"Amore dai muoviti però" dico io.
Siamo andati a correre e Nic si ferma ogni due secondi.
"Spetta n'attimo" dice.
Mi sta dando davvero fastidio, continua a guardare il telefono ogni due secondi."Mi spieghi con chi cazzo stai parlando?" dico io.
"Con Adriano" dice.
Mi siedo sul prato e lui si mette vicino a me, dopo nemmeno un minuto gli arriva una chiamata da Federica.
"Adriano eh?" dico io e lui mi guarda male rispondendo.
"Ciao... si dimmi... davvero?" dice preoccupato "Cos'ha?... è grave?... okay fammi sapere allora... okay ciao" e chiude la chiamata .
"Che voleva?" dico.
"Spugna sta un po' male" dice lui.
"Oh no, il mio Spugna" dico mettendo il muso.
"Se stessi male io non saresti così triste" dice lui.
"Tu sei solo geloso perché sai che amo più Spugna di te" dico io scherzando.
"Tra i due quello geloso non sono di certo io" dice "Adriano eh" cerca di imitare la mia voce prendendomi in giro.
Io gli do un colpo sulla pancia.
"Se io avessi un ex e lui mi chiamasse, a te non darebbe fastidio?" dico io .
"Si mi darebbe fastidio" dice "Ma per fortuna non ce l'hai" sorride.
"Faccia da cazzo" dico e lui ride.
Io mi sdraio e poggio la testa sulle sua gambe.Lui mi guarda e comincia a toccarmi le guance.
"La mia bimba" scocca un bacio sulla mia guancia e io sorrido.
Mette un braccio sopra la mia pancia, allora io comincio a guardare i suoi tatuaggi, li adoro troppo."Ti piacciono?" dice lui.
"Si, molto" dico io.
"Tu non ne hai?" mi chiede lui.
"Si ne ho uno" dico io.
"Davvero? Dove?" dice lui curioso.
Mi alzo e gli faccio vedere il palloncino rosso che ho tatuato sul retro del braccio.
"È piccolino" dice lui.
"Si beh l'ho fatto quando avevo 16 anni, non avendo il permesso di mia nonna me lo sono fatto fare da un amico di un mio vecchio compagno di scuola, doveva essere qualcosa di significativo ma anche piccolo" sorrido a quel ricordo "Me lo sono tatuata perché mi da un sensazione di libertà"
Lui mi guarda quasi affascinato da quello che sto dicendo.
"Ci sei?" chiedo io ridendo leggermente.
"Si scusa" dice "È che mi piace ascoltarti, mi rilassi molto sai?"
"Ah si?" dico io.
"Mh-mh" dice "Tralasciando il fatto che io con te faccio il coglione e ammetto che mi piace farlo, ma le volte che parliamo seriamente mi piace ascoltarti, mi piace il tuo modo di pensare, pagherei oro per stare 24 ore dentro quella testolina"
"Non dureresti 1 minuto qua dentro" dico io.
"Perché?" Sorride.
"Perché c'è un casino che non puoi immaginare, ne usciresti completamente pazzo" dico io.
"Mi innamorerei anche di quel casino o forse lo sono già" dice sorridendo.
Lo amo così tanto.
È bello sentirsi dire cose così dopo aver passato una vita intera a soffrire.
Mi si riempiono gli occhi di lacrime.
Potrà sembrare banale ma oltre alla mia "famiglia" nessuno mi aveva mai detto cose del genere.
Vedo verso di lui e lo abbraccio.
Lui mi stringe forte.
Non mi piace che la gente mi veda piangere, sono più una persone che si tiene tutto dentro finché non scoppio."Non ti devi nascondere da me" dice guardandomi negli occhi.
"Grazie" sussurro.
E lui mi stringe ancora.
Rimaniamo così per un bel po'.
Ci stacchiamo e lui mi guarda sorridendo dolcemente.
"Quando avrai bisogno di sfogarti, per qualsiasi cosa, sappi che io ci sarò per te" dice lui.
"Vale la stessa cosa per te" dico io baciandolo sulla guancia.
"Ti fidi di me?" dice lui.
"Si" dico senza esitare.
"Allora tu ora vieni con me in un posto" dice.
"Okay" dico alzandomi.
Torniamo in hotel, ci facciamo una doccia, usciamo e saliamo in macchina.
"Dove andiamo Nic?" chiedo.
"A farci un bel tatuaggio" dice lui.
"Cosa?" dico sgranando gli occhi.
"Oh si baby, oggi ti farai il tuo secondo tatuaggio" dice lui.
"Tu sei pazzo" dico sorridendo "Come sai dove trovare un tatuatore?"
"Devi sapere che mi piace tatuarmi quando ho un po' di tempo libero e quindi ieri sera ne ho cercato uno" dice.
Dopo 10 minuti circa arriviamo ed entriamo.
"Ciao ragazzi, come posso aiutarvi?" dice un ragazzo appena entriamo.
"Ciao, vorremmo farci un tatuaggio" dice Nic.
"Ma tu sei Ultimo?" sgrana gli occhi.
"Si sono io" dice Nic sorridendo.
Il ragazzo gli chiede di farsi una foto con lui e Nic, ovviamente, accetta.
"Scusa non abbiamo appuntamento" dice Nic.
"No no tranquilli, accomodatevi pure" dice "Cosa vi volete tatuare?"
Nic si avvicina e glielo dice nell'orecchio per non farmi sentire.
"Ti devi fidare davvero molto per lasciargli fare questo" dice lui riferendosi a me.
"Mi state mettendo ansia" dico io.
"Va bene dai, siediti che iniziamo" dice lui.