Mai con te

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Mi siedo di fronte a mia cugina come sempre ultimamente, resto in silenzio per tutta la cena fino a quando non mi ricordo della proposta che ho fatto ai miei amici.
"Parto lunedì per una settimana" informo mio zio che mi guarda leggermente confuso, ti prego non fare domande.
"Dove vai?"
"Con degli amici" divago sulla domanda è lui se ne rende conto ma non insiste, potrei divagare per un ora se no
"Noi partiamo domani mattina" mi dice riferendosi a lui e gli altri due zii, in quanto i miei adoratissimi cugini si tratterranno qui ancora troppo a lungo per i miei gusti. Annuisco finendo di mangiare e tornandomene velocemente in camera a dormire.
**********
Corro verso la mia aula della prima ora perché non posso fare sempre tardi i professori iniziano a guardarmi male e non dovrebbero nemmeno notarmi. Mi siedo in ultima fila prendendo appunti durante tutte le lezioni, presto ci saranno gli esami e io dovrei passarli bene ma la matematica non è ancora facile per me
Caleb mi ha inviato un messaggio oggi mangerà con Olly così io sono sola soletta. Entro nel bar mentre rispondo a Caleb. Alzo lo sguardo bloccandomi sul posto, al bancone Lewis sta seduto con una ragazza sulle gambe di fronte a lui Queen e David. Sembra si stiano mangiando la faccia per quanti si baciano. Sento uno strana stretta allo stomaco, da quando provo qualcosa? Perché rimanerci male? Per non voler la risposta a queste domande mi volto pronta ad andare via.
"Kyra" mi urla dietro David, mi volto con un mezzo sorriso che probabilmente lui non capisce.
"Vieni mangia con noi" Queen mi afferra per un polso trascinandomi al bancone, come dire di no, guardo con la coda dell'occhio i due che ora stanno semplicemente mangiando.
"Caleb ti ha lasciato da sola"
"Ha un appuntamento con il ragazzo" parlo senza riflettere solo dopo mi accorgo di cosa ho detto, alzo gli occhi su David che ora ha lo sguardo fisso davanti a se, perso in chi sa quali pensieri. Ha avuto il suo tempo e non l'ha colto ora ne prenda le conseguenze. Nessuno sembra aver fatto casa al suo cambio di umore. Mi scolo la mia birra e mangio l'insalata con il pollo.
"Vieni alla festa venerdì?" Domanda Lewis. Così potrò guardarlo mentre sceglie un'altra da portarti a letto? Per poi essere mollata lì da ubriaca? No grazie.
"Ti interessa?" Mi guarda stranito. Lascio i soldi sul bancone mi alzo e vado via. Appena uscita mi sento afferrare per un braccio e sbattere contro il muro dietro l'angolo. Mi volto con tranquillità già spendo che è lui. Mi guarda con la sua solita freddezza che ormai non mi mette più paura, solo curiosità di sempre cosa c'è dopo e in questo momento rabbia e non me lo spiego.
"Sei tornata acida?"
"Solo con te" fa un ghigno divertito che mi irrita oltre il possibile, vorrei proprio prenderlo a schiaffi
"Credevi che un bacio cambiasse le cose?" Domanda con tono divertito, non lo credevo ma dentro di me qualcosa lo sperava e questo mi fa innervosire non poco.
"Tu per me Sei una delle tante a cui piaccio l'unica differenza è che che sei la cugginetta del mio migliore amico" una delle tante, forse insieme a Prevedibile è l'insulto che mi ferisce di più
"Immagina cosa accadrebbe se mio cugino lo scoprisse" sputo acida pentendomene subito. Sbatte il pugno accanto alla mia testa, sul muro, ma io resto impassibile, sono certa che non mi farebbe del male.
"Se lo dici sembrerai solo disperata, nessuno ti crederebbe" Alzo un sopracciglio confusa sentendo la rabbia crescere sempre di più in me.
"Perché?"
"Perché non starei mai con una come te" qualcosa dentro di me si spezza, la non curanza con cui lo ha detto, non gli importa nulla chi ferisce o come lo fa, l'importante per lui è solo se stesso e i suoi interessi. Si allontana per lasciarmi passare io senza il coraggio di dire nulla me ne vado
"Stammi lontano" gli urlo quando lui ormai mi ha già dato le spalla
"Fallo te" mi provoca ed io lo fulmino, sto per parlare ma lui se ne va. Entro in macchina con una crisi di nervi. Cosa credevo? Di essere speciale? Stiamo parlando di Lewis dannazione lui ama solo se stesso. Tiro i pugni al volante frustrata, lo odio! Non lo sopporto! Come può farmi questo? Come posso io provare qualcosa. Sento qualcuno bussarmi al finestrino così prendo un profondo respiro calmandomi, abbasso il finestrino sorridendo timida, ho fatto un casino con il clacson.
"Ti senti bene?"
"Eh si scusa" osservo il ragazzo dagli occhi celesti, limpidi e calmi mi infondono uno strano senso di tranquillità. Perché mi sembra familiare? Lo osservo meglio, magro ma non troppo, alto, spalle larghe e inconfondibili capelli bianchi ossigenati.
"Ci conosciamo?" Mi Chiede leggermente confuso. Ma certo il ragazzo che é stato menato da Lewis
"Tu sei quello che Lewis ha menato" esclamo ad alta voce, arrossendo per la brutta figura, mi aveva detto il suo nome vero?
"Stefan. Tu sei il mio angelo custode per caso?" Sorrido scuotendo la testa
"Sono tutto fuorché un angelo" presto Lewis subirà il lato più cattivo di me.
"La finta Williams"
"Kyra e non sono finta, mio padre si chiamava Williams di cognome" ride alzando un sopracciglio divertito
"Non ci crederò finché non vedo il certificato di nascita" alzo le spalle indifferente, non si può valutare il livello di parentela dal livello di bontà, altrimenti io dovrei essere cattiva quanto Tyler e la cosa mi terrorizza.
"Come stai? Chiedo scusa da parte del mio amico" sorride gentile, sembra davvero un angelo sceso in terra, sorridente e trasmette una serenità disarmante.
"Bene, ma dubito che il tuo "amico" voglia chiedermi scusa" sussurra all fine, mi stranisce che mimi le virgolette sulla parola amico, lo conosce?
"Conosci Lewis?" ride amaro scuotendo la testa
"Fin troppo bene direi. Stai attenta Kyra, ci sono cose che non sai e che ti spaventerebbero, su Lewis quanto sulla tua famiglia" lo dice con tale serietà, con una voce così profonda da raggiungermi le viscere, mi mette quasi paura, il sorriso che gli scompare dal volto sostituito dalla più totale freddezza in meno di un secondo, mi inquieto. Cosa vuole dire? Ci sono cose che non so della mia famiglia e dei miei amici
"Come scusa?" Domando sconcertata. Lui fa un passo indietro scuotendo la testa
"Sta solo attenta ok? Le persone buone non sopravvivono a lungo qui"

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