capitolo 25

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Catalina' s pov

Camminavo agitata per la mia stanza mentre di tanto in tanto lanciavo delle occhiatine all' orologio d'oro al mio polso.

Mi sedetti sul letto morbido dalle federe scure, dove Spider dormicchiava tranquillo in posizione supina, accompagnandomi con il suo leggero russare.

Il musetto grigio era rilassato mentre la bocca era leggermente socchiusa. Accarezzai la sua testolina, tastando il manto liscio.

Pochissimo tempo dopo, il telefono stretto tra le mie mani, vibrò avvisandomi dell' arrivo di un nuovo messaggio, così, in fretta e furia lo accesi entrando nella casella degli sms.

Da Brody:
"Sono lì tra meno di cinque minuti. Sei pronta? xx"

Digitai velocemente una risposta, alzandomi dal letto e guardando la mia figura intera riflessa sul grande specchio della cabina armadio.

Per la speciale occasione, avevo optato per un maglione bianco lungo, che copriva fino a metà coscia, una cintura nera per evidenziare la vita stretta e un paio di stivali neri al ginocchio.

I capelli biondi cadevano sulle spalle in piccole onde, grazie alla piega fatta sta mattina. Il colore rosa sulle punte, era ormai quasi scomparso, lasciando solamente qualche ciocca colorata.

Gli occhi azzurri erano stati truccati semplicemente, così come il resto del viso, mentre sulle labbra avevo applicato un semplice lucidalabbra.

Afferrai il mio cappotto marrone chiaro infilandolo, per poi prendere la mia borsetta nera e tornare in camera.

- Spider, amore- cercai di svegliare il piccolo bulldog che lentamente apriva gli occhi. Ridacchiai divertita quando si stiracchiò sbadigliando, per poi prenderlo in braccio ed applicargli il guinzaglio blu notte.

Il freddo gelido ci colpì in faccia, come uno secchio d' acqua gelato, quando le porte dell' ascensore si aprirono, e con Spider accanto a me, attraversai il parcheggio sotterraneo, raggiungendo la grande Range Rover che ci attendeva.

Sotto l' occhio attento di Brody, salii nel posto del passeggero, sistemando il mio amico a quattro zampe, ai miei piedi, che felice scodinzolava.

- Ciao- sussurrò, avvicinandosi al mio viso e prendendo tra le dita il mio mento, allacciando le nostre bocche in un bacio lento e dolce, mentre le ormai conosciute farfalla, danzavano nel mio stomaco. Ormai facevano parte delle mie giornate con Brody ed erano diventate un elemento fondamentale.

La sua lingua bollente picchiettava contro le mie labbra distese in un sorriso divertito.

-Strega- mormorò staccandosi e guardandomi male.

La sua attenzione venne poi attirata da Spider che si ergeva sulle zampette postetiori per ricevere coccole dal suo amichetto biondo.

Brody, in cambio, si sporse con il corpo, per prendere in braccio il piccolo bulldog, e accarezzarlo con affetto e dolcezza mentre il cagnolino non smetteva di leccargli il viso.

La loro complicità mi destabilizzava, amavo come la mattina, Spider si buttava sul letto, mordicchiando le orecchie oppure le dita di Brody, svegliandolo per giocare con lui.

Erano passate due settimane dal nostro litigio e dall' incontro inaspettato con Melany, e le cose tra me e Brody procedevano a gonfie vele.

Passavamo tantissimo tempo insieme, o almeno cercavamo di farlo.

Quando lui non era agli allenamenti e io non avevo impegni lavorativi, ci chiudevamo in casa nella nostra piccola bolla, godendoci così un po' di privacy e relax, lontani dalle chiacchere della gente e dei riflettori.

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