Arrivammo alla 'piazza grande' che erano più o meno le 3.10, entrammo velocemente nel negozio dove c'era il cappello della Obey, lo comprai e poi ci dirigemmo alla discoteca.
Appena arrivammo un ragazzo si precipito verso di noi, era carino, aveva i capelli biondo scuro che formavano una specie di cresta, due occhi azzurro ghiaccio ed era alto.
-"Efron, ti presento Peter" mi disse Max; gli tirai una gomitata nello stomaco, non volevo che le persone iniziassero a portarmi rispetto appena sentivano il mio cognome.
-"Chiamami cami, lo preferisco."
-" Ok va bene"
Aveva una voce profonda e calda, molto sicura e decisa su ciò che diceva.
-" Dobbiamo metterci al lavoro, le persone inizieranno ad arrivare alle 10" ci spiegò,
-" tu cami puoi metterti al bar, Max mi ha detto che te la cavi, vero?"
'Si, me la cavo più che bene, visto che é l'unico lavoro che faccio per guadagnare qualcosa oltre hai soldi che mi passa Zac' volevo rispondergli, ma mi limitai con un semplice -" Si, proprio così" -" Ok, allora noi due andiamo a preparare il resto... Ah e prepara qualcosa adì fantastico, dato che stasera arriveranno soprattutto persone importanti." -" Si si, non preoccuparti sono brava, non hai niente da temere" lo zittii io.***
La serata era già iniziata da circa un'ora ed era già pieno di gente, io lavoravo senza tregua al bar, c'erano delle persone che non accennavano ad andarsene da li, continuava a servirgli da bere alcolici su alcolici, erano come delle spugne.
Avevo un pensiero fisso nella mia mente però: *Zac,*pensai *e se poi c'è anche lui a questa festa? Cosa avrebbe detto se mi avesse visto li?* sicuramente mi avrebbe portato via con sè, a Los Angeles.
Abbandonai il bar e corsi a cercare Max, mi doveva portare a casa immediatamente.
Lo vidi seduto ad un tavolo con una ragazza seduta sulle sue gambe e un'altra attaccata al suo braccio * il solito puttaniere* pensai. Lo chiamai e lui vedendomi sembrò tornare alla realtà:
-" Cosa c'è Emily?" mi domandò
-" C'è che dobbiamo fare in fretta" gli risposi sgarbatamente lo afferrai per il braccio libero e gli diedi degli strattoni per fargli capire di muoversi -" Dobbiamo andare un attimo a casa, muoviti!"
Max mi amava da un anno ormai e io non ho mai ricambiato e nonostante non fosse felice di venire con me mi segui lasciando le sue puttanelle sole.***
-"Aspetta, aspetta, vuoi dirmi che forse c'è qui tuo fratello e tu non ne sai un cazzo?!"
-" Si, é molto probabile, sai com'é..." gli risposi bruscamente -" ecco perché volevo cambiarmi."
Andai in camera mia e presi una maglia, scollata su una spalla, era grigia con scritto WILD, ogni volta che la vedevo sentivo sempre che quella maglia era come se mi rappresentasse al meglio, poi scelsi un paio di shorts bianchi con delle frange corte alle estremità, ed infine scelsi un paio di decoltè nere. Se Zac c'era davvero come pensavo, beh allora avrebbe voluto vedermi almeno 'vestita bene' come mi diceva sempre lui.
Corsi in bagno, mi misi della mascara e un po' di fard e poi tornai da Max
-"Sei bellissima..." mi disse
-" Il punto é che per te lo sono sempre" gli risposi -"Andiamo ora... Ah e credo proprio che Peter dovrà trovare un sostituto al bar, oppure qualcuno che mi aiuti." deviai in fretta la conversazione, accadeva così ogni volta che mi faceva un complimento; in fondo era pur sempre il mio quasi migliore amico ed ero troppo legata a lui per vederlo soffrire.
-" Va bene, a questo ci pensiamo dopo però"***
Appena rientrai, mi misi a cercare Peter e lo trovai poco dopo in un angolo che parlava con un ragazzo, mi vide e mi fece cenno di avvicinarsi
-"Ehi Efron, cosa ci fai qui?!" mi chiese"mica ti avevo detto di restare al bar?"
-" 1. Chiamami un'altra volta così e ti spacco la faccia, 2. Sono dovuta andare a casa a cambiarmi, così anche se dovessi trovare mio fratello non potrebbe dire niente sul mio modo di vestirmi ed eviterei di trovargli un'altra buona ragione per riportarmi a Los Angeles; 3. Mi serve un aiuto al bar, ci sono dei tipi che hanno messo le radici lì e stanno facendo fuori tutto..." dissi con tono vago " sempre che ti interessi..."
-" Ok, ok ora ti mando una mia amica, la vado a chiamare " e se ne andò lasciando mi sola con il suo amico.
Il ragazzo mi salutò ma io ero di fretta così lo salutai e me ne andai, avevo altro a cui pensare.***
-" Eccoti la tua nuova assistente" mi disse Peter e mi portò una ragazza alta, con dei capelli rosso fuoco e degli occhi color nocciola
-" Ciao, sono Ally, ma preferirei che mi chiamassi Mare" mi disse, aveva una bella voce decisa
-"Ciao mi puoi chiamare..." Non feci i tempo a terminare la frase che la terminò Peter per me, ho già capito di odiarlo quando fa così nonostante lo conosco solo da 3 ore circa
-" Efron" disse Peter
Mi girai e gli lanciai un rotolo di tovaglioli sul petto
-" Come Zac Efron?!? Woow, è fantastico quel ragazzo!!" Si mise ad urlare, sembrava con la testa chissà dove....
-" A dir la verità è mio fratello e non é più troppo bello quando è sempre alle calcagna a controllarti" le dissi con tono calmo
-" Non ci credoo" si mise ad urlare
-" Fa come vuoi" le dissi.Passò tutta la sera a raccontarmi dei suoi idoli, degli One Direction, sapevo chi erano ma l'argomento non mi interessava e così passai tutta la sera ad annuire e dire di si per accontentarla. Mi raccontò che erano appena tornati a Londra dopo il loro tour mondiale e che dovevano esserci anche loro quella sera e che sperava si presentassero al bar.
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Choices || H.S
FanfictionEmily Efron. Il mio cognome, la mia condanna. Zac Efron é mio fratello, uomo a dir poco assillante ed immaturo nonostante la sua maggiore età, viziato ed abituato a vivere nello sfarzo. Io, a differenza della mia famiglia, mi sono allontanata dal m...