③① Inverno: primavera

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Il calore di Erika indicava per Taehyung la fine dei mesi più rigidi e l'inizio anche del suo periodo di calori, che di solito si interrompeva a dicembre.
Quell'anno la cagnetta riuscì a scappare dal seminterrato, che oramai veniva tenuto sempre aperto.
Quella mattina aspettò che il padrone uscisse per cambiare l'acqua al pesce per poi sgattaiolare all'aperto e cercare qualche cane maschio nei dintorni.
Taehyung era più rilassato che mai dopo la notte appena trascorsa e quel piacevole tepore dei raggi solari sulla sua pelle non fece altro che aumentare la gioia che provava quella mattina.
Era uscito di casa, incurante della cagnetta, pensando che dovesse fare i bisogni anche lei e che sarebbe tornata dentro nel momento in cui lui e Jungkook sarebbero usciti per fare colazione.
L'inverno era stato davvero difficile da superare con le sole provviste che aveva ed erano comunque dovuti uscire a cacciare ogni volta che il tempo lo aveva permesso.
Da quando la neve aveva iniziato a sparire e il sottobosco a rifiorire, le prede erano triplicate e le povere lepri potevano adesso stare abbastanza tranquille, a discapito dei numerosi grandi erbivori che erano tornati sulla collina profumata di polline, camelie e cannella.
Una distesa verde smeraldo era ricomparsa a sostituire la gelata coltre silenziosa e il venticello, ancora fresco, portava dal bosco odore di bacche e di terra smossa dai piccoli mammiferi terricoli che uscivano dal letargo.
Il castano chiuse gli occhi e lasciò che tutti quegli odori e quei colori gli riempissero i polmonib e gli smuovessero i capelli, mentre finiva di svuotarsi la vescica.
Si lavò le mani nel secchio che aveva lasciato accanto alla porta e le asciugò all' asciughino poggiato a un chiodo lì a lato della casa, per poi rientrare e, nudo come ne era uscito, ri-infilarsi al calduccio nel letto con il compagno che ancora sembrava nel mondo dei sogni.
Gli si mise accanto sdraiato supino e lo guardò lentamente ridestarsi, infastidito dalla luce del sole. Ancora ad occhi chiusi, cercò il maggiore di fianco a sé con un braccio e quando lo trovò si avvicinò per appoggiargli la testa sul nudo addome morbido e svegliarsi definitivamente su di lui.
Al castano piaceva da morire l'odore del compagno al mattino, non voleva ancora dargli fastidio, altrimenti si sarebbe volentieri avvicinato al suo collo per per colmarsi le narici con quel delizioso aroma.
Iniziò ad accarezzargli i capelli che erano parecchio allungati in quei mesi, passando dalla forma a scodella, ad una sagoma indefinita che il minore aveva iniziato a legare con un elastico.
L'altro si mosse ancora un poco nel dormiveglia, poi aprì gli occhi, girò la testa e mise il naso a contatto con la pancia del maggiore per inspirare profondamente il suo delicato odore di fiori e cingerlo con le sue forti braccia.
Taehyung lo guardava come fosse l'essere più affascinante che avesse mai visto, con il sorriso più bello mai sfoderato, radioso e calmo continuava a passargli la mano sulla morbida chioma scura.
Jungkook lo scrutò assonnato e, riconosciuto quello sguardo, gli si avvicinò per baciarlo in modo casto per poi appoggiare la sua testa accanto alla sua.
<<Buongiorno Hyung.>> Biascicò.
<<Giorno Kookie.>> Rispose il maggiore, sentendo il suo stomaco brontolare e il suo cuore colmarsi di amore.
Era certo oramai di amarlo e voleva un futuro con lui, ma ancora non gliel'aveva detto, memore della promessa che gli aveva fatto mesi prima e, perfettamente consapevole che il minore sopportava il dolore ai denti da tutto quel tempo, si sentiva egoista e scorretto, tuttavia aveva una paura tremenda.
<<Kookie ci alziamo?>> Gli chiese, ponendo fine a quei pensieri. <<Ho fame.>> Spiegò.
<<Lo sento Hyung: ti trema la pancia.>> Ridacchiò il più piccolo.
<<Fuori è bel tempo, oggi non fa freddo.>> Lo informò il castano ignorandolo. <<Appena ne avrò l'occasione, ti insegnerò come si cacciano i daini.>> Continuò l'omega.

Rientrarono in casa sazi e felici, ma con dubbio di dove fosse finita Erika.
<<Se è scappata è un problema per tutti.>> Rifletté ad alta voce il più grande.
<<Perché? Ritornerà.>> Commentò il minore.
<<Sì, ma quando scappa vuol dire che è in calore e vuol dire che sta per arrivare anche il mio calore.>> Spiegò.
A Jungkook si illuminarono gli occhi e Taehyung lo notò.
<<Non pensarci nemmeno marmocchio: dobbiamo trovare il modo di recuperare dei profilattici piuttosto.>>
L'alpha iniziò ad avvicinarsi e a guardare in modo provocatorio il compagno. Si bloccò a meno di un metro da lui per poi improvvisamente saltargli incontro e iniziare a fargli il solletico dappertutto.
Taehyung si dimenava con le lacrime agli occhi chiedendogli di smetterla, ma la verità era che si stava divertendo come un matto anche lui.
Dopo qualche minuto il minore si stancò e lasciò libero lo Hyung, ormai in lacrime, di finire quel discorso.
Si asciugò gli occhi nocciola, e riprese il filo:<< Seriamente moccioso->> Iniziò. <<Non voglio altri marmocchi in giro per casa, quindi uno di noi due dovrà scendere al paese a procurarsi dei contraccettivi di tanto in tanto.>> Spiegò.
<<Ma Hyung non ci voglio tornare laggiù.>> Si lamentò Jungkook.
<<Va bene, allora niente sesso.>> La fece breve il castano, ridendo sotto ai baffi.
<<Dai Hyung non fare così, stavo scherzando ovviamente: vado a prendere tutto quello che vuoi.>> Corse ai ripari il più piccolo, terrorizzato già solo all'idea.
<<Ah e dovrai portarmi da mangiare mentre sono in calore.>> Lo informò.
<<Ma Hyung starai tanto male?>> Domandò l'alpha seriamente preoccupato.
<<Vedrai Kookie, vedrai.>> Affermò il più grande con serietà e un po' di preoccupazione. I calori non erano mai stati facili da affrontare per lui che era sempre stato da solo: arrivava alla fine della settimana stremato e con una fame da lupi, siccome non riusciva ad andare a caccia né a muoversi a sufficienza per nutrirsi da solo. Anche per questi motivi pratici aveva iniziato a prendere i soppressanti, ma se lui era veramente il suo compagno, i prossimi calori sarebbero sicuramente stati una passeggiata, o almeno così dicevano.
<<Quando dovrebbe iniziare Hyung?>> Chiese timoroso il piccolo, mentre si sedeva sul divano, seguito dal compagno.
<<Se Erika è andata in calore oggi, tra tre o quattro giorni.>> Gli disse, appoggiandogli la testa sulla spalla e ranicchiandosi al suo fianco.
<<Marmocchio sarà faticoso, questo non lo nego, ma dicono che il sesso tra compagni sia fantastico.>> Volle rassicurarlo, vedendolo rabbuiarsi e arrossì un po' pensando a quanto fosse vero ciò che aveva appena detto. <<Il calore dovrebbe essere ancora meglio.>> Ancora lo vedeva pensieroso. <<Se non te la senti però->>
L'altro a quel punto si voltò quasi offeso per quello che aveva appena sentito.
<<Ma certo che me la sento Hyung, pensavo solo in quale farmacia potrei andare che sia aperta a quest'ora.>> Gli lasciò un bacio sulla fronte coperta dai capelli che erano visibilmente allungati anche a lui.
<<Dovremmo anche farci un giro dal parrucchiere sai?>> Scherzò il più piccolo accarezzandogli dolcemente quella chioma tanto morbida.




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