stupito.
<<Infatti ho il sospetto che il suo compagno sia un altro uomo, ma lasciamo stare.>> Tagliò corto il più piccolo, non volendo finire per entrare in dettagli spiacevoli.
<<La mia invece è sempre stata piuttosto dura con me, ma allo stesso tempo dolce per essere un alpha. Sembrava aver sviluppato una qualche specie di istinto materno ad un certo punto.>> Parlò Taehyung.
<<Per il resto però era molto cinica e mi ha sempre insegnato che le cose più importanti sono quelle materiali.>> Continuò con lo sguardo rivolto al soffitto. <<Quando ha iniziato a sospettare potessi essere un omega era quasi felice: diceva che con quello che avevo fra le gambe avrei potuto prendermi il mondo intero se solo avessi voluto.>> Concluse il viaggio nei suoi ricordi e i suoi occhi tornarono al proprio compagno.
Jungkook vide per la prima volta la fame dentro quei cristalli color nocciola.
<<Non mi aveva parlato tuttavia delle conseguenze terribili che ci sono, se qualcuno non è abbastanza lungimirante da prevedere un una solizione anche per il minimo intoppo.>> Continuava ad arricciare i capelli scuri e profumati del minore fra le sue dita, guardandoli come stregato.
<<Che intendi Hyung?>> Chiese innocentemente, non senza un certo timore del castano che stava iniziando a non riconoscere più per come stava parlando, né per i ragionamenti che stava facendo.
<<Parleremo anche di questo, ma non ora Kookie: non me la sento ancora.>> Si giustificò il maggiore.
<<Hyung è qualcosa di cui devo preoccuparmi?>> Domandò comprensibilmente scosso da quelle dichiarazioni.
<<No cucciolo, ormai è acqua passata e comunque sai che non ti farei mai nulla di male.>> Gli parlò così volendolo rassicurare, ma non fece altro che alimentare ulteriori le insicurezze e i dubbi che già albergavano nella mente del minore.

<<Ho sonno Hyung, dormiamo?>>

SceneryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora