Ricordi

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Saliamo in camera subito dopo cena per prepararci, infilo le calze a rete con sopra un paio di jeans neri strappati, le calze si trovano fino sopra all'ombelico vedendosi sotto il top nero stretto , con lo scollo a V senza maniche. Tacchi semplici neri. Piastro i capelli, e sul viso metto matita, mascara e rossetto bordeaux. Prendo al volo un le chiavi che metto in tasca e nascondo i soldi nella cover del cellulare. Natasha ha preso uno dei miei vecchi vestiti rosso stretto fino a metà coscia, le maniche a tre quarti e sotto un paio di tacchi bianchi. Ha lascito i capelli ribelli aggiungendo al suo solito trucco di mascara e eye-liner il rossetto rosso come il vestito.
"Un vestito di Versace" continua a ripetere mentre scendiamo io rido scuotendo la testa
"Puoi tenerlo"
"Dici davvero" per poco non cade saltando io Annuisco.
"Andiamo?" Caleb ha rubato una camicia bianca da qualcuno. Tutti i ragazzi hanno i jeans con sopra la t-shirt o grigia o bianca o nera e la giacca di pelle, sembrano quasi gemelli.
"Che originalità" Borbotto sperando che non mi sentano
"Venite con me?" Domanda Cody
"Oh nemmeno per sogno" Scuoto le chiavi della mia auto davanti ai suoi occhi. Caleb non si fida di me e accetta il passaggio di mio cugino mentre io e Natascha andiamo con la mia auto.
"Nome del locale"
"Roky's" Annuisco sapendo dov'è.

Arriviamo al locale per prime, parcheggio rubando il posto a velocità luce ad un altro.
"Vai troppo veloce" borbotta Natascha scendendo dall'auto
"Non è assolutamente vero" mi mordo il labbro tentando invano di nascondere un sorriso, perché ammetto che non vado proprio piano.
"Quanto avete corso per arrivare prima di noi" Domanda Becky mentre Lewis le cinge le spalle con un braccio.
"Evidentemente troppo poco per non incontrarvi"
"Ma hai il ciclo perenne?"
"No sono così di natura" mi guarda male mentre io le sorrido prima di prendere Natasha per un polso e trascinarla con me.
"Che odio, non sopporto gli amici di mio fratello" sibilo a denti stretti mentre la trascino all'ingresso. Tra tutti quegli idioti sicuramente la peggiore è Becky, le strapperei ogni ciocca di capelli dalla testa. All'entrata un butta fuori ci ferma
"Dovete fare la fila" parla minaccioso come a volerci intimorire, mi stringe tanto il braccio da farmi male
"Ehi Ty sono con noi" la voce di Queen mi fa drizzare le spalle, lo sguardo dell'uomo saetta  tra noi e mio cugino con i suoi amici, lascia istintivamente il mio braccio come se fosse appena stato bruciato. I suoi occhi sembrano pentiti e...timorosi? Ha paura di loro. Mi volto a guardarli mentre ridono tra di loro di non so che cosa e le due ragazze bisbigliano. Perché dovrebbe aver paura di loro? Non faccio in tempo a parlare che Caleb ci cinge le spalle trascinandomi dentro
"Ammiravi la loro bellezza" ride di me Naty guadagnandosi un occhiataccia
"Ho solo bisogno di bere chi mi fa compagnia?" Propongo
"Io di sicuro" Caleb si è già praticamente seduto al bancone mentre Naty si è buttata in pista
"Una tequila" ordino mentre osservo la pista colma di ente mandita di sudore, ragazzi e ragazze che si strusciano l'uno sull'altra, illuminati a scatti dalle luci intermittenti, che rendono appena possibile riconoscere chi hai di fronte. La musica tanto forte da farti male la testa e lo spazio troppo stretto per chi come me disprezza quasi ogni essere vivente. Le discoteche non mi piacciono le per niente
"Non doveva essere una festa?"
"Se c'è alcol è festa" Caleb alza il suo shot verso di me ed io sorrido prima di scolarmi il mio bicchiere, il primo di molti in questa serata.
******
Una luce rossa mi accieca per un secondo ed io sento improvvisamente girarmi la testa, per non cadere dallo sgabello mi aggrappo al bancone.
"Stai bene?" Urla una ragazza che ha preso il posto di Caleb, che si è buttato in pista due bicchieri fa. Il suo viso si alterna però ad un altro che conosco troppo bene e che avrei dovuto dimenticare. Annuisco sistemandomi meglio al mio posto, ok penso di aver bevuto troppo. Mi metto in piedi traballando sulle mie gambe, da molto non perdevo il controllo e la cosa che mi preoccupa è che non me ne sono resa conto. La mia testa sembra esplodere e la realtà si alterna a ricordi.
"Oh e dai Katy andiamo a ballare" tenta di trascinarmi io ridendo mi arrendo al suo volere. Poi sono di nuovo qui da sola. Devo uscire ho bisogno d'aria. Cammino verso l'uscita per quanto possibile.
Sono su una strada asfaltata sotto la pioggia, vestita da gala e lei è davanti a me in lacrime.
"Come hai potuto?"
"Io ero arrabbiata e tu dovevi aprire gli occhi dannazione"
"Aprire gli occhi? Che diritto hai di giudicarmi eh, tu che non riesci nemmeno a provarla un emozione" mi urla contro ed io mi spezzo.
L'aria gelata mi investe il corpo ed io mi sento subito meglio, mi aggrappo al muro per reggermi in piedi non riuscendo da sola. Accendo il cellulare rendendomi conto che sono le due e ho 3 chiamate perse da Cody. Mi appoggio al muro gettando la testa indietro.
"Kyra me la fai una promessa?" La guardo con le lacrime agli occhi mentre sta poggiata al suo letto pallida come non l'avevo mai vista, ma con sempre il solito sorriso in volto
"Continua a lottare, lotta sempre non smettere mai. Lo so che odi tutto questo, odi che nessuno vada oltre la superficie, odi ciò che la vita ti ha fatto. Ma non smettere di lottare altrimenti perdi la speranza e persa quella non la riavarai più"
Riapro gli occhi e sono seduta a terra, tiro un pugno sulla strada furiosa. Devo smetterla di ricordare, basta! Lei deve rimanere dove l'ho lasciata.
"Kyra dannazione ma dove eri finita" mi urla contro Cody mi alzo barcollando verso la mia macchina, non posso discutere ora. Mi afferra per un braccio ed io rischio di cadere ma qualcuno dietro di me mi afferra agilmente. Mi volto fulminandolo Lewis.
"Sei ubriaca" ride amaro mio cugino
"Lasciami in pace" mi dimeno dalla sua stretta
"Hai perso il controllo! Da quanto non succedeva? Un anno? Non ti ricordi più cosa è successo l'ultima volta" lo guardo gelida ed impassibile negli occhi, come se le sue parole non mi toccassero. So che non sarebbe fiera di me ma non me ne sono nemmeno resa conto semplicemente ero sola e andava bene così. Mi allontano senza dire una parola fermo il taxi.
"Kyra" mi volto verso Caleb e Naty sorridendogli
"Ve lo avevo detto le persone non fanno per me. Ci vediamo lunedì"

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