Basti tu

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"Kyra" mi sento sussurrare all'orecchio, stropiccio gli occhi alzandomi e scattando in piedi, noto che fuori è sera e in tutta casa c'è un buonissimo odore di arrosto, Lewis mi fa cenno di seguirlo giù ed io Annuisco in quanto il mio stomaco reclama qualcosa da digerire. Non ricordo nemmeno quando mi sono addormentata tra le troppe lacrime.
"Hai gli occhi rossi" osserva Lewis a metà della cena, la mia mano si blocca a mezz'aria e guardo i miei piedi, se ne è accorto?
"Il freddo" mi giustifico lui sta in silenzio e non capisco se ci abbia creduto o meno.
"Comunque Stefan aveva detto degli esperti criminali, quello che fa Becky lo so fare anche io" lui ride ed io lo guardo mailissimo, sedurre un uomo, farlo cadere ai tuoi piedi e tristemente facile, ogni donna potrebbe farlo ma a quel punto il mondo sarebbe terribilmente noioso, meglio far credere a loro che siamo noi a venerarli.
"Dubiti che riuscirei a farti impazzire?" Lo provoco, lui sorseggia la sua birra prima di annuire, scatto in piedi andando ad abbassare le luci della stanza in modo che ad illuminarci siano solo le luci della città, facendomi apparire quasi nera contro la luce delle finestre. Mi avvicino al display dell'impianto audio e scelgo la giusta canzone: Fall all in you Di Shawn Mendes, abbastanza sensuale. Mi osserva mentre continua a bere, sposto leggermente il divano e le poltrone in modo da avere spazio. Inizio a muovere lentamente i fianchi, le gambe, mi passo un mano tra i capelli sciolti non distogliendo mai lo sguardo da lui, il mio lato provocante l'ho sempre tenuto ben nascosta ma non rifiuto mai una sfida. Con la mano mi accarezzo la coscia tirando su la maglietta di lato fino a far vedere l'elastico delle mutande in pizzo. Lui inizia ad alzarsi mentre io continuo a muovere i fianchi e girare su me stessa. Mi attorciglio una ciocca di capelli sul dito e mi mordo il labbro mentre lo vedo poggiarsi al muro davanti alle scale e lasciare lì la birra. Sento l'adrenalina in me, un coraggio che non sapevo di possedere, come se avessi realmente la capacità di sottomettere chi voglio senza parole usando solamente il mio corpo, il che mi eccita in modo perverso e sconcertante anche per me. Mi accarezzo i fianchi salendo sempre più su con le mani e ondeggiandomi fino a quando le braccia non sono distese in alto e la maglietta è salita sopra l'inguine, chiudo gli occhi ispirando lenente e rallentando i miei movimenti verso la fine della canzone, sapere di aver questo potere è sorprendente. La canzone finisce e quando apro gli occhi lui è a pochi cm da ma mi mantengo composta.
"Basta poco per voi uomini" mi osserva lentamente e con attenzione ogni cm di corpo, mi sento nuda sotto il suo sguardo come se potesse vedermi dentro, mi destabilizza rendendomi debole ed ingenua, rendendo le mie barriere fragili e quasi impercettibili. Risale con lo sguardo fino ai miei occhi, poggia delicatamente le mani sui miei fianchi per poi spingermi contro il muro e stringerli con più aggressività. Si avvicina pericolosamente a me
"Ti sbagli, basti tu" quelle parole mi fanno scogliere tra le sue braccia, se non fosse che mi sorregge probabilmente cadrei a terra, non riesco nemmeno ad oppormi quando con violenza e desiderio mi bacia, come se il fuoco che scoppia dentro entrambi debba essere placato, l'unica soluzione per far tacere il dolore, la rabbia e la passione sono i nostri corpi uniti, le lingue intrecciate mentre ci perdiamo l'uno nell'altro. Mi solleva ed io aggancio istintivamente le gambe intorno al suo bacino, la maglietta risale sulla pancia scoprendomi quasi totalmente. Mi accarezza con insolita dolcezza facendomi venire la pelle d'oca e accorgendosene sorride presuntuoso sulle mie labbra.
"Sei delicata o sono l'unico che ti fa quest'effetto?" Soffia sulle mie labbra
"Sono delicata" nemmeno un secondo che le sue labbra sono già premute con forza contro le mie ed io sono senza fiato, per ciò che provo, un vento travolgente che non credevo potessi contenere, qualcosa di impaziente e scatenato che non riesce a fermarsi, come il bisogno di una droga dopo un'astinenza lunga tutta una vita.
"Devo andare via" si stacca dalle mie labbra rimettendomi con i piedi a terra. Inizia a raccogliere ciò che gli serve ed io lo guardo delusa. Davvero? Dopo questo lui va via e basta, a quest'ora? Immagino che starà con Cody e gli altri, a rischiare la vita in un modo diverso dalle altre volte, non pensando magari che a qualcuno potrebbe mancare come mancherebbero gli altri. Egoisti.
"Hai un'altra sfida?" Mi guarda con uno strano luccichio negli occhi mentre afferra le chiavi. Si avvicina e mi lascia un velocissimo bacio a stampo sulle labbra.
"Torno qui non ti preoccupare" queste parole mi rassicurano stranamente o forse lo fa il suo bacio, forse non é poi indifferente a noi, ciò che siamo o che potremmo essere se solo si lasciasse andare.
*******
Lewis non è tornato, Ho provato ad aspettarlo sveglia ma sono crollata sul divano verso le due, mi sono svegliata circa un'ora fa a mezzogiorno e lui non è ancora qui. Non ho il cellulare o il computer e non potrei contattarlo in nessun modo così mi sono arresa a dover aspettare. Sono preoccupata, se hanno avuto qualche problema? Se si fosse ferito? Se si fosse ferito qualcuno degli altri? Mi sento contorcere lo stomaco a quest'idea, un brivido freddo mi corre lungo la schiena e non credo di poter sopportare questo altre volte se decido di rientrare nelle loro vite. Quando sento le chiavi girare nella porta lascio le padelle sul fuoco e corro in salotto. Lui entra con le spalle ricurva mentre si massaggia il collo.
"Dove diavolo eri finito?" Sbraito perché poteva dirmi che non sarebbe tornato. Mi guarda avvicinandosi a grandi passi e prima che io possa dire qualcosa mi bacia facendomi anche sdraiare sul divano. Che gli prende? Lo stacco da me osservandolo, noto solo allora i succhiotti sul collo e la maglietta al contrario. Lo spingo per il petto facendolo cadere per terra.
"Torna da quella Io sono stanca" sento le lacrime agli occhi. Non hanno avuto problemi o feriti, lui semplicemente si era andato a divertire con qualcuna, senza pensare che io lo stavo aspettando qui. Perché mi illudo di essere importante? Lui ama solo se stesso e dovrei ricordarlo più spesso. Lo supero in quando lui mi guarda impassibile. Finisco di cucinare e mi metto in terrazza a mangiare. Resto fuori per praticamente tutto il giorno a disegnare su un foglio il meraviglioso panorama davanti ai miei occhi. Dipingere mi aiuta ad esternare i problemi a concentrarmi solo su ciò che ho davanti, sulle cose belle del mondo e non su ciò che mi sta distruggendo. Non ceno e quando finalmente il disegno a matita è terminato lo firmo tornando mio malgrado alla realtà.

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