Capitolo 3

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Ciao a tutti, se volete quando leggete mettete qualche commento e a fine capitolo lasciate una stellina🖤

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Sabato.

Ringraziando il cielo il sabato e la domenica non si lavora, a parte in alcuni casi speciali, almeno, questo  è quello che mi ha detto il dottore, anche se non ho capito cosa intendesse.

Decido di andare a fare colazione fuori.

Quando arrivo davanti al portone del palazzo, noto un foglio attaccato sopra ed esso.
Riunione condominiale alle 18.
Ci andrò, così potrò conoscere anche gli altri condominiali.

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"Buongiorno" dico un po' a disagio entrando nel garage dove si tiene la riunione condominiale.
Ricambiano tutti il mio saluto molto gentilmente, e uno ad uno si presentano.

Una signora sulla settantina mi si avvicina e molto cordialmente si presenta dicendo che si chiama Maria.
Comincia a farmi svariate domande.

"Dove abitavi prima?" mi chiede.

"Abitavo a Torino" le rispondo gentilmente.

"Oh e che lavoro facevi?" chiede lei.

Io le rispondo, sempre molto educatamente, che ho fatto svariati lavori.

Sono una persona molto riservata, alle volte mi da anche fastidio quando la gente cerca di impicciarsi nei miei affari.
Io personalmente mi faccio sempre gli affari miei e cerco di evitare problemi, anche perché ho un carattere molto forte, ma allo stesso tempo anche molto tranquillo, se non vengo infastidita, io non do fastidio a nessuno.
Non la do vinta a nessuno, e molte volte questo carattere mi ha portato ad essere odiata da molte persone, ma non mi interessa, a me piace molto il mio carattere perché so che nessuno potrà mai mettermi i piedi in testa.

Ma so anche che Maria, chiedendomi queste cose, non voleva essere sgarbata o impicciona, è semplicemente curiosa.

Parliamo ancora per un po' finché non arriva Niccolò.
Entra salutando tutti, poi raggiunge me e Maria.

"Ciao Maria" la saluta lui abbracciandola.

"Ma guarda un po' chi c'è, è un po' che non ti vedo in giro" gli dice lei sorridendo ricambiando l'abbraccio.

"Oh ma che sbadata che sono" dice "Elly lui è Niccolò, Niccolò lei è Elly".

"Veramente noi già ci conosciamo" dice sorridendomi "Ciao Elly" mi saluta.

"Ciao Niccolò" dico io molto tranquillamente.

La riunione comincia e ci sediamo tutti.

Si parla del più e del meno, si ride e si scherza, vanno tutti molto d'accordo l'uno con l'altro.

"Niccolò l'altra sera ti ho sentito suonare" dice una bambina che avrà più o meno 10 anni "Sei veramente bravo" dice lei.

"Grazie piccolina" dice lui accarezzandole i capelli "Peccato che non la pensino tutti come te" dice lui guardando me.

Si sta palesemente riferendo a me, e a quello che gli ho detto l'altra sera, però preferisco non replicare.

Il nostro palazzo ha 5 piani, io abito all'ultimo.
Quelli dei primi 2 piani salgono per le scale, e quelli degli altri tre, me compresa, prendono l'ascensore.

Quando arriviamo al quarto piano, in ascensore rimaniamo solo io e Niccolò.

"Quindi pensi che a me non piaccia come suoni il pianoforte?" chiedo io diretta.

"Quella è stata l'impressione che mi hai dato dopo essere venuta a lamentarti l'altra sera" dice lui guardandomi.

"Io mi sono lamentata, si, ma non perché tu suonassi male, anzi, ma solo perché stavi suonando nell'orario sbagliato" dico io uscendo dall'ascensore con lui dietro di me.

"Quindi stai dicendo che sono bravo?" mi guarda sorridendo.

"Non mettermi in bocca parole che non ho mai detto" rido e lui ride con me.

È proprio un bellissimo ragazzo.

"Senti vuoi entrare? Non accetto un 'no' come risposta" mi guarda serio "voglio conoscere meglio la mia vicina" dice sorridendo.

"Sarà per un'altra volta, invece, lo accetti?" dico io ridendo.

"Allora diciamo che non accetto una risposta negativa" dice ridendo a sua volta.

Ci penso un pochino e dico:

"Si, perché no"

Amati Sempre - UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora