Riaprii gli occhi dopo qualche minuto.
Ero frastornata e avevo qualcosa di umido che mi premeva sulla schiena. Aprii gli occhi e me li sfregai un paio di volte prima di realizzare che ero sdraiata a terra in un parco e che la cosa umida sotto di me erano un sasso e delle foglie bagnate.
-" Ehi, come stai?" mi domandò un ragazzo in ginocchio davanti a me, un cappuccio gli copriva la faccia.
-" Mm bene." ripresi fiato massaggiandomi le tempie "Harry sei tu, vero?"
-" E chi altro?" disse sarcastico.
-" Max o Ryan." sbuffai per la sua battuta idiota.
-" Dai andiamo." mi tese una mano aspettando che io gliela afferrassi per sollevarmi.
Spostai lo sguardo dai suoi occhi verdi alla sua mano per poi ritornare ai suoi occhi.
-" Allora? Vuoi che ti porti in braccio?"
-" Dove sono Max e Ryan?" gli chiesi e afferrando la sua mano mi alzai in piedi "grazie."
-" Sono andati a chiamare un dottore."
-" Cazzo no! Non mi serve un dottore, sto bene!" sbottai.
-" Mm sei un po' nervosa." affermò avvicinandosi a me e passandomi una mano attorno alla vita.
-" Harry! Io sto bene!" mi appoggiai alla sua spalla affondando il mio viso fra la sua clavicola e la sua spalla "davvero, sto bene." sospirai "non mi serve nessuno."
-" Lo so." mi abbracciò " anche Ryan lo sa. Andiamo a casa."
-" E Max?"
-" Gli ho appena scritto che ti sto portando all'ospedale anche se non è vero." mi fece l'occhiolino e sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi anche se era mezzo coperto dal cappuccio.
Ci avviammo verso l'uscita del parco e raccolsi il mio zaino e il mio skate da terra prima di seguirlo verso la macchina.
Arrivammo a casa e mi sdraiai immediatamente sulla penisola del divano e lui si sdraiò a fianco a me reggendo un pezzo di cioccolato fra le mani.
-" Mangia questo. Ti serve dello zucchero." e mi porse la tavoletta.
-" Come sei istruito Harry. Mi sorprendi quasi." e gli presi il cioccolato spezzandolo in due pezzi.
-" Ti fidi di me?" gli chiesi scendendomi a gambe incrociate davanti a lui.
-" Abbastanza."
-" Chiudi gli occhi." gli ordinai.
Mi spostai leggermente in avanti vedendo che non faceva ciò che volevo e lo guardai dritto negli occhi.
-" Per favore..." lo supplicai facendo gli occhioni dolci.
-" Okay. "ruotò gli occhi al cielo "ma solo per stavolta." e chiuse gli occhi.
Presi uno dei pezzi di cioccolato che avevo appoggiato accuratamente nella carta sul divano e con un dito cercai di aprirgli la bocca.
-" Harry.. apri la bocca."
-" Che devi fare?"
-" Fidati."
Aprì la bocca lentamente non sapendo se fidarsi o meno e gli infilai lentamente il pezzo di cioccolato in bocca.
-" È buono." affermò parlando con la bocca piena.
Un po' di cioccolato si era sciolto al lato della sua bocca lasciandolo sporco e così avvicinai il mio dito alla sua bocca e sfregai lentamente e avvicinai il mio viso per vedere meglio.
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Choices || H.S
FanfictionEmily Efron. Il mio cognome, la mia condanna. Zac Efron é mio fratello, uomo a dir poco assillante ed immaturo nonostante la sua maggiore età, viziato ed abituato a vivere nello sfarzo. Io, a differenza della mia famiglia, mi sono allontanata dal m...