CHAPTER 42

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EMILY 'S POV

Mi trascinai giù dal letto e mi mossi velocemente verso il mio bagno, feci una doccia veloce giusto per risvegliare le membra intorpidite e poi mi vestii in modo molto sportivo: leggins grigi, canotta bianca e mi infilai ai piedi il mio paio di Nike bianche prima di scendere le scale cercando di fare meno rumore possibile. Alcune cameriere erano già all'opera, quindi mi voltai verso il salotto e guardai l'orologio, appeso sopra ad una scrivania, che faceva le 7.23 del mattino.

Da quando sono così mattiniera?

Una delle cameriere si girò verso di me rivolgendomi un sorriso allegro prima di versarmi dentro una tazza del latte freddo, poi mi portò la tazza al tavolo dove era già seduto Zac, impegnato a sorseggiare una tazza di caffè, intanto che discuteva di affari con Elvis. Mi sedetti al tavolo e non risposi al saluto di Zac, anzi lo ignorai completamente mentre feci un sorrisone ad Elvis dandogli il buongiorno. Elvis ci guardò stranito, poi riprese a parlare con mio fratello continuando a scribacchiare su un foglietto calcoli su calcoli.

-" Ah, non dimenticarti di quell'impegno che ho per venerdì prossimo!" stava dicendo Zac, mentre reggeva la tazza che talvolta ondeggiava a destra e a sinistra.

-" Il ricevimento della Ednderses?" domandò Elvis sollevando per un secondo lo sguardo dal foglietto, sistemandosi gli occhiali sul naso.

-" Si, si. Ci verrai anche tu." si rivolse a me come se fosse più un ordine che altro.

-" No. Non vengo." mi opposi.

Presi dal cesto delle brioches una di quelle al cioccolato. Erano appena state sfornate infatti erano ancora calde e c'era un'aroma deliziosa per tutta la sala da pranzo. Ne addentai un pezzo che però mi scottò la lingua, infatti emisi un gemito di dolore che provocò una risata di Zac.

-" Non è divertente!" lo ammonii, intanto che prendevo un sorso dal mio latte freddo, ma continuò a ridere " Zac! smettila , non è divertente!"

-" Emily sei sempre stata una gran golosa da piccola. Oltre a me nessuno mangia le brioches, perciò di solito faccio cucinare solo bacon, pancake e crêpes ma dato che oggi ci saresti stata anche tu volevo vedere se eri sempre la stessa golosa di una volta e beh-" ricominciò nuovamente, non riuscendo a trattenersi dalle risate "sei sempre la solita!" concluse rifacendo suonare la sua fragorosa risata per tutta la sala.

In quel momento udimmo dei passi e un Harry assonnato fece capolino dall'ingresso della stanza, stropicciandosi ancora gli occhi. Aveva una maglietta a maniche corte nera abbastanza aderente che faceva intravedere il suo fisico tonico, un paio di pantaloni tipo scozzesi lunghi fino alle caviglie ed era scalzo.

-" Buongiorno." disse cin la voce più roca del solito, impastata ancora dal sonno.

-" Harry...ti vedo molto stanco." disse Zac facendogli praticamente una radiografia con lo sguardo.

Elvis saltò in piedi lasciandogli la sedia e si andò a sedere dall'altra parte della stanza sulla vecchia scrivania in mogano, senza mai perdere un attimo continuò a scribacchiare i suoi calcoli. Harry invece si limitò a osservare, senza dirgli nulla e poi prese il suo posto.

-" Solo...nom sono riuscito a dormire." rispose a Zac che però non sembrò prestargli la dovuta attenzione mentre continuava a confabulare con Elvis.

Chissà perché, eh Harry? Che coincidenza proprio! Il giorno in cui arrivo io tu perdi il sonno.

-" Mmh..secondo me dovresti prenderti più tempo per il riposo. Dico davvero, sei come uno straccio in questo momento. Hai tutt-" ricominciò Zac con le sue idee da sociopatico, ma mi affrettai ad interromperlo.

Choices || H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora