Cosa vuoi dimostrate?

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Guardo la pioggia scendere sui finestrini fitta, mi stringo le gambe al petto circondandole con le braccia. Il ticchettio costante mi rilassa a tal punto da farmi chiudere gli occhi.
"Potevo benissimo tornare a casa da sola"
"Ti ho già detto come le penso" taglia corto. Rido amara scuotendo la testa e riportando la mia attenzione sul paesaggio fuori dai finestrini.
"Non sai assolutamente nulla"
"No ma Ho visto quanto sai essere irresponsabile e impulsiva"
"Impulsiva?" Mi volto di scatto verso di lui
"Tu hai menato un ragazzo che non poteva difendersi e lo hai anche lasciato lì a morire" gli urlo contro, lui stringe il volante con tale forza da far sbiancare le nocche.
"Anche tu non sei migliore di me a quanto pare" si riferisce al gioco? Al fatto che entrambi abbiamo ucciso qualcuno? Probabilmente lui lo ha fatto intenzionalmente, io lo avrei voluto evitare con tutta ne stessa.
"Ferma la macchina" Chiedo a tono piatto, lui mi guarda di sfuggita ma non si ferma
"Ho detto ferma la macchina" urlo lui frena di scatto guardandomi furioso, tuttavia non ci penso due volte prima di scendere dall'auto. Presuntuoso! Non sa assolutamente nulla di me e con che diritto mi giudica! Io non l'ho mai giudicato, non ad alta voce per lo meno.
"Kyra per piacere sali" mi segue con l'auto ma io continuo a camminare lasciando che la pioggia mi bagni da testa a piedi. Non ho intenzione di dargliela vinta, se secondo lui sono così pessima meglio che lo liberi del peso della mia presenza. Lo ignoro lui alza il finestrino e se ne va sbuffano. Per arrivare a casa ci ho messo 5 minuti dato che eravamo vicini. Mi sfilo i tacchi mentre attraverso il portico per raggiungere il portone. Parcheggiata davanti al portone c'è la macchina di Lewis. Entro andando diretta in cucina ignorando la sua presenza. Apro il frigo prendendo una birra.
"Beh come vedi sono sana e salva puoi anche andare via" apro la bottiglia con i denti infuriata. Da della puttana a me quando ha accanto due ragazze come Samantha e Becky, Davvero?
"Fossi in te non lo farei" indica la mia birra ignorando totalmente le mie parole, così faccio lo stesso con lui. Mando giù il primo sorso di birra e me ne pento immediatamente, sento un conato di vomito salirmi per la gola e corro in bagno accasciandomi sul water. Non vomitavo per l'alcol da molto tempo.
"Te lo avevo detto" parla poggiandosi allo stipite della porta, mi volto a guardarlo male ma un altro conato di vomito me lo impedisce. Lewis si mette dietro di me tirandomi su i capelli
"Lasciami da sola"
"Hai bisogno di aiuto"
"Non ho bisogno di niente" biascico prima di tornare a vomitare. La testa è pesante ed il corpo pure, vorrei solo dormire ma il vomito me lo impedisce. Non so quanto tempo trascorre, quando esattamente mi sono cambiata i vestiti ne tanto meno quando ho chiuso gli occhi, so che quando finalmente riprendo meditante coscienza sono nel bagno della mia stanza, con indosso una maglietta nera, i capelli legati in una coda fatta male e sono letteralmente sdraiata sopra Lewis che a petto nudo dorme con la testa poggiata al muro del bagno.
"Hai bisogno di dormire, hai chiuso gli occhi solo da un'ora" parla facendomi capire che non stava affatto dormendo, allungo il braccio verso il lavandino e guardo l'orario sul cellulare. Le 6 di mattina, credo di essere andata via dalla festa verso le 2 e di essere arrivata a casa alle 3, ho vomitato per due ore e dormito per una?
"Perché sei ancora qui" mi struscio verso il lavandino iniziando a riempirla, lui non risponde così mi volto a guardarlo si sta già alzando in piedi e pulendo il viso con l'acqua.
"Perché sei rimasto?"
"Perché sono in punizione te l'ho già detto perché continui a chiederlo?" Sbraita. Non lo so, forse perché non ci credo, che punizione è badare e allenarmi? Chi poi può dare ordini ad un tipo come lui.
"Vado via" sospira
"Aspetta" mi sfilo la maglietta e lui mi squadra. Non sono a mio agio con il mio corpo e non credo di essere abbastanza bella da essere guardata con interesse da qualcuno. Inoltre credo che sia stata lui ad infilarmela quindi che differenza fa ha già visto. Gliela lancio non volendo avere a che fare con cose sue. Scuote la testa ridendo ed esce dal bagno chiudendosi la porta alle spalle. Mi infilo nella vasca restandoci per almeno un ora. Quando finisco di asciugarmi i capelli infilo il pigiama e mi rifugio sotto il piumone impostando la sveglia per le 5.
*********
Spengo la sveglia, oggi ho deciso di anticipare Lewis e la sua secchiata d'acqua così ho impostato la sveglia per le cinque meno dieci. Mi vesto in fretta indossando i leggings e un felpa grigia, scarpe da ginnastica e, quando lui entra nella stanza con il suo secchio ghiacciato, io mi sto già facendo la coda.
"Pronta andiamo?" Mi guarda leggermente sorpreso e mi sorprendo quando accenna un sorriso mentre Scuote la testa. Lascia il secchio d'acqua in cucina mentre usciamo. Sono decisamente migliorata, ora nonostante io sia più bassa riesco a stare accanto a lui nella corsa. Quando siamo a un km da casa inizio a correre più velocemente ma lui riesce a starmi dietro, allora sempre più forte fino a quando non diventa una gara a chi arriva prima. Entro in casa con il fiato corto ma mio malgrado lui era accanto a me.
"Non sei ancora migliore del maestro presuntuosa" mi rimprovera ed io lo guardo male. Saliamo di sopra e come punizione mi fa fare 150 addominale e 150 flessioni.
"Direi basta" biscico con una mano sulla milza, lui mi lancia i guantoni e cominciamo la parte divertente.
"Quando finisce la tua punizione" Chiedo mentre continuo a tirare i pugni e i calci come mi ha insegnato, lui li pare tutti agilmente anche se cambio la sequenza.
"Quando sarai in grado di proteggerti da sola" provo a velocizzare i movimenti e nel farlo tiro male un calcio sento un forte dolore alla caviglia, stringo i denti spendendomi a terra.
"Perché affretti le cose?" Si accovaccia con i gomiti sulle ginocchia per guardarmi.
"Per dimostrarti che so difendermi"
"Ma se sono qui è perché non lo sai fare" lo fulmino mentre lui va a prendere il ghiaccio, perché vogliono che io mi sappia difendere? Capisco i pericoli ma non fino a questo punto
"E questo non ti rende più debole degli altri" aggiunge sotto voce prima di tornare a guardarmi. Si china poggiando il ghiaccio sulla mia caviglia. Non so perché ma le sue parole mi calmano, mi infondono pace e non capisco come abbia fatto a capirmi prima che lo facessi io stessa. Punta i suoi occhi glaciali nei miei e questa volta non li distolgo. Vorrei abbattere tutte le barriere che lo fanno sembrare così freddo e aptico agli occhi di tutti. Questo alone di mistero e ignoto che si porta con se non mi convince e vorrei solo che si dissolvesse.
"Smettila" borbotta, io non capendo inclino la testa.
"Mi guardi come se volessi capirmi non farlo"
"Perché?"
"Perché non ti piacerei più" parla serio ed un brivido mi corre lungo tutto il corpo
"Tu non mi piaci"
"Va Bene" Scuote la testa come arreso
"Cosa nascondi?"
"Kyra" dice in tono intimidatorio
"Cosa può spingerti ad essere così spietato e distaccato?" Mi avvicini pericolosamente a lui che non distoglie lo sguardo, condividano lo stesso respiro il minimo movimento e le nostre labbra si toccherebbero, è così dannatamente bello.
"Non provocarmi" ringhia tra i denti ed in un nano secondo si è alzato
"La lezione domani salta e vedi di non allenarti da sola la caviglia a riposo" senza dire altro esce dalla stanza sbattendosi la porta alle spalle. Qualcosa dentro di me si sente svuotata, non so se dire alleggerita dalla paura o delusa da qualcos'altro. Mi passo le mani tra i capelli. Mi alzo in piedi saltellando verso la mia stanza in quel momento mi chiama zio.
"Ciao" rispondo
"Ciao anche a te. Volevo chiederti se hai degli invitati per la festa di Cody"
"Caleb Santos e Natasha Grey" dico senza ombra di dubbio
"Ok li aggiungo alla lista. Come vanno gli allenamenti?"
"Benissimo ora devo andare ci vediamo domani"

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