Capitolo 68

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Sono incinta di due settimane.
Sta mattina appena sveglia sono tornata in ospedale e mi hanno fatto i controlli.
Due settimane, quasi tre.

"Stai tranquilla" mi dice l'infermiera "Per qualsiasi cosa puoi venire"

Probabilmente ha visto che sono un po' scossa.

"La ringrazio, arrivederci" dico uscendo.

Nonostante io stia cercando di non pensare a lui, mi tengo informata.
Una fanpage su instagram ha messo una foto di Niccolò e Federica.

'Avvistati insieme😍'

Che pezzo di merda.
Ha pianto, mi ha pregata di restare con lui e ora se ne esce con questo.

Chiamo Adriano.

"Hey Elly" dice.

"Puoi anche dire al tuo amico che se ne può andare beatamente a fare in culo" dico io camminando per andare in macchina.

"Cosa ha fatto sta volta?" chiede.

"Ti mando un post su instagram, ah e guai a te se gli dici il nome del mio profilo" dico io.

"Tranquilla" dice "Cavolo non ne sapevo niente" si riferisce alla foto.

"Sto stronzo, fino all'altro giorno piangeva" dico entrando in macchina.

"Dove sei?" mi chiede.

"Sono appena uscita dall'ospedale" dico io.

"Oddio tutto bene?" chiede allarmandosi.

"Si si tranquillo, sono andata a vedere se era tutto apposto... sono incinta di 2 settimane e mezzo circa" dico io.

"Perfetto, menomale" dice.

"Non so come comportarmi" dico io "Se non dovessi essere brava? Dio chi me l'ha fatto fare"

"Direi che è stato Niccolò" ride "Comunque tranquilla, sarai una mamma bravissima"

"Lo spero" dico.

"Guarda che per lei/lui io sarò zio Adri, se no mi offendo" dice ridendo leggermente.

"Eh beh certo, ma c'è ancora tempo prima che ti chiami zio Adri" rido "Vabbe dai, ci sentiamo"

"Ciao ciao Elly" dice e riattacco.

-

Stavo pensando al nome, so che è presto, ma è sempre meglio pensarci.

Se è femmina si chiamerà Emily, come mia nonna.
È il minimo che posso fare per ricordarla come si deve, ha fatto di tutto per me, e io farò di tutto per mio/a figlio/a.
Se invece è maschio non lo so.

Ho deciso che non ne parlerò con Niccolò, non ora almeno.
Voglio stare tranquilla, per conto mio,  e per stare tranquilla non devo averlo intorno, mi provocherebbe solo ansia e dispiaceri, e sinceramente non ne ho voglia.

Lui mi continua a scrivere.
Mi scrive poemi lunghissimi, probabilmente per sfogarsi, ma io non rispondo, e non perché sono cattiva, ma perché sto malissimo solo a pensare a quello che ha fatto, e non voglio illuderlo, perché non ho la minima intenzione di tornare a Roma, e non ho la minima intenzione di tornare con lui.

Mi devo concentrare con la libreria, e ho deciso che sarà anche una specie di biblioteca, ci sarà posto per sedersi e leggere tranquillamente e si potranno prendere in prestito i libri.
Io personalmente amo questo genere di posto, mi sono sempre trovata bene dentro alle librerie, è il mio posto felice, mi perdo a leggere le trame dei libri e a immaginarmi come sarebbe se tutto quello che c'è scritto in essi fosse realtà.
Mi piacciono molto i libri vecchi, consumati dal tempo, mi danno l'idea di avere un gran vissuto, chissà in quante mani sono passati, ma soprattutto in quante vite diverse sono passati.
Ogni persona ha la sua storia e ogni persona cerca una via di fuga e molto spesso la si trova nei libri.
Mi sono sempre piaciuti i fantasy, mi trasportavano, e mi trasportano tutt'ora, in un mondo completamente diverso e fantastico, e a me piace perdermi, mi aiuta a dimenticare tutti i problemi e tutto il mondo che mi circonda, almeno per un po'.
Mi viene voglia di leggere qualcosa, quindi tiro fuori un libro dalla libreria in soggiorno e inizio a leggere.

-

Dopo aver finito un libro intero in tre ore, che non era molto lungo, ma avevo molta voglia di leggere.
Da quando ho conosciuto Niccolò non ne ho avuto molto il tempo, infatti erano mesi che non leggevo un libro.

Decido di andare a mangiare qualcosa visto che è molto tardi.
Appena finisco vado a letto, nonostante io non abbia fatto molto oggi, mi sento sfinita.
Dopo una decina di minuti mi addormento tranquilla.

-

Heyyy, capitolo abbastanza inutile si, ma non manca molto alla fine di questo libro.
All the love

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