③⑥ Primavera: insieme

2.8K 242 16
                                    

Entrarono in casa senza staccarsi l'uno dall'altro.
<<Erika può dormire con noi stanotte?>> Domandò il castano al compagno facendo gli occhioni dolci e la boccuccia, anche se non poteva vederlo.
<<Se non sta scomoda, certo.>> Rispose il minore, ancora abbracciato dietro al più grande e con la faccia infilata nel retro del suo collo, che cominciò a baciare dolcemente.
<<Non hai fame Kookie?>> L'omega provò a dissimulare la sensazione di eccitazione che quelle attenzioni iniziavano a far scaturire dal suo basso ventre.
<<Mh no.>> Rispose tra un bacio e l'altro mentre iniziava ad avvicinare il proprio bacino alla coscia del maggiore. <<Hai un profumo buonissimo Hyung.>> Gli mormorò sulla pelle, facendolo rabbrividire. Gli appoggiò definitivamente la propria erezione sulla gamba, facendogli sentire quanto fosse effettivamente eccitato dal sentire una parte del suo odore dentro quello del compagno. Taehyung chiuse gli occhi ed espirò rumorosamente tutta l'aria che aveva trattenuto nei polmoni fino a quel momento, per reintrodurla insieme all'odore buonissimo del suo alpha accaldato.
Si voltò ancora ad occhi chiusi e fece delicatamente scontrare i loro nasi caldi, per poi far incontrare le loro labbra rosse e già umide di saliva.
Si baciarono in modo lento, facendo immediatamente trovare le loro lingue, mentre respiravano profondamente l'uno il fiato dell'altro.
Jungkook abbracciò i fianchi del suo omega, poi gli portò le mani sul sedere tondo e sodo, stringendo le sue natiche in modo rude e affamato per avvicinare il suo bacino al proprio e far entrare in contatto i loro inguini bisognosi.
Il castano ai staccò da quel bacio voglioso. <<Dai Kookie andiamo a mangiare.>>
Parlò col fiato corto e il cuore che gli martellava nelle tempie, rilasciando un sospiro, mentre il suo collo veniva assaggiato ancora e ancora dalle labbra piene del compagno che gli provocavano brividi su brividi.
Appoggiò i palmi aperti delle mani sulle spalle larghe e muscolose del minore, mentre il suo corpo reagiva a quel contatto con scariche di piacere che partivano dallo stomaco e andavano fino al basso ventre.
Nemmeno il tempo di ricordargli che avevano fatto sesso appena quella mattina, che si ritrovava con un turgido problema da risolvere in mezzo alle gambe. Ansimò lievemente mentre sentiva le grandi mani del più piccolo entrargli sotto la maglia e cominciare a massaggiargli i lombi per poi infilarsi sotto i pantaloni e scendere sul suo sedere nudo.
<<Mhhh.>> Mugolò sul suo collo, quando il più grande, ansimando, gli appoggiò una mano sulla nuca e si spinse con il bacino contro il suo.
A quel punto l'omega avvertì le dita del moro salire e iniziare a sollevargli la maglia. Jungkook si staccò da lui, lo spogliò per poi osservarlo a torso nudo con sguardo lussurioso e cominciare a baciargli voluttuosamente le clavicole e poi lo sterno fino a concentrarsi sui capezzoli, mentre con la destra gli accarezzava tutta la schiena e con la sinistra seguitava il proprio lavoro sui suoi glutei.
Taehyung cominciò ad avvampare, le gote gli si colorarono di rosso e gli occhi chiusi divennero lucidi. Piccoli e caldi ansimi lasciavano le sue labbra a cuore e le gambe iniziarono a tremargli.
Jungkook lo spinse verso il letto, dove il maggiore si sedette e poi cadde di schiena, separando il proprio corpo dalle labbra voraci dell'alpha, che ne approfittò per svestirsi sia della maglia che dei jeans, mentre il castano si sbottonava e si abbassava i pantaloni insieme ai boxer.
A quella vista, il minore si ributtò immediatamente sul corpo del compagno che fremeva impaziente di essere toccato ancora e ancora: cominciò a succhiare e baciare la sua pancia per scendere sempre più giù, fino ad assaggiare la punta del suo membro rigido, già macchiata di liquido precoitale. La leccò con desiderio, facendo inclinare la testa del più grande all'indietro mentre gemeva con voce acuta. Quando iniziò a masturbarlo lentamente,
Taehyung lo guardò con occhi liquidi di piacere, portando una mano fra i suoi capelli scuri e accompagnandogli testa vicino alla sua erezione, che l'altro inglobò fra le sue labbra calde e bagnate.
Muoveva il capo avanti e indietro ritmicamente, così come ritmici erano i rumorosi sospiri del castano che cominciò a muoversi con piccoli spasmi dentro la bocca del compagno.
Le mani del moro nel frattempo avevano iniziato a massaggiare l'orifizio fradicio dell'omega. Le sue dita furono tuttavia presto sostituite dalla propria lingua che cominciò a leccargli dall'ano quegli umori dal sapore paradisiaco e ad entrare nel suo buchetto provando a spingersi sempre più in profondità, mentre l'omega gemeva e ansimava.
Vedere il suo amato godere in quel modo era tanto appagante quanto stimolante per il più piccolo, che, afferrata la propria erezione, iniziò a pomparla lentamente e profondamente, gemendo a sua volta fra le natiche umide e calde del maggiore.
<<K-kookie.>> Lo chiamò, facendogli capire quanto si sentisse impaziente di avere altre attenzioni, che il moro gli concesse molto volentieri.
Si alzò col busto, sistemandosi fra le cosce del più grande e allineò il proprio membro al suo orifizio.
Taehyung inarcò lentamente la schiena e mugolò quando sentì il grande alpha riempirlo in modo delicato.
Fermo sopra di lui, lo osservò chiudere gli occhi e aprire la bocca senza emettere alcun suono.
Ai suoi occhi innamorati sembrò di star guardando un angelo caduto dal cielo.
Sistemò le proprie mani ai lati della testa dell'omega, infilando il viso nell'incavo del suo collo e iniziò a muoversi dentro il suo corpo caldo e accogliente con spinte lente e dolci.
Taehyung si aggrappò ai polsi del suo alpha e cominciò a gemere il suo nome quando l'altro iniziò a prendere un ritmo man mano più veloce.
La stanza si era ormai riempita dei loro rispettivi odori e dei rumori di schiocchi e sospiri che i due amanti stavano producendo.
Fuori dalla finestra la notte iniziava ad avvolgere il cielo con le sue silenziose ali di tenebra e le stelle spuntavano una ad una, dapprima le più vicine al pianeta e per ultime quelle meno luminose.
I grilli più coraggiosi cominciavano già i loro concerti, preannunciando l'arrivo di una stagione ancora migliore, mentre un fresco venticello estivo cominciò a soffiare in mezzo al giovane fogliame umido e portava suoni e odori provenienti da luoghi più lontani. Dall'altra parte della collina arrivava l'eco di un triste ululato.

SceneryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora