"Kyra" alzo lo sguardo dal mio piatto puntandolo in quello di Cody, per la prima volta dopo tanto tempo mangiamo da soli senza i suoi amici nei paraggi, sorprendente. Da quando non parliamo davvero? Lui che era il mio migliore alleato.
"Cody" rispondo sorridendo e lui alza gli occhi al cielo.
"Mi dispiace, per tutto"
"Lo so e per me è tutto perdonato" odio litigare con la mia famiglia, l'ho sempre odiato perché non mi restano altri che loro.
"Come vanno gli allenanti con Lewis?"
"Qualcuno a mai pensato di seppellirlo? Magari vivo" lui scoppia a ridere ed io sorrido innocente, se lo meriterebbe però.
"Più persone di quante tu possa immaginare" ride. Lo sapevo!
"Ma stasera vieni ad una festa, ad una confraternita tipo"
"Non vi facevo tipi da confraternita"
"Infatti ma cambiare fa bene" mi fa l'occhiolino, credo ci sia di mezzo qualche ragazzo o qualcosa di imporporante per averli trascinati li. Acconsento inviando subito il messaggio a Caleb, che mi informa che è la confraternita dove vive lui e mi rimprovera perché non me ne sono ricordata. Mi infilo dei jeans bianchi strappati, una canottiera nera con lo scollo a u, tacchi neri ai piedi, piastro i cappelli rendendoli lunghi fino si fianchi, mascara, matita e luicida labbra e sono pronta. Metto soldi e cellulare in tasca accettando l'offerta di mio cugino di accompagnarmi. Il viaggio si trascorre parlando delle lezioni e di come vanno. Arriviamo davanti ad una villa, fuori dalla quale sono parcheggiate numerose auto, la musica arriva attutita ma le urla e le risate fanno il loro chiasso. La porta è aperta così che chiunque può entrare e uscire, entro dirigendomi subito verso la cucina dopo sono disposti infinito bicchieri Rossi e bottiglie di qualsiasi alcolico, metto della vodka nel mio
"Non esagerare" mi intima Cody io gli sorrido innocente prima di seguirlo verso il salotto, i suoi amici sono seduti su un divano in pelle oppure per terra
"Ciao stronzetta" Caleb mi abbraccia da dietro poggiando il mento sulla mia spalla. Ma certo siamo qui per David e Caleb, sorrido puntando lo sguardo in quello di David che tuttavia storce la testa confuso.
"Gia bevi? Sono appena le undici"
"Non ti ci mettere pure te per piacere" mi sorride prima di allontanarsi alla ricerca di non so chi, sul divano sono seduti Queen con in braccio Samantha e Lewis con in braccio Becky di fronte a loro seduti a terra David e accanto mio cugino che ha già seduta tra le gambe una ragazza. Faccio per allontanarmi ma la voce di una di quelle oche mi ferma.
"Scappi perché ti senti sola" parla con finta voce triste. Respira Kyra non puoi mica ucciderla davanti a tutti.
"No è che la bottiglia di birra è più simpatica di te" le sorrido stronza
"Dai Kyra resta e gioca con noi, me lo hai promesso" David mi punta il dito contro ed io roteo gli occhi sedendomi a terra tra lui e il divano, mantengo sempre le mie promesse.
"Che ne pensate di non ho mai" propone Queen e tutti sono d'accordo, eccetto io che non proferisco parola, Cody va a prendere la bottiglia di vodka ed un bicchiere per ognuno di noi e li riempie tutti. Ci sediamo in cerchio e accanto a me capita Lewis. Il gioco inizia a partire da Becky
"Non ho mai scopato in bagno" con mia grande sorpresa a bere sono David, Cody e Lewis. Rido guardano mio cugino che mi rivolge uno sguardo innocente ed io mi trattengo dal ridere.
"Non ho mai messo piede in un bordello" dice Queen, a bere sono Lewis e Samantha e la Cosa mi sconcerta non poco. Andiamo avanti così per altre Due persone e poi tocca a David accanto a me, io non ho ancora toccato alcol.
"Non ho mai ucciso nessuno" ride aspettandosi che nessuno beva però io sono costretta a farlo e mi lascia non poco sopresa che lo faccia anche Lewis accanto a me. Ci guardiamo entrambi, i suoi occhi così gelidi e impassibili, ha davvero ucciso qualcuno, perché è successo? Era un incidente come il mio? Per la prima volta leggo un emozione sul suo viso, sorpresa, non si aspettava che lo avessi fatto. Sento un brivido lungo la schiena e capisco che non è paura. Devo andare via di qui, distolgo lo sguardo dal suo e mi alzo in piedi
"Non ho più voglia di giocare"
"Kyra mi dispiace non lo sapevo" David prova a fermarmi per un polso, gli sorrido scuotendo la testa non è colpa sua.
"Tranquillo" rubo da un tavolo una bottiglia di rum e vado verso la piastra da ballo. La testa si fa lentamente pesante ed i ricordi minacciano di venire fuori.
"Perché continui così?" Mi urla contro mi volto per guardarla ma rischio di andare a sbattere contro un ragazzo, biascico uno scusa mentre mi trascino verso l'esterno.
"Lasciami andare via" le urlo mentre salgo in auto
"Scordi che io non sono tutti gli altri, non puoi abbandonarmi e dimenticarmi non te lo permetterò"
Mi poggio ad un muretto gettando la testa all'indietro, le urla si fanno ovattate mentre mi perdo nei ricordi dimenticati.
"Scendi"
"Solo se lo fai pure tu" incrocia le braccia determinata
"Non ti lascerò morire"
"Che fai muori insieme a me?" La provoco mentre accendo l'auto, lei non sembra turbata ne spaventata.
Il giardino è davanti a me e noto mio cugino e i suoi amici uscire fuori di fretta, Cody si guarda intorno suppongo alla mia ricerca. Mi alzo in piedi andando verso di lui
"Mi lasci qui suppongo" è successo tante di quelle volte in passato che ho dimenticato il preciso numero.
"Poi passo a prenderti non ti lascio qui" mi sorride ma la mia mente è già altrove
"Io non ti lascio" scandisce bene ogni parola. Mi volto a guardare la strada e metto in moto l'auto ignorando tutto l'alcol in corpo.
Senza controllarne l'impulso stringo talmente tanto la bottiglia di rum che spezzo il collo e poi cade a terra, Cody fa un passo indietro sconcertato e molti passanti di voltano verso di me. Ho la mano piena di schegge di vetro ma non sento alcun dolore.
"Scusa, va bene trovo un passaggio da sola" sorrido nel modo più credibile possibile ma so che non riesce a capire o forse capisce troppo bene.
"Cody non abbiamo tempo" parla seria Samantha strattonandolo per un braccio così che distolga gli occhi dalla mia mano. Punta i suoi occhi nei miei ma io ho già voltato il viso.
"È solo colpa tua" mi urla in lacrime, per quanto io voglia negarlo so che ha ragione e non ho alcun diritto di piangere o ricordarla.
Mi dispiace tanto Cody, non glie l'ho mai detto, mi volto ma lui è già lontano con i suoi amici. Abbasso lo sguardo sulla mia mano e noto che sanguina molto più di quanto credessi. Entro in casa salendo velocemente in bagno, cerco dappertutto un kit di pronto soccorso ma non trovo nulla, togliendo i pezzi da sola rischierei di graffirmi anche l'altra mano. Dannazione! Mi siedo sul bordo della vasca ormai stanca devo trovare Caleb e tornare a casa. La porta del bagno si apre rivelando...Lewis? Storco il viso confusa, stava andando via con gli altri. Posa gli occhi sulla mia mano sanguinate e Scuote la testa. Va verso lo specchio e cliccandoci sopra questo si apre, perché non ci ho pensato? Prende il kit, si inginocchia tra le gambe e con le pinzette inizia a togliere i pezzi di vetro.
"Grazie" sospiro, alza di sfuggita gli occhi su di me.
"Non lo faccio per te, sono in punizione e devo controllarti"
"Che significa?"
"Sei diventata pure stupida?" Domanda scocciato ed io alzo gli occhi al cielo, è sempre così enigmatico e stronzo. Dopo aver tolto tutti i pezzi e disinfettato le ferite mi fascia anche la mano con fare esperto, probabilmente, irascibile com'è, è abituato. Le sue nocche spaccate me lo confermano.
"Andiamo ti porto a casa ho altro da fare" mi afferra per un polso alzandomi. Mi strattono dalla sua stretta facendo un passo indietro.
"Se sono un così grande peso rimedio un altro passaggio"
"Si così ti ubriachi e magari ti addormenti nuda dopo una bella scopata"
"Ma per chi mi hai preso?" Cerco di trattenermi mentre continua a trascinarmi giù per le scale. Non mi risponde finché non siamo fuori casa. Mi imputo con i piedi e lui stringe i pugni visibilmente irritato.
"Non fare la ragazzina Kyra vieni con me" ringhia
"Pure? Oltre a darmi della puttana ubriacona mi dai pure degli ordini?" Sento una goccia di pioggia sulle spalle, ci mancava solo questo. Mi volto per rientrare in casa ma prima che io me ne renda conto mi ha presa in braccio come un sacco di patate.
"Lewis ma che fai?"
"Sconto la mia punizione. Dannazione ma me ne potevano dare una meno chiacchierona e testarda" borbotta tra se e se ma lo sento benissimo così gli tiro un pugno sulla schiena.
"Migliori ma fai ancora schifo"
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White Rose
RomantizmCOMPLETO: in correzione Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe ad un angelo all'inferno? Nata nella terra arida cresciuta nella disperazione, perché Kyra appare fredda e distaccata ma dentro di lei ha il cuore più grande di tutti, sensibile e con un...