Capitolo 36

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A quel punto alzo la testa verso di lui, e mi guarda attentamente.

"Hai pianto?" dice toccandomi una guancia.

"No" dico scansandomi "Ora spostati"

"No, non mi sposto" dice cercando di abbracciarmi.

"Niccolò levati!" dico.

"No, non mi levo, chiaro!?" urla "E tu da qui non te ne vai"

"Innanzitutto smetti di urlare, perché ringraziando il cielo ci sento ancora molto bene, e poi non so se te lo ricordi, ma sei stato tu ad invitarmi ad andarmene" dico io.

"Smettila di fare la bambina, sai che non è quello che voglio" dice lui.

"Ah io sarei la bambina!?" esclamo "Ti sei alzato e te ne sei andato senza nemmeno cercare di risolvere la situazione, e IO sarei la bambina!"

"Tu davvero pensi che il mio obbiettivo fosse quello di portarti a letto?" dice deluso.

"Non lo so Niccolò" dico io.

"Beh non è così" dice "Io ti amo"

"Mi stai facendo uscire di testa okay? Cazzo" dico "Prima mi dici una cosa e poi ne dici un'altra! Deciditi Nic!"

"Io ti amo" ripete "E poi quello arrabbiato qui dovrei essere io"

"Ah si? Tu? E per cosa Niccolò? Per una stupida frase?" dico perdendo la pazienza di nuovo.

"Hai praticamente detto che andrei con la prima che passa, giusto per il gusto di farlo, ma io non sono quel genere di ragazzo, ogni ragazza con cui sono stato, ci sono stato perché l'amavo, okay?" dice spazientito.

"Non mi interessa" dico andandomi a sedere sul letto, facendo una smorfia di dolore.

"Ti fa male?" dice venendo verso di me preoccupato.

"No" dico arrossendo leggermente.

"Smettila di fare la testa di cazzo" mi guarda male "Perché non mi hai detto che ti fa così tanto male?"

"Cosa ti avrei dovuto dire Nic? 'Buongiorno amore, mi fa malissimo la vagina per colpa di quello che abbiamo fatto poche ore fa, ma tranquillo, niente di che'" dico io ironica.

Lui scoppia a ridere e dice:

"Beh si, avresti dovuto dire più o meno questo"

Io lo guardo male e sbuffo.

"È inutile, tanto sai anche tu che non riesci a stare arrabbiata con me" dice dandomi un bacio sulla guancia "Ora sdraiati, e riposati, che sei stanca"

Io mi alzo e prendo i miei vestiti.

"Non esci di qua tu" dice bloccandomi la strada.

"Posso cambiarmi o devo rimanere col costume tutto il giorno?" dico alzando un sopracciglio.

"Oh beh, se è per questo allora vai pure" dice "Fai piano però"

Vado in bagno e mi cambio.

Quando esco, lui è sul letto, e quando mi vede mi fa segno di andarmi a mettere vicino a lui.

Io mi sdraio dalla mia parte del letto, ma mi metto girata verso la finestra anziché verso di lui.

Allora Nic si mette nella mia stessa posizione, attaccandosi al mio corpo, e stringendomi a se.
Io lo amo, ma mi fa veramente uscire di testa.

"Ti odio" sussurro.

"Ah si?" dice lui probabilmente sorridendo.

"Si" dico io.

"Girati verso di me" dice lui.
Io lo faccio e lui sorride.

"Che faccia da schiaffi" dico guardandolo.

"Ma tu ami questa faccia da schiaffi" dice continuando a sorridere.

"Sei uno stronzo" dico.

"Quanti altri insulti devo sopportare ancora, prima di ricevere un bel bacio?" chiede.

"Non te lo meriti un bacio" dico io.

"Ah no?" sussurra avvicinandosi alle mie labbra.

"No" sussurro io avvicinandomi e baciandolo.

"Ti amo" sussurro.

"Anch'io" dice lui baciandomi di nuovo.

"Mhh, levati, ti odio" dico io staccandomi.

Lui ride sonoramente e dice:

"Te l'ho detto che non avresti resistito per molto"

"È ovvio, sei un lecca culo micidiale" dico io alzando gli occhi al cielo.

Lui sorride e mi bacia ancora.

"Sei bellissima da arrabbiata sai?" dice lui.

"Non prenderci gusto, mi posso arrabbiare un paio di volte, finché non mi stanco e ti mando a fare in culo definitivamente" dico io.

"Non riusciresti a stare nemmeno un secondo senza di me" dice lui.

"Mh-mh, questo lo dici tu" dico io.

"Smettila di fare la dura con me" dice accarezzandomi una guancia, a quel contatto rabbrividisco e mi viene la pelle d'oca.
Lui se ne accorge e sorride.

"Mi piace l'effetto che ti faccio" dice lui sorridendo.

"Non mi fai nessun effetto" dico io.

"Ah no?" dice e si avvicina al mio collo lasciandoci un bacio leggere, che puntualmente mi provoca lo stesso effetto di prima.

"Hai ragione, nessun effetto" dice soddisfatto.

Io sbuffo e sorrido.

"Non piangere più per me, capito?" dice lui.

"Beh tu non farmi piangere allora" dico.

"Non lo farò più, promesso" dice.

"Non fare promesse che non puoi mantenere"

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