Capitolo 46

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Catalina' s Pov

Sbuffai girandomi indispettita verso il finestrino, facendo ridacchiare Brody, mentre la sua mano cercava di infilarsi nuovamente sotto la mia gonna in jeans.
-Non capisco perché non vuoi dirmi dove stiamo andando- brontolai incrociando le braccia al petto, per poi rivolgergli un occhiataccia alla quale lui ridacchiò mantenendo lo sguardo sulla strada davanti a noi, così mi girai verso i sedili posteriori sorridendo flebilmente e osservando come Spider dormicchiava sul suo morbido trasportino.

La mano di Brody, che si appoggiava alla base del mio collo, attirò la mia attenzione facendomi girare il capo verso di lui, e guardarlo mentre afferravo la mia bibita dal porta oggetti tra di noi.

-Sono sicuro che ti piacerà- sorrise portando il mio viso verso il suo, stampandomi un bacio sulle labbra per poi staccarsi con uno schiocco e tornare a concentrarsi sulla strada.
E non riuscii a trattenere un sorriso all' euforia e alla pace e tranquillità che aveva riempieto i nostri ultimi tre giorni, passati completamente con la mia famiglia.
E nonostante mi fosse dispiaciuto tremendamente dover lasciare i miei parenti e mia madre, ero contenta di aver passato con loro del bellissimo tempo, e come era giusto che sia, in quel momento sarebbe arrivata la vera e propria vacanza, ovvero solo io, Brody e Spider.
E non potevo non ammettere che non sapere dov'eravamo diretti quella mattina, creava in me eccessiva curiosità.

Tre ore dopo circa, passate in macchina a sonnecchiare, mangiare o canticchiare canzoni, potevo finalmente sospirare di sollievo quando Brody annunciò il nostro arrivo, nel posto tanto misterioso.

E rimasi del tutto a bocca aperta quando notai l' enorme villa super moderna che si ergeva davanti alla macchina, così di scatto girai il capo verso Brody, che con un sorriso sfacciato nel viso, mi guardava mentre si toglieva gli occhiali da sole dal viso per poi sistemarli nel colletto della maglietta a maniche corte super costosa.

-Benvenuti a casa mia!- affermò con un enorme sorriso, aprendo la portiera del suv, scendendo per poi fare il giro della macchina e aprire la mia.
Diverito mi guardò mentre lentamente scendevo dall' auto con il suo aiuto, non riuscendo a distogliere nemmeno per un secondo lo sguardo dalla casa in vetro davanti a me.

Senza che me ne accorsi, lui aveva già preso Spider, che finalmente libero di scorazzare in giro, due secondi dopo iniziò a scodinzolare per il giardino.
-Wow- sospirai ridacchiando, per poi avvicinarmi a lui che aveva aperto il cofano dell' auto e stava estraendo le nostre valigie.
-Ti piace?- cinse la mia vita con un braccio, avvicinandomi maggiormente a lui, ed abbassando lievemente la testa per lasciarmi un bacio tra i capelli.
-La adoro, è magnifica- ridacchiai, stringendo le sue dita posate sul mio ventre.
-Aspetta a vedere l' interno e la parte posteriore, sono sicuro che ne andrai pazza- sussurrò lasciando un bacio sotto il mio orecchio, facendomi rabbrividire.

E quello che vidi all' esterno, non era niente in confronto all' interno di quella reggia, perché sì, quella non poteva di certo considerarsi una casa o anche solo una villa. No di certo!

Quella fottuttissima villona, urlava lusso da ogni singolo angolo.
All' entrata vi era un enorme entrata, con due scale in vetro principali, il tutto perfettamente intonato con il marmo chiaro del pavimento, mentre al centro della casa si trovava un grandissimo soggiorno con divani in pelle nera, un enorme tv al plasma nella parete opposta alle enormi vetrate e porta finetre che occupavano tutta la lunghezza della parete fino all' altissimo soffitto e che davano su un bellissimo giardino super attrezzato con grande piscina, vasca idromassaggio, zona relax, zona palestra e zona barbeque con tutti apparecchi di ultima innovazione.

Insomma, la casa che ogni singolo ragazzo di venticinque anni desiderava e sognava.

-Piccola, puoi passarmi il sale?- domandò Brody, dall' altra parte dell' isola mentre era intento a tagliare i pomodorini per la pasta, così distolsi il mio sguardo dal bellissimo giardino fuori dalla cucina moderna e dai toni del grigio chiaro e bianco, concentrandomi poi su Brody, che soffiava dal viso, il suo ciuffo biondo.

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