Capitolo 4

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"Accomodati" dice lui.

Faccio andare prima lui, non conoscendo la casa.

Mi porta in quello che dovrebbe essere il soggiorno e mi siedo sul divano.

"Cosa vuoi da bere?" mi chiede.

"Oh niente, grazie" dico un po' a disagio.

Dopo questa risposta esce dalla stanza.
Allora decido di curiosare un po' in giro.
Vedo delle foto appese al muro, in una di queste c'è Niccolò con altri due ragazzi che gli assomigliano molto, e una signora, che immagino sia sua madre.
In un'altra c'è sempre lui con altri 2 ragazzi.

"Quelli sono i miei migliori amici" dice lui spuntando dalla porta con due birre in mano, facendomi sobbalzare.

"Io non volevo..."

"Curiosare? Non mi da fastidio, tranquilla" dice lui con un mezzo sorriso.

Mentre torno a sedermi noto che la parete dietro al divano è piena di dischi d'oro e di platino con le sue foto, con su scritto "Ultimo"

"Wow" dico sorpresa "Sono tuoi?"

"Ma tu davvero non sai chi sono?" chiede.

"Dovrei saperlo?"dico io.

"Beh no, non devi saperlo per forza, però è strano che tu non abbia mai sentito parlare di me, cioè non è per vantarmi, ma ho vinto Sanremo Giovani, e quest'anno parteciperò a Sanremo Big" dice un po' confuso.

Io rimango un attimo spiazzata da questa affermazione.

"Oh emh... non mi sembra di aver sentito parlare di te" dico io.

"Beh meglio così" dice porgendomi la birra.

"Oh no no, io non bevo alcolici" dico io.

Lui scoppia a ridere, probabilmente pensando che io stessi scherzando, quando si accorge che sono seria la smette e dice:

"Davvero? Perché?" chiede confuso.

"Semplicemente non mi piace bere" dico facendo spallucce.

Proprio in quel momento suona il citofono, e lui va a rispondere.

"Chi è?" dice "Sali".

Allora decido di alzarmi.

"Emh io vado" dico, dato che a quanto pare ha degli ospiti.

"No no resta, è solo il mio migliore amico" dice.

Ma dopo queste parole, mi sento ancora più a disagio.

Dopo un paio di secondi suona il campanello.

Mi avvicino alla porta e vedo entrare un ragazzo con occhi e capelli scuri, che è lo stesso della foto di prima.

"Ciao Adri" dice Niccolò abbracciandolo.

"Ciao Ní" dice lui ricambiando l'abbraccio.

Quando si accorge che ci sono anche io, si gira verso Niccolò con una faccia confusa.

"Adri lei è Elly, la mia nuova vicina, Elly lui è Adriano" dice Niccolò.

Lui mi dice "Piacere di conoscerti"

"Piacere mio" rispondo.

"Allora Elly, che squadra tifi? Attenta a ciò che dici" mi dice Niccolò mentre andiamo verso il soggiorno.

"Sono interista, e fiera di esserlo" dico io con un tono altezzoso.

Adriano ride.

Niccolò fa una faccia schifata.

"Lasciamo stare va, sta sera gioca la mia Roma" dice Niccolò, sedendosi sul divano.

Io e Adriano lo seguiamo e ci sediamo con lui.
Io sono sempre un po' a disagio dato che non conosco bene nessuno dei due.

"Adri, sai che lei non mi conosceva prima di trasferirsi qui?" dice Niccolò.

"Davvero?" Adriano fa una faccia stupita guardandomi.

"Si davvero" dico io ridendo leggermente.

"Dove abitavi prima?" mi chiede lui.

"A Torino" dico io.

"Come mai ti sei trasferita qua a Roma?" mi chiede sempre Adriano.

"Cassolino finiscila, non sono affari tuoi" dice Niccolò allungando la "o" di Cassiolino.

"Oh no, tranquillo, non mi da fastidio.
Ho sempre amato Roma, e ho sempre desiderato venire a vivere qui.
Finito il liceo linguistico, ho lavorato un po' qua e là.
Ho trovato lavoro qua a Roma grazie a mia cugina che abita qui, e l'ho vista come un opportunità per cambiare aria" dico io.

"Si beh, Roma è bellissima" dice Niccolò con occhi pieni d'amore.

Ad un certo punto Niccolò si mette a raccontare ciò che gli ho detto l'altra sera riguardo il pianoforte.

"Era palesemente infastidita, ma voleva mantenere la calma, con scarsi risultati" dice lui e ridiamo tutti insieme.

Comincia la partita, e la maggior parte dei 90 minuti l'ho passata a ridere a causa di Niccolò.
Continuava a muoversi e a urlare.

"Vedi di non urlare così mentre io sono a casa, perché altroché bussare, la porta te la sfondo completamente" dico io ridendo leggermente.

"Come vuole lei capo" dice ridendo.

Appena finisce la partita decido che è ora di tornare a casa.

"È meglio che io vada" dico alzandomi.

Adriano rimane seduto e mi sorride dicendo "Ciao, è stato un vero piacere"

Io lo saluto sorridendogli di rimando.

Niccolò mi accompagna alla porta.

"Grazie davvero, non mi aspettavo tutta questa ospitalità" dico io contenta.

"Figurati, hai fatto tutto da sola, se non fossi così simpatica non sarei così ospitale" dice sorridendo.

"Beh buonanotte allora" dico io un po' in imbarazzo.

Lui mi guarda per una frazione di secondi che mi sembra infinita, e poi dice:

"Emh si buonanotte"

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Hey guyyyys spero la storia vi stia piacendo.
Ricordate di lasciare qualche commento.
All the love🖤

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