Capitolo 48

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Io subito mi sento male.

"Che succede?" chiedo.
Ho quasi paura.

"Sono qui a Roma, per vedere te, si, ma anche per un intervento" dice lei fermandosi un momento "Avrei dovuto dirtelo molto tempo fa, ma non ne ho avuto il coraggio"

"Nonna cos'hai?" chiedo io con la voce tremolante.

"Vedi tesoro" dice stringendomi una mano "Io ora ho una certa età, è normale che io non stia tanto bene"

"Nonna" dico.

"Ho un problema al cuore" dice tutto d'un fiato.

"Dio ti prego no" dico e gli occhi mi si riempiono di lacrime.

"No no, non piangere" dice accarezzandomi una guancia "So che non hai avuto una vita facile, hai visto tutte le persone che ami andare via, ma tu devi essere forte amore, okay?"

"Non parlare come se stessi per morire" dico piangendo come una bambina.

"Amore so che è difficile, ma alla mia età avere problemi al cuore non porta a niente di buono" dice.

Io la abbraccio forte.
Non posso stare senza di lei.
Lei è la mia mamma, mio papà, sorella, fratello, migliore amica, tutto.

"Smetti di piangere, non sarai sola" dice lei.

"E chi altro avrei?" dico io.

"Hai Niccolò" dice lei.

"Si, ora si, ma tra 5 anni? Tra 10? Non so se lui mi sopporterà per così tanto tempo" dico io.

"Se ti ama davvero, ci sarà per te, a prescindere da tutto" dice lei.

"Non lo so..." dico abbassando la testa.

Ho sempre avuto questo carattere un po' strano che tende a far allontanare tutti, e sono sicura che appena Niccolò si renderà conto del carattere del cazzo che ho, mi lascerà.
Lo hanno sempre fatto tutti e lo farà anche lui.

Rimaniamo abbracciate per 10 minuti buoni.

"Dai ora basta tristezza, andiamo a fare una delle nostre solite torte" dice lei alzandosi.

In cucina tiriamo fuori tutto l'occorrente e cominciamo a farla.

Io mi sto sporcando di farina ovunque.
Mi viene in mente la volta che ho fatto la torta con Nic e sorrido.
Ai tempi eravamo due semplici vicini di casa attratti l'uno dall'altra, invece ora siamo una coppia.
Proprio come se avesse sentito i miei pensieri, mi chiama su FaceTime.

"Ciao bimba" dice lui sorridendomi.

"Hey amore" dico io sedendomi.

"Sei tutta sporca di bianco, che hai combinato?" dice lui.

"Io e la nonna stiamo facendo una torta" dico io inquadrandola e lei alza la mano in segno di saluto.

"Ciao" dice dolcemente Nic sorridendole "Amore hai gli occhi gonfi che succede?"

"Oh emh niente ho dormito poco questa notte" dico io sperando che non si accorga che sto mentendo.

"Vorrei ricordarti che non sai dire le bugie Elly" dice lui.

"No davvero! È solo per questo" dico io sorridendo leggermente.
Lui continua a non crederci ma non replica.

"Quando torni?" dico io abbassando il labbro.

"Tra due giorni" dice lui sorridendo.

"Oh finalmente" dico io contenta.

"Aw ti manco cosi tanto?" chiede lui.

"Un pochetto" dico io.

"Anche tu mi manchi tanto" dice lui.

"Come stanno Adri e gli altri?" chiedo.

"Noi bene grazie!" Adriano urla.

"Sono contenta allora" dico ridendo.

"Va bene dai, vi lasciamo in pace, ciao belle" dice Nic e noi lo salutiamo.

"È proprio un tesoro" dice lei sorridendo.

Io le sorrido.
Non ce la farei nemmeno un secondo senza di lei.

"Ma quindi ti devi operare per forza?" chiedo io.

"Si dovrei, mi fa molto male il petto" dice.

Sappiamo tutti che alla sua età un intervento del genere non si supera, nemmeno se a operarti è il medico migliore del mondo.

"Ti lascerò tutto" dice lei.

"Cosa?" chiedo.

"Tutto quello che è a mio nome, sarà tuo" mi guarda seria "Ho già messo tutto per iscritto nel testamento"

"Nonna non mi servono a niente tutte quelle case e tutti quei soldi se accanto a me non ci sarai tu" dico piangendo.

"Non piangere piccola, ti prego" mi abbraccia.

"Hai ragione ma sai che per me sei tutto" dico io.

"Hey, guarda che sono ancora qui, con te" dice lei asciugandomi le lacrime.

"Quando lo dovrai fare" chiedo con un fil di voce.
Ho paura a chiedere.

"Martedì" dice lei.
Oggi è fottutamente giovedì.

"Così presto?" dico.

"Si" dice lei.

"Ma lo devi fare per forza? Voglio dire non si può evitare?..." chiedo io speranzosa.

"Amore ho un male al petto che mi lacera, voglio almeno provarci, se supererò l'intervento non mi farà più male, se non lo supererò non mi farà male uguale" dice lei.

"Se non lo supererai farà male a me..." dico io.

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Heyyy non odiatemi please🙏🏻

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