Complici In Questo Gioco

capitolo 66

Catalina' s Pov

-Brody- sussurrai.

Ed in men che non si dica, senza nemmeno accorgermene, mi ritrovai a correre verso di lui che immediatamente spalancò le braccia pronto per accogliermi.
Mi buttai in tutto i sensi su di lui, che immediatamente mi strinse talmente tanto forte da spezzarmi.

Eppure, me ne importò ben poco. Perché finalmente, tra le sue braccia, mi sembrava di riprendere a respirare dopo giorni senza ossigeno.
Strinsi con forze le braccia attorno al suo collo, mentre inspiravo il suo profumo che inebriò le mie narici, facendomi ubriacare non di alcool, ma di essenza maschile. La più buona che potesse mai esistere.

-Brody- farfugliai incredula, contro la pelle del suo collo mentre sentivo i miei piedi sospesi in aria.
-Piccola- sussurrò con quella sua voce roca che fece stringere il mio stomaco con forza, mentre le sue labbra lasciavano dei piccoli baci sull' incavo del mio  collo.
Staccai il viso dalla sua spalla allacciando immediatamente le nostre, che avvolsero le mie succhiandole e mordendole affamate dopo giorni di digiuno.

La sua lingua astuta si fece strada nella mia bocca mentre le sue mani grandi reggevano il mio corpo ed accarezzavano la mia schiena spingendomi sempre più vicino a lui.
Staccandomi alcuni secondi dopo in cerca d' aria, appoggiai la fronte contro la sua, fissando innamorata persa i suoi occhi verdi luminosi che mi guardavano con altrettanta passione.

-Sei un coglione e mi sei mancato così tanto- borbottai, sporgendo il labbro inferiore che subito lui leccò per poi mordere.
Senza pronunciare una parola, la sua mano scese fino a fermarsi sul mio ventre ed accarezzarlo, facendo tremare con forza il mio cuore e le mie gambe.

-Anche tu- sussurrò, baciando la punta del mio naso e le mie palpebre socchiuse.
I miei occhi si spalancarono alcuni istanti dopo quando mi resi conto delle persone alle nostre spalle, così immediatamente mi staccai ritornando con i piedi per terra.
Il suo sguardo confuso, mi guardò per tutto il tempo per poi trasformarsi in divertito quando alzò lo sguardo verso la sua famiglia.
Il primo che fu ad abbracciarlo fu il piccolo Travis che si buttò sullo zio, che lo prese in braccio facendolo volare in aria.

-Sei cresciuto così tanto- ridacchiò mentre se lo metteva nelle spalle. Il bambino, ridendo afferrò tra le dita i capelli dello zio per poi appoggiare il mento sulla sua testa.
-Si sta bene lassù?- domandò Brody, ghignando prima di avvolgere con le braccia sua sorella che lo guardò male prima di abbracciarlo.

-È sempre così con te, non si sa mai cosa aspettarsi- borbottò la ragazza staccandosi e dandogli un piccolo pugno sullo stomaco.

-Sei sempre stata così agressiva?- domandò sarcastico suo fratello, scoppiando poi a ridere accompagnato da Wes.

-Vieni qui, tesoro mio- sospirò la signora Walker abbracciando suo figlio che con una mano reggeva la gamba del bimbo sulle sue spalle e con l' altra abbracciava i suoi genitori.

E quando fu il turno di Wes, non riuscii a non scoppiare a ridere, sopratutto quando il mio ragazzo diede delle pacche talmente forti sulle spalle del povero dottore, che Wes dovette lamentarsi toccandosi la parte dolente.

-Mio marito ancora mi serve- borbottò Abby, avvicinandosi a lui.

-Hai mollato la palestra caro Wes?- domandò Brody, prendendolo in giro mentre a piccoli passi si avvicinava a me.

Guardandomi con un sorrisetto, cinse la mia vita con un braccio e senza neanche rendermene conto la sua mano si appoggiò sopra il mio ventre, ed ero più che sicura che se non ci fossero stati i suoi genitori, avrebbe già infilato la mano sotto al maglione.
Il suo bacio sulla tempia mi fece sospirare mentre mi appoggiavo a lui ed alzavo lo sguardo verso Travis che mi fece una linguaccia.
-Abby su, aiutami a preparare la cena- affermò la signora Walker camminando velocemente verso le vetrate scorrevoli della cucina.
Sua figlia, la seguì dopo aver dedicato un piccolo dito medio a suo fratello che non attese molto per prendersene gioco.