<<Ma che cazzo dici moccioso?>> Domandò il castano aprendo improvvisamente gli occhi, alzando il busto nella sua direzione e quasi affogando con la sua stessa saliva per la richiesta a sorpresa.
<<Dai Hyung pensaci un attimo->> Iniziò il minore. <<
Siamo giovani e il tempo e la pazienza non ci mancano affatto.>> Continuò convincendosi maggiormente con le sue stesse parole che si trattasse di un'idea geniale. <<Di cibo ce n'è quanto ne vogliamo. Dov'è il problema?>> Chiese.
<<Oh per te non c'è nessun problema, io però devo sgravarlo e dovrei scendere all'ospedale del paese. Senza contare tutte le complicanze della gestazione: se vuoi un figlio, puoi pure partorirtelo da solo.>> Ciò detto, si ributtò con il capo sull'erba e richiuse gli occhi nocciola.
<<Ma Hyung i piedini dei bambini...>> Lo guardò con occhioni teneri, mentre si avvicinava ai piedi del maggiore per lasciarvi un bacio.
<<Puoi guardare le zampe dei cuccioli di Erika, più o meno sono simili.>> Sputò il maggiore ironico.
Jungkook si portò a sedere a gambe incrociate di fianco al suo omega, con il corpo che guardava al laghetto.
Il sole stava tramontando e una brezza leggera iniziava ad accarezzare i corpi nudi dei due amanti, mentre la luce calda e dorata della stella sfumava all'orizzonte in toni più freddi e spettacolari. Le nubi in cielo si coloravano di arancione, rosso e giallo slavato, poi bluastro fino ad arrivare all'azzurro intenso delle zone più lontane dalla fonte di luce, che già tradivano la presenza di qualche stellina.
<<Andiamo a casa Kookie? Inizia a fare fresco qui.>> Domandò il maggiore più tranquillo, alzandosi col busto e accarezzando i capelli del minore, che si era nel frattempo incantato di fronte allo spettacolo sempre diverso del sole che tramontava.
<<Hyung aspettiamo due minuti? Voglio vedere come va a finire.>> Fu la sua richiesta, che subito dopo motivò: <<Ogni volta è diverso sai? E la conclusione è sempre inaspettata.>>
<<Va bene cucciolo, vediamo come finisce questo tramonto.>> Concordò, alzandosi a sedere anche lui e mettendosi accanto al compagno, per prenderlo sottobraccio e osservarlo con tanto affascinato quanto lo era Jungkook nell'osservare il cielo.
L'alpha si girò verso la direzione dalla quale sentiva provenire uno sguardo amorevole e si fissò in quegli occhi che risplendevano della luce del sole.
La pelle ambrata del maggiore sembrava così morbida e liscia sotto quei caldi raggi e le sue labbra rosse erano della stessa tonalità del cielo, mentre i suoi dolci nei somigliavano ai puntini che si vedono dopo aver guardato una luce fortissima.
Si perse in quel volto meraviglioso e nell'espressione beata e amorevole dell'altro. Gli posò una mano sulla gota e portò i loro volti vicini fino a far entrare teneramente in contatto le loro labbra.
Fu un bacio lento e pieno di sentimento che svuotò entrambi, riempiendoli di nuove consapevolezze.
<<Ti amo.>>
<<Ti amo.>>
Due sussurri riempirono il silenzio.<<Kookie.>>
<<Mh.>>
I due conversavano amabilmente mentre la sera avanzava e tornavano a piedi verso casa. Iniziava a fare veramente freddo e sarebbe stata una buona idea quella di trasformarsi in lupi per avere la pelliccia, tuttavia in quel modo non avrebbero potuto finire il loro discorso, così optarono per una camminata a due gambe.
<<Scusa se prima ti ho risposto male. È solo che mi hai colto totalmente impreparato all'argomento e onestamente è una questione che mi spaventa non poco.>> Si scusò.
<<Non ti preoccupare Hyung, non me la sono presa per nulla. Effettivamente era una richiesta un pochino azzardata e forse anche prematura.>> Lo tranquillizzò il più piccolo.
<<Decisamente prematura.>> Confermò il castano. <<Ma la verità è che non voglio figli a prescindere.>> Si voltò verso il compagno per osservare la sua reazione.
Jungkook deglutì silenziosamente e i suoi occhi scesero a osservare i suoi piedi.
<<Va bene Hyung.>> Gli disse con la morte nel cuore. <<Posso solo... sapere il perché?>> Chiese visibilmente scosso.
<<Mi fa senso che un coso vivo debba uscirmi da lì. Poi la gestazione in generale di solito è un inferno ed è pure pericolosa, il parto fa un male cane ed è anche quello pericoloso per il genitore e per il bambino.>> Cominciò. <<E non è mica finita qui: ingrasserò un sacco, mi scenderà il culo, mi verranno le smagliature.>> Continuò. << Poi una volta nato deve mangiare ogni quanto? Tre, quattro ore? Giorno e notte. Andrà cambiato e tenuto pulito perché vomiterà e cacherà come un piccolo maiale.>> Seguitava a sciorinare motivazioni più che sensate. <<Quando inizierà a camminare sarà un incubo nascondere in alto tutte le cose pericolose, poi andrà vaccinato e curato quando si ammalerà. Dovrà essere mandato a scuola e dovrà fare uno sport. Ti immagini se nasce donna o peggio omega, quante angherie dovrebbe sopportare dalla società?>> Questa lista sembrava non finire mai. <<Non voglio mettere al mondo qualcuno che saprei di certo non potrebbe vivere bene la sua vita: non sopporterei il senso di colpa. Non lo voglio un bambino.>> Concluse.
<<Quindi il motivo finale è che hai paura che nasca come te.>> Non lo disse a mo' di domanda: quella era un'affermazione bella e buona.
Si avvicinò al suo omega, che nel frattempo era rimasto in silenzio e circondò le sue spalle con il braccio destro.
<<Potrei essere solo contento se venisse su come te. Non mi interessa se nasce alpha, beta o omega.>> Parlò con voce dolce, baciandogli la testa in modo tenero.
<<A me sì invece e anche a lui o a lei penso.>> Taehyung ribatté con voce severa. <<Mi dici di aver vissuto come un omega fino ad un anno fa e poi rimarresti indifferente se la tua prole subisse lo stesso trattamento dal quale siamo passati noi due?>> Chiese al limite dell'indignazione.
<<Non ho detto che resterei indifferente Hyung, semplicemente non giudicherei la qualità della vita mio figlio solo in base alla sua appartenenza di genere, come sembri fare tu.>> Lo rimproverò.
<<Dammi le prove che gli omega vivono felici e sereni nella nostra società e smetterò di tirare questi tipi di conclusioni.>> Controbatté il più grande a quel punto.
<<Nessuno vive felice e sereno: tutti hanno i loro problemi e molti non dipendono per nulla dall'essere omega.>> Rispose più calmo il minore.
<<Jungkook gli alpha non vengono cacciati via di casa dai genitori in quanto alpha e non vengono stuprati per ore da nessuno.>> Taehyung era sull'orlo delle lacrime in quel momento: come poteva il marmocchio non riuscire a capire il suo punto di vista? Eppure anche lui era sempre stato trattato come omega.
<<Hyung per favore, magari non nascerebbe nemmeno omega>> Provò a ridimensionare i toni il più piccolo.
<<No Jungkook, non fare questo giochetto. Il rischio c'è e non voglio sentirmi responsabile per aver rovinato la vita del mio bambino, avendo deciso in modo scriteriato di metterlo al mondo.>> Una grande goccia salata che racchiudeva tutta la sua frustrazione lasciò il suo occhio sinistro.
<<No Hyung non piangere per favore... per favore.>> Il minore si avvicinò ancora a lui con quegli occhioni dolci che lo guardavano con quanta più tristezza potessero contenere.
<<Mi fa incazzare il fatto che tu non capisca nonostante tu sia stato trattato come un omega.>> Spiegò il maggiore, mentre tirava su col naso.
Il moro sentiva tutto il suo dolore arrivargli nella pancia e mischiarsi col suo dispiacere di essere la causa delle lacrime dello Hyung.
<<Sì ma forse per me a Busan non è stato così tremendo come per te qui.>> Provò a ipotizzare.
<<Non l'ho ancora accettato del tutto, sai? Di essere nato così intendo.>> Confessò.
L'alpha gli abbracciò le spalle mentre ricominciavano a camminare insieme.
<<Stai facendo passi avanti però, mi sembra.>> Osservò. <<Non ti fai più tanti problemi come prima.>>
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Scenery
Fiksi Remaja[Conclusa il 30/04/2019] Taehyung è un mite lupacchiotto che da tempo ha lasciato il proprio branco di origine, prediligendo una vita solitaria sulla cima di una collina. Le sue tendenze all'ascetismo vengono però sovvertite all'arrivo di Jungkook. ...