capitolo 13

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Brody's pov

-Dobbiamo parlare- sussurò strofinando le mani sulle gambe lunghe. Gambe che per tutta la serata mi avevano totalmente rincoglionito.
-Sì- dissi avvicinandomi a lei e poggiando i gomiti sulle gambe.
Meritaca una spiegazione.
-Melany è una mia vecchia conoscenza- iniziai ma subito mi interuppe.
-Melany è la ragazza del messaggio?-
-

Si-

- Oh. Continua.- rispose. Continuava a toccarsi i capelli e a mordersi il labbro inferiore, segno che era a disagio. Cazzo, lo sarei stato anch'io se si fosse messa a raccontarmi del ragazzo con cui andava a letto.
-Io e lei ci siamo conosciuti al college ed è subito nata una specie di amicizia basata sul sesso- dissi guardandola con la coda dell' occhio. Deglutì continuando a giocare con gli anelli d' oro.

-Era l' unica ragazza che non pretendeva niente da me, lei mi usava per farsi conoscere e io usavo il suo corpo. È una cosa brutta da dire lo so, ma non mi è mai interessato niente di lei. Il nostro rapporto è continuato anche dopo il college. L' ho aiutata un paio di volte ad uscire da alcuni suoi problemi, che ora non starò a raccontarti perché non sono fatti miei-

-Quindi vuoi dire che tu e lei non eravate niente se non degli " scopamici"?- chiese facendo una smorfia.
-

Se vuoi chiamarla così, allora sì. Non c'è mai stato altro se non sesso tra me e lei- spiegai

- Ma dal messaggio non sembrava affatto una semplice ragazza con cui vai a letto- sussurrò guardandomi negli occhi.

- Lo so, ma giuro, che non ho mai provato niente per lei.- mormorai avvicinandola a me.
- Continuerai a vederla?- sussurrò guardandomi con quegli occhioni azzurri impauriti.
- Te l' ho detto, bambina. Voglio fare questa cosa bene, voglio dimostrarti che posso impegnarmi, per te.- le dissi scostandole una ciocca di capelli biondi dal viso.

- Non hai risposto alla mia domanda- puntualizzò.
- Ho tagliato i rapporti con lei subito dopo essere uscito dal tuo appartamente. Non la vedrò più.- sospirai.
- E le altre?- domandò sussurando, poggiando una mano sul mio viso.
- Non c'è più nessuna, se non tu- mormorai avvicinando il mio viso al suo.

- Smetterai di vederle?- chiese avvicinandosi ancor di più, e le ancora sconosciute farfalle presero il sopravvento del mio povero stomaco.
- Smetterò di vederle- accarezzai il suo viso morbido.
- Va bene- sussurrò.

- Va bene?- domandai confuso.
- Lo voglio anch'io. Voglio che questa cosa tra noi funzioni- disse prima di poggiare le labbra sulle mie in un piccolo e ingenuo bacio a stampo.
Non c'era stato momento in cui non l' abbia pensata questa settimana, non c'era stato momento in cui non mi sia insultato in tutte le lingue del mondo per aver rovinato tutto. Le notti insonni a pensare ai suoi dolci baci, alle sue mani maliziose, al suo viso dolce e diabolico allo stesso tempo. E sopratutto ai suoi occhi grandi azzurri come il più bello dei mari.
Sospirai riattaccando le nostre bocche muovendo le labbra con le sue, tinte di un rosso accesso.

- Mhh, mi piace questo rossetto- sussurrai sulle sue labbra.
- Anche il tuo non è male- disse ridendo. Confuso la guardai mentre si contorceva dalle risate.
- Oh santo cielo. Tu...- disse per poi scoppiare a ridere di nuovo.
- La tua bocca...- rise.
Mi alzai dal divano per avvicinarmi allo specchio nel corridoio e rimasi scioccato quando notai le mie labbra tutte colorate di rosso, rosso come il suo rossetto. Alzai gli occhi al cielo ridendo.

- Sei una strega-  urlai mentre mi lavavo via il rossetto.
Tornai nel salotto trovandola intenta a togliere anche lei il rossetto, che si era sbavato su tutte le labbra, con quella che mi sembrava una salvietta struccante.
- Dormi da me sta notte- le dissi sedendomi.
- Non so se è una buona idea- replicò.
-Lo è. Resta- asserii.

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