capitolo 9

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Catalina's pov

- È sucesso qualcosa?- le chiesi appoggiandomi al granito dei lavandini luccicanti e guardandola attentamente.

- Niente di che, avevo voglia di sgranchirmi le gambe. E in più mi sono sorbita dall' inizio della serata, le avance del tipo accanto a me- disse Maya facendoci scoppiare a ridere quando fece una faccia schifata.

- Smith?- ridacchiai divertita.

- Si, lui. Sembrava un disco rotto. Non la smetteva di parlare. È simpatico e divertente lo ammetto, ma forse è un po' troppo, troppo per me. Non so se mi spiego - affermò afgrottando la fronte.

Aveva ragione, Smith era un po' troppo raggiante e pimpante per una ragazza come Maya.

- Con Brody invece? Come sta andando?- mi chiese Allison che aveva finito di sistemarsi i capelli davanti allo specchio.

- Molto bene, se devo essere onesta. Ci stiamo conoscendo e anche lui è d' accordo con il "procedere lentamente"- precisai scrollando le spalle e non riuscendo a trattenere un sorriso.

Quella sera mi ero sentita davvero bene e mio agio, seduta accanto a Brody.

- È fantastico. Ha le mani troppo lunghe ho notato- palesò Allyson ridacchiando e dandomi una spallata maliziosa.

- Si abbastanza, ma mi piace. Il modo in cui mi tocca- borbottai imbarazzata sfuggendo agli sguardi delle mie amiche, che scoppiare immediatamente a ridere.

- Ho visto come ti guardava. Ed era davvero adorabile- rivelò Allison mentre Maya annuiva energeticamente e si passava il rossetto sulle labbra.

- Comunque, è meglio uscire- indicai la porta prima di guardarmi allo specchio e sistemare i miei capelli biondi mossi che si erano un po' spettinati.

Maya aprì la porta del bagno girandosi verso di me con le sopracciglia aggrottate.

- Come mai è qui?- domandò indicando Brody appoggiato al muro vicino al bagno e che appena mi vide s' incamminò nella mia direzione con passo sicuro.

- È tutto apposto?- chiese avvicinandosi ulteriormente mentre mi guardava .

- Si, perché?- domandai confusa.
- Scusa per quello che ha detto David prima. A volte parla senza sapere.- disse e capii subito che cosa intendeva.
- Hei, non sono nessuno per giudicare quello che facevi prima e che fai adesso, certo- ridacchiaiai - Guidare mezzi ubriachi non è il massimo. Ma ripeto, non posso giudicare niente è nessuno- alzai le spalle.
- Mi preoccupava il fatto che tu ti fossi fatta un idea sbagliata di me- disse prendendomi per mano e  portandomi verso il tavolo.

Non riuscivo più a smettere di ridere. Letteralmente. Il ragazzo di nome Smith, si dimostrò ancora più divertente e simpatico da ubriaco.
Risi quando cercò di appoggiare un braccio sulle spalle di Maya, che lo spinse subito dopo facendolo quasi cadere dalla sedia.
- Non pensavo fossero così divertenti i giocatori di football- dissi a Brody girandomi verso di lui.
- Beh, ora sicuramente ti sei fatta un idea diversa.- rispose facendomi l' occhiolino.

- Sicuramente- ammiccai.
- Non sei mai uscita con qualche giocatore? Non solo di football intendo- domandò.
- No. Evito in tutti i modi possibili gli sportivi in generale.- rivelai.
- A me non hai evitato però- disse.
- Certo che l' ho fatto. All' inizio almeno.- alzai le spalle portandomi una ciocca di capelli dietro l' orecchio.
- All' inizio infatti. Ora invece, sei qui, con me- disse ovvio.

- Ora sì- ridacchiaiai.
- E dimmi, ora che mi hai conosciuto, hai cambiato la tua opinione su di me?-
- Non sarei qui, altrimenti- lo informai.
Sorrise cingendo la mia vita con le braccia facendomi appoggiare la schiena sul suo petto e girandomi verso il suo amico ubriaco che cercava in tutti i modi di ricevere il numero della cameriera, che arrossiva ogni due per tre.

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