Tornata ricevo la splendida notizia che Lorene e la sua famiglia si fermeranno qui fino a Natale. Non posso farcela. Non posso vivere lo stesso incubo di un tempo, vivere sotto il suo stesso tetto con la costante paura di addormentarmi, non posso vederlo ridere e provarci con le alte davanti ai miei occhi, perché divento matta. Divento matta quando mi rendo conto che la sua vita é bellissima mentre la mia è stata rovinata da lui, vorrei urlare a tutto ciò che ha fatto, come ha lasciato un segno indelebile dentro di me, ma ho paura. Paura di ricordare, paura che non mi credano o che io sia la rovina di questa famiglia. Quindi resto in silenzio lasciando che i tarli dentro di me mi corrodano fino a quando non resterà che cenere di quello che un tempo era il mio cuore. Aspetto fuori dalla stanza l'arrivo di Lewis per l'allenamento ma non arriva, aspetto un'ora seduta sulle scale di fuori e mi sorprendo quando invece vedo arrivare Tyler. Mi alzo di scatto
"Cosa ci fai qui?"
"Devo allenarti" dice ovvio avviandosi, balzo indietro sulla ghiaia
"No mi allena Lewis"
"La sua punizione è finita e credi che voglia sprecare tempo con te" sento un brivido freddo lungo la schiena, non può essere vero, è un incubo.
"Significa che per oggi non mi allenerò" lo supero di corsa per entrare in casa ma lui mi afferra per un braccio stringendomi fin troppo forte, stringo i denti per il dolore e non riesco più a fare un movimento.
"Perché hai paura di me?" Mi volto di scatto e capisco che lui è serio
"Non me lo stai chiedendo seriamente"
"Tu volevi" dice quasi arrabbiato e mi devo trattenere dalla cominciare ad urlare e menarlo sembrerei malata.
"Io nemmeno me lo ricordo, ma ti assicuro che prima di perdere coscienza non lo avrei mai fatto" Ringhio tra i denti e lui mi attira a se con forza facendo scontrare i nostri bacini, rabbia e disgusto, non riesco a provare altro per lui, anche volendo perdonarlo non ci riesco, perché per quanto la mia mente non ricordi il mio corpo ricorda tutto.
"Lasciami"
"Non potrai evitarmi per sempre ne odiarmi. Piccola Kyra lo sappiamo che hai sempre avuto una cotta per me" mi prende il mento tra le mani, stringo in pugni e provo a respirare fallendo, il mio corpo sembra diventato pietra, vorrei spingerlo ma ogni forza sembra avermi abbandonata.
"Stammi lontano Tyler" sibilo tra i denti lui lascia il mio braccio con uno strano ghigno perverso sul volto. Corro in camera chiudendo a chiave la porta alle mie spalle, scivolo a terra rannicchiandomi le gambe al petto, il mio corpo è scosso da tremori e sono terrorizzata. Mi passo le mani tra i capelli stratrondoli leggermente. Sento le guance bagnarsi di lacrime che non riesco a trattenere. Mi sembra di essere sporca, vorrei solo lavarmi fino a quando questa sensazione non svanisca, estranea nel mio corpo, vorrei strapparmi la pelle e dimenticare il suo tocco. Bruciare i vestiti che lui osa sfiorare, mi strofino la braccia come se questo possa realmente mandare via la sensazione ripugnate che provo. Non riesco nemmeno a parlare, il respiro sembra bloccato in gola.
"Fatelo smettere" singhiozzo eppure nonostante realmente di quel momento ho ricordi vaghi e sfocati nel mio corpo qualcosa non va, sento come reagisce come se ogni parte di me volesse scappare.
******
Arrivo al college con mezz'ora di anticipo e mi dirigo subito al bar, scolandomi un cappuccino e mangiando più che posso. Quando esco sono sazia ma mi sento ancora stranamente vuota.
"Hai finito presto l'allenamento" sobbalzo quando una voce alle mie spalle mi sorprende, Lewis sta poggiato al muro del bar con una sigaretta in bocca e la sua solita aria da duro. Abbasso lo sguardo sfregandomi la parte inferiore del braccio
"Perché mi hai lasciata?" Sospiro, sembra una richiesta patetica e disperata ma non posso sopportare Tyler
"La punizione è finita"
"Tyler ha preso il tuo posto" noto che arriccia solamente il naso ma non fa nient'altro, lui sa che è successo qualcosa, schiaccia la cicca della sigaretta sotto la suola e poi finalmente alza lo sguardo su di me. Si stacca dal muro avvicinandosi pericolosamente, si china per sussurrarmi qualcosa all'orecchio
"Corri più veloce di lui allora" senza aggiungere altro mi supera e se ne va. Davvero? Mi abbraccio da sola ormai arresa all'idea che Tyler mi dovrà allenare. Mi incammino vero l'aula di psicologia di base dove Caleb è già seduto ma il mio posto è stato sostituito da Olly. Guardo il mio amico con disapprovazione, lui vuole David perché accontentarsi e illudere Olly? Alza le spalle come arreso io sospiro perché è inutile che provi a convincerlo.
*******
"Che ne pensate di partire un settimana?" Domanda Caleb a me e Natasha mentre siamo seduti al bancone.
"Purché non porti quel povero Olly" parla Natasha, la Mia attenzione è tutta rivolta al disegno in bianco e nero che sto facendo sul mio quaderno.
"Non lo sto illudendo" sbuffa per l'ennesima volta
"No solo usando per dimenticare qualcuno che non dimenticherai" lo rimprovera lei.
"Cosa credi che sia facile? Ma avete visto David no? Non mi vuole"
"Che cazzata" parlo per la prima volta in un'ora
"Allora ce l'hai la lingua?" Mi prende per il culo Natasha
"La tua dovrebbe essere in bocca a Queen ora quindi non giudicare Caleb" rido e lei diventa paonazza come sempre quando si parala di loro. Ho parlato con Queen alla fine delle lezione e mi ha detto di avergli scritto, ma la mia amica da rincoglionita qual'è ha paura di rispondergli così eccoci qui, Caleb che cerca di dimenticare la sua grande cotta con un altro, Natasha che evita quello che potrebbe essere l'amore della sua vita ed io in fuga dai ricordi del passato. Che ottima squadra
"Direi che un viaggio ci serve" sospiro
"Bene ho il cottage in montagna se volete" propongo ed ad entrambi si illuminano gli occhi
"Tifo si" dicono all'unisono e tutti e tre scoppiamo a ridere.
"Bene partiamo la prossima settimana vi va?"
"Perfetto"
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White Rose
RomanceCOMPLETO: in correzione Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe ad un angelo all'inferno? Nata nella terra arida cresciuta nella disperazione, perché Kyra appare fredda e distaccata ma dentro di lei ha il cuore più grande di tutti, sensibile e con un...