CHAPTER 19

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NIALL'S POV

Ero ormai da più di tre ore con Lexi in giro per i negozi.

Non la sopportavo più.

Era simpatica, si, ma quando entrava al centro commerciale si rincoglioniva completamente e non capiva più nulla.

Il cervello si fondeva completamente.

-" Niall, dai ti prometto che se mi dici quale vestito preferisci ti porto in pizzeria dopo."

-" Ma è da questo pomeriggio che me lo hai promesso. Dovremmo girare all'incirca una ventina di pizzerie e dieci fast-food." sbuffai.

-" Oh, dai! Vestito allora? Nero o blu?" mi domandò sollevando prima uno e poi l'altro.

-" Non ti rispondo se non mi prometti che appena ti dico la mia scelta non mi fai fare il giro di tutti i fast-food e pizzerie di Londra nel raggio di 15 km." la ricattai facendole una linguaccia.

-" Ohh e va bene. Promesso. Ora?" disse alzando i vestiti e sventolandomeli sotto al naso.

-" Nessuno. Quello ti fa le curve troppo larghe." Indicai l'abito nero " E con questo sembri una bomboniera."

-" Fanculo Niall! Non verrò mai più con te qui."

Alzai le spalle.

-" Me ne farò una ragione." dissi ridendo e mettendo le mani in tasca "ora andiamo da Mac, poi da Burger King, poi al Vito's e..." iniziai ad elencarle le nostre tappe per pranzo.

-" Mm e va bene. E va bene. Ma muoviamoci!" mi disse scontrosa.

-" Calmati Lexi." le dissi afferrandole delicatamente le spalle "mi farò perdonare." le sussurrai all'orecchio spostandole i suoi capelli color cioccolato.

-" Smettila di fare lo stupido Niall." mi spostò dal suo orecchio.

-" Vedi? appena cerco di fare il tenerello mi respingi. Stronza!"

Senza preavviso me la ritrovai fra le braccia mentre mi stringeva forte a sé.

Decisi di ricambiare l'abbraccio avvolgendo le mie braccia attorno ai suoi fianchi.

Rimanemmo così per cinque buoni minuti. Poi lei si staccò.

-" Andiamo?" mi domandò sorridendomi.

-" Mm mi piaceva stare lì abbracciato a te. Sai non era male."

-" Dai vieni piccolo leoncino. La pappa è pronta." mi afferrò saldamente la mano.

A quel contatto mi si stampò sulle labbra un sorriso da ebete.

-" Leoncino?" domandai poi risvegliandomi dal mondo magico degli unicorni e delle fatine.

-" Si, perché, non ti piace? Sei sempre affamato e preferisco chiamarti leoncino piuttosto che fogna o pozzo senza fondo."

-" Gne gne gne. Vedi? Riesci a rovinare sempre i momenti di tenerezza!" le feci notare scherzando.

-" Ma se me l'hai chiesto tu!"

-" Bugiarda! Non è vero!"

Mi diede uno spintone avanti e io glielo restituii; poi quando stava per cadere a terra l'afferrai per un polso e la tirai su.

-" Evitiamo queste cadute fantastiche!" sorrisi.

-" Grazie. Che figuraccia avrei fatto se non mi avresti afferrato."

-" Un premio me lo merito allora." ghignai mettendo la mia guancia davanti alla sua bocca.

-" Non credo proprio dato che la colpa è tua!" strillò.

Choices || H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora