Capitolo 35

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Appena sento qualcuno dire che la prima volta non fa tanto male, lo prendo a schiaffi fino a farlo sanguinare.

Niccolò sta dormendo, mentre io sono in bagno e mi faccio una doccia.
Lego i capelli per non farli bagnare.
Ho talmente male in mezzo alle gambe che sto camminando come un fottuto pinguino.
Sono le 10 del mattino, faccio il più piano possibile per non far svegliare Nic, dato che è rimasto sveglio a causa mia.

Torno a letto, mi metto sopra le lenzuola, dato che sotto c'è Niccolò completamente nudo. (invidiamola)
Prendo il computer, metto le cuffie, e mi guardo un film.

-

Quando sono a circa metà film, sento Nic che mi sfiora il braccio.
Tolgo le cuffie e gli sorrido.

"Hey" dico io.

"Ciao piccola" sorride leggermente.
Con l'indice mi indica di avvicinarmi a lui.
Io lo faccio e gli do un bacio.

"Come ti senti?" dice.

"Emh bene" dico io arrossendo leggermente, capirà che sto mentendo non appena mi vedrà camminare.

"Oh, come sei rossa" sorride.

Io mi rimetto le cuffie e lo sento ridere, e rimetto il film.
Dopo poco si alza, mostrandosi completamente nudo.

"Niccolò!" dico girandomi dall'altra parte.

"Che c'è? Non c'è niente di nuovo, hai già visto tutto" dice lui ridendo.

"Continuerai con queste battute ancora per molto?" chiedo fintamente annoiata.

"Si, almeno finché tu non la smetterai di vergognarti ogni volta che si parla di questo argomento" dice lui.

"Mettiti addosso qualcosa" dico io, e lui mi ascolta, infatti si mette dei boxer.

"Ora va meglio" dico io guardandolo.

"Oh no, semplicemente non sei ancora abbastanza sicura di te da riuscire a dire che sto meglio nudo" dice lui sorridendo sicuro.

"Si si, come vuoi tu" dico io.

Lui torna a sdraiarsi vicino a me e dice:

"Ti ha fatto molto male?" mi guarda preoccupato, è così tenero.

"Un pochettino si" dico.

"Mi dispiace" dice baciandomi la spalla.

Io sorrido semplicemente.

"Vedrai che dalla prossima volta andrà meglio" sorride e io arrossisco "Smettila di imbarazzarti"

"La fai facile tu, chissà quante te ne sarai passate" sbuffo.

"Ti sembro davvero quel genere di ragazzo?" dice lui rimanendoci male.

Io non rispondo, e lui probabilmente pensa che io invece pensi che sia proprio quel genere di ragazzo, quindi mette il costume ed esce dalla stanza.

Non posso correre a causa del male, quindi mi alzo piano piano, mi metto il costume, e scendo giù con l'accappatoio.

Quando arrivo giu, chiedo alla ragazza della reception se l'ha visto, e mi indica in quale piscina è andato, la stessa di ieri sera.
Lascio l'accappatoio sopra una sdraio ed entro in acqua.
Quando arrivo nella piscina fuori lo vedo appoggiato sul bordo, mentre sta guardando il panorama.
Lo abbraccio da dietro, ma lui non dice, ne fa nulla.

"Nic" dico, ma non mi risponde.

"Amore" dico, ma niente, allora mi metto vicino a lui per poterlo vedere in faccia.
È arrabbiato.

"Niccolò" dico ancora.

"Cosa c'è!?" esclama guardandomi male.

"Potevi solo dirmi che volevi stare da solo" dico rimanendoci male e girandomi per andarmene via.

"Vai via così?" dice lui incrociando le braccia.

"Si, se vedo che una persona non vuole minimamente avermi davanti, non le vado dietro tutto il giorno, quando avrai voglia di parlare mi troverai in camera" dico infastidita dal suo comportamento.

"Wow, molto maturo" dice.

"Vaffanculo Niccolò okay?" dico io perdendo la pazienza.

"Solo questo sai dire quando sei incazzata?" continua a provocarmi, a quale scopo poi?

"Si, solo questo so dire, hai qualche problema con questo? Io sono questa Niccolò, se non ti vado bene, dimmelo, ci metto tre secondi ad andarmene da qui" dico avvicinandomi.

"Cosa aspetti allora? Vai pure!" dice alzando la voce.

Io sorrido amaramente e dico:

"Si, tanto che ti frega? Hai avuto quello che volevi no?" mi si riempiono gli occhi di lacrime e me ne vado.

Lui mi chiama e mi dice di fermarmi, ma non ne ho la minima intenzione.

Esco dalla piscina cercando di fare più piano possibile a causa del dolore, mi metto l'accappatoio, e torno in camera.

Comincio ad infilare la roba dentro la valigia, mentre lacrime calde cadono sulle mie guance.

Quello stronzo.
Si permette pure di provocarmi, ma lui non ha capito con chi ha a che fare.
Forse pensa che io sia una pappa molla che gliela da vinta solo perché è il famoso Ultimo, ma non ha capito un cazzo.

Ho bisogno di sedermi un attimo per colpa del dolore.

La porta della camera si apre, e appare Niccolò.
Mi affretto ad asciugare le lacrime, sperando che non si noti che ho pianto.
Mi alzo e comincio a mettere altra roba dentro la mia valigia, per poi chiuderla.
Prendo i vestiti che ho lasciato sopra al letto, e mi dirigo verso il bagno.

"È inutile, non ti lascio andare via" dice bloccandomi l'accesso al bagno.

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Heyyyy amatemi🖤
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