Catalina' s Pov
Accarezzai i suoi capelli morbidi, mentre una delle sue mani grandi e grosse stringeva il mio fianco e l' altra era appoggiata sul mio petto, accanto alla sua testa posata sul mio seno.
-Non è obbligatorio andare. Potremmo rimanere solo io e te, senza andare da nessun altra parte e rimanere qui a casa nostra- sussurrò, cercando di convincermi e facendomi ridacchiare mentre sistemavo meglio la testa sul cuscino.
-Non fare così- accarezzai il suo viso premuto contro la mia maglietta.
E mi sembrava strana, quasi irreale e buffa l' immagine del suo enorme corpo steso tra le mie gambe.-Non sto facendo niente- borbottò indispettito, mentre lasciava un piccolo bacio sulla pelle scoperta della mia pancia.
-Stai giocando sporco- aggrottai la fronte contrariata quando prese ad accarezzare la pelle dei fianchi con le dita, facendomi visilmente fremere.
-Beh, tu sei cattiva- affermò alzando le spalle e riportando la mia mano tra i suoi capelli, mentre sistemava meglio la testa sul mio petto e chiudeva gli occhi.
-Mi sembri un bambino- risi, massaggiando la sua cute con le dita e facendolo rilassare maggiormente, tantochè, alcuni minuti dopo, il suo respiro si fece profondo segno che si era addormentato.Appoggiai il capo contro la testiera del grande letto della nostra nuova stanza, ripensando agli ultimi giorni trascorsi alla velocità della luce.
Ci eravamo ufficialmente traferiti nel nostro enorme attico al dodicesimo piano di uno dei grattacieli dell' Upper Est Side, non molto lontano dall' mio precendente alloggio e nemmeno dallo stadio in cui Brody si allenava, e questo gli dava un punto a favore.E nonostante all' inizio, non ero molto decisa su quell' importante passo, in quel momento sapevo che se avessi rifiutato, sarebbe stato uno dei miei più grandi rimpianti.
Perché non c'era niente di più bello che svegliarsi con accanto la persona che ami, condividere la tua quotidianità al cento per cento, la tua vita, i tuoi sogni e le tue passioni.Soprattutto quando Brody non faceva altro che comportarsi con dolcezza e accondiscenza nei miei confronti, permettendomi anche di modificare i dettagli della casa come più mi piaceva e assecondandomi in ogni scelta che facevo.
E mi sentivo la donna più felice del mondo, ogni singola mattina, quando nel posto accanto al mio, trovavo lui, che dormiva con il viso corrucciato contro il cuscino e la sua mano perennemente in qualche parte del mio corpo, come a volermi tenere con sé, anche durante la notte.-Ti amo- sussurai dolcemente, consapevole che non mi avrebbe sentita, sporgendomi per lasciargli un bacio sul viso, per poi afferrare il mio telefono e leggere i messaggi di Maya.
Da Maya:
"Cosa dovrei portarmi, secondo te?"Diceva il suo nessaggio, così digitai in fretta una risposta, in cui la pregavo di portare qualsiasi cosa lei volesse, l' importante era che non si portasse via tre valigie piene zeppe di vestiti che sapevo non avrebbe mai indossato durante il nostro soggiorno di quattro giorni, da mia madre.
Ma sapevo anche che Maya faceva sempre di testa sua.La testa posata sul mio petto, si mosse attirando la mia attenzione, così lo guardai mentre girava il capo dall' altra parte, infilando un braccio sotto la mia schiena e estringendo la presa.
- Spy, amore- sussurrai quando saltò sul letto, avvicinandosi a me.
-Non lo vogliamo svegliare, vero?- domandai sottovoce, e ridacchiando quando si mise ad annusare il braccio nudo di Brody, per poi passarci sopra il naso.
Le sue zampette, si posarono sulla sua schiena tonica, ergendosi così sulle quelle posteriori, per poi girare la testa verso di me, facendo dei piccoli versetti.
- Shh, no Spy- scoppiai a ridere quando leccò la schiena nuda di Brody, facendolo muovere nel sonno.Sbadigliando sfinita, impostai la sveglia tra due ore per poi sistemarmi meglio sul cuscino ed avvicinare Spider, che si stese accanto a me, grugnendo.
Lentamente, i miei occhi si chiusero, mentre una sensazione di stanchezza e beatitudine prendeva il sopravvento su di me, facendomi cadere in un sonno profondo.
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Complici In Questo Gioco
Romance°COMPLETA° Brody Walker è sempre stato il solito ragazzo identificato come il classico don giovanni, star indiscussa del football Americano, un ammasso di muscoli tonici e un bel faccino con occhi verdi magnetici e sorriso splendente. Da quella sera...