Mi alzo di buona mattina il giorno dopo nonostante io non debba ormai andare al college ho bisogno di trovarmi qualcosa da fare. Mi ritrovo così a fare colazione con mio cugino già vestito e pronto ad uscire, capita di rado che riusciamo a trovarci da soli ultimante.
"Come stai cuginetta?" Sento un brivido per il suo soprannome tanto familiare, mi osserva come se stesse guardando qualcosa di proibito, leggermente timido e con sguardo incostante e questo mi intenerisce, non sa come comportarsi ed è strano da parte sue, mi fa tenerezza.
"Come va la scuola?" Domando per non dover mentire, il sorriso gli si allarga in volto quando non rispondo in modo scorbutico come al mio solito.
"Molto bene e mi rilassa pensare che sia quasi finita"
"Dopo che vuoi fare? Oltre alla mala vita si intende" ironizzo e lui non riesce a trattenere un sorriso arreso mentre Scuote la testa e finisce le sue frittelle.
"Vorrei entrare in banca credo, la famiglia Williams ne possiede una potrei lavorare lì e lentamente diventarne il capo" sono contenta che lui abbia pensato al suo futuro, normale e giusto, si farà strada con le sue forze e riuscirà ad arrivare in alto lo so, senza bisogno del crimine, già lo vedo come uomo in carriera. Non potrei essere più fiera di lui se non quando lascerà la droga e tutti i casini che il nostro cognome porta con se.
"Mi è piaciuto il tuo regalo" tenta di essere gentile mantengo sempre una certa distanza per paura che lo ferisca, vorrei saltare ed abbracciarlo dicendogli che va tutto bene ma se lo facessi non sarebbe giusto verso me stessa ed i miei principi morali.
"Davvero?"
"Si penso che ci porterò Samantha, ultimante mi evita e non lo capisco" Scuote la testa arreso mentre si alza e si infila la giacca in pelle.
"Io si, le avevi parlato di Alyssa?" Vedo il suo sguardo piantarsi nel vuoto, perdersi nei ricordi più belli della sua e della mia vita perché lei rendeva ogni cosa più bella, Alyssa era l'essenza stessa di ciò che c'è di bello al mondo, se c'è qualcosa di davvero bello che non sia lei. Il suo sguardo si incupisce e Scuote la testa
"Raccontale di lei apprezzerà" annuisce e si mette lo zaino in spalla, sta per uscire quando si volta puntando nuovamente il suo sguardo nel mio
"Mi dispiace di averti dato la colpa per Alyssa, lo abbiamo fatto tutti. Tutti attribuivamo la colpa a te per i nostri problemi perché te sembravi non provare nulla e ci lasciavi fare. Ora capisco che è il momento che ognuno di noi si faccia carico delle proprie colpe perché per quanto tu voglia essere forte non puoi affrontare i demoni di tutti. Quindi scusa perché l'amavi almeno quanto me" senza aggiungere altro si allontana ed io sento il fiato mancarmi, stringo la tavola come se questo potesse impedire alla mia mente di ricorda Alyssa, come se potessi rimanere aggrappata alla vita così. Odio me stessa, odio il fatto che penso troppo, odio non aver affrontato i miei demoni a tempo debito e odio non sentirmi all'altezza mi fa venire il nervoso. Finito di mangiare aiuto a sparecchiare prima di vestirmi per allenarmi. Trascorro circa due ore in palestra o poco più prima di infilarmi sotto la doccia. Uscendo ancora in accappatoio torvo una nuova mail da parte dello studio d'arte. Mi hanno presa per uno stage temporaneo di cinque mesi, sento il cuore battermi a mille, non ci posso credere, io: Kyra Williams sto per iniziare la mia carriera lavorativa nel campo dell'arte, se è un sogno non svegliatemi potrei morirne. Mi vesto velocemente troppo entusiasta per restare ferma. Con ancora i capelli umidi esco salendo in macchina diretta verso il bar dove lavora Natasha, sono troppo emozionata per pensare che dovrei essere arrabbiata, ho bisogno di dividere questo momento con qualcuno. Entro e la noto subito dietro al bancone con il suo solito sorriso cordiale e luminoso, sarebbe ingrando di infondere gioia con uno sguardo. Quando arriva il mio turno alla cassa sgrana i suoi grandi occhi da cerbiatta
"Che fai qui? C'è volevo dire...è da tanto che non vieni?"
"Già ma ho una meravigliosa notizia da condividere con te mentre mi fai un cappuccino" accenna un sorriso dirigendosi verso la macchinetta, mi siedo su uno degli sgabelli al bancone osservando i suoi movimenti fluidi ed esperti
"Dopo aver mollato il college ho fatto un colloquio di lavoro con una grande artista e mi hanno preso per uno stage di cinque mesi" esulto lei si volta con in volto un espressione mista tra sorpresa e sconcerto e non saprei interpretarla.
"Hai mollato il college?"
"Hai capito solo questo" la guardo irritata e lei alza gli occhi al cielo come se si aspettasse una mia risposta così scostante
"Sono felice per te. Ho visto come dipingi e non c'è da sorprendersi. Guarda chi è arrivato...Caleb senti la splendida notizia" mi incita con lo sguardo a parlare mentre il mio vecchio amico si siede al mio fianco senza però osare poggiare il suo sguardo su di me, so di averlo ferito ma lui ha fatto altrettanto con me, so che lui ha chiesto scusa mentre io non ci ho nemmeno provato ma mi sento tradita non solo da lui ma anche da me stessa, dal mio istinto che mi diceva di fidarmi eppure lui mi ha pugnalata.
"Quali belle notizie?" Domanda con tono piatto
"Che Kyra è una brava artista" esulta Natasha e invidio il suo entusiasmo per i successi altrui.
"I buoni artisti esistono semplicemente nelle loro opere quindi sono del tutto senza interesse nella loro vita"
"Oscar Wilde" parlo inconsciamente mentre sorseggio il mio cappuccino, vedo l'accenno di un sorriso sulle sue labbra come quando ripensi ad un ricordo lontano
"Stai dicendo che sono una persona noiosa"
"No"
"Allora che sono una pessima artista" sbuffa lascia i soldi suo bancone e si alza senza aggiungere nulla, non volevo che finisse così, ma lui se ne esce con frasi del genere dopo un complimento cosa dovrei pensare? Poi improvvisamente ritorna nel mio campo visivo
"Sai Kyra Se non hai fiducia in te stessa non per questo devi farne agli altri una colpa io di certo non intendevo ciò che tu hai capito" lo dice con un tale odio e disprezzo nella voce de farmi sentire in colpa, forse sto esagerando ma loro mi hanno mentito, mi hanno preso in giro è giusto no che io sia arrabbiata? Non mi merito questo trattamento. Lascio i soldi sul bancone e esco di corsa per raggiungerlo
"Mi dispiace" gli urlo dietro e lui si ferma sento uno strano sollievo infonderai in me, si volta a guardarmi anche se a diversi metri di distanza
"Ti ho ferito non comportandomi in modo migliore dal vostro però avevo il diritto di arrabbiarmi no?" Chiedo con voce tremante e mentre si avvicina noto il suo sguardo addolcirsi lentamente
"Si e so che se fossi stato in te non mi sarei perdonato" abbasso lo sguardo per non far notare i miei occhi inumidirsi, lui è l'amico che ho certo a lungo, il fratello che ho perso, L'alleato senza la quale non posso andare avanti è il mio migliore amico ed ora come ora non posso farne a meno.
"Non voglio perderti" mi afferra il viso asciugandomi le lacrime sfuggite al mio controllo
"Io nemmeno" biascio un secondo prima che mi stringa a se, mi avvolge totalmente le spalle ed il suo profumo familiare mi rilassa, come quando torni a casa dopo un lunghissimo viaggio, lui è la mia metà mancante, è tutto ciò che ho sempre voluto essere e che non sarò mai.
STAI LEGGENDO
White Rose
RomanceCOMPLETO: in correzione Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe ad un angelo all'inferno? Nata nella terra arida cresciuta nella disperazione, perché Kyra appare fredda e distaccata ma dentro di lei ha il cuore più grande di tutti, sensibile e con un...