capitolo 10

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Catalina's pov
Una vibrazione incessante sotto la mia mano mi svegliò, mugugnai infastidita e presi il telefono accettando la chiamata.

- Catalina- urlò una voce che riconobbi come quella di mia sorella.

-Madison?- domandai confusa, la bocca inpastata, mentre cercavo di metabolizzare.

- Tu! Devi per caso raccontarmi qualcosa?- domandò con enfasi, continuando ad urlare.

Riuscivo, in sottofondo a sentire la voce di mia madre che sollecitava mia sorella a mettere la chiamata in vivavoce.

- Non ti seguo? Puoi spiegarti?- domandai mettendomi seduta e appoggiandomi alla testiera del letto.
- Un sacco di foto di te e Brody, per l' esattezza, in questo momento stanno spopolando su tutti i social. Instagram è praticamente intasato di voi-
- Stai scherzando?- sbuffai ruotando gli occhi al cielo.

- No, assolutamente- ridacchiò.

- Catalina Nicole- urlò mia madre usando pure il nome di battesimo.
- Perché non mi hai detto di essere fidanzata. Sono tua madre- continuò adirata.
- Mamma, non sono fidanzata. E lui è diciamo, un ragazzo che ho conosciuto da poco, ma non stiamo insieme- sospirai alzando gli occhi al cielo.

-Beh tesoro, non sembra proprio. Vi tenevate per mano e lui ti abbracciava- mormorò in tono ovvio.
-Sì ma non significa niente. Ci stiamo solamente conoscendo.- parlai, ormai esasperata. La voglia di mamma di diventare nonna a volte era esasperante.

-Se lo dici tu. In ogni caso ce lo devi assolutamente presentare, è davvero molto bello- affermò e io ridacchiai divertita.

Il lato giovane è infantile di mia madre ogni tanto saltava fuori.

-Va bene, mamma. Ora puoi passare il telefono a Madison?- chiesi passandomi una mano tra i capelli scompigliati.

- Va bene, tesoro. Ci sentiamo dopo- si dileguò.

-Catalina- disse mia sorella.

- Come ti ho detto ieri sera, ci avevano invitati alla cena per festeggiare la vittoria- le spiegai mentre incrociavo le gambe nel lenzuolo bianco latte.

- Si, me lo ricordo. In ogni modo eravate molto carini- ghignò Madison.

- Cosa stanno dicendo?- domandai riferendomi ai vari gossip che sicuramente cercavano di dare una spiegazione, più che esagerata, alla nostra apparizione insieme.

- Molte cose,in realtà. C'è chi dice che sei la sua nuova conquista, altri invece dicono che la vostra è una relazione segreta, e tantissime altre cose.- disse. Alzai gli occhi al cielo.

Ma i cavoli loro non se li facevano?

-Le solite cose, insomma-  affermai sospirando rumorosamente.

-Le solite cose- confermò.

-Voi come state?- domandai cambiando argomento.

-Molto bene. Oggi andremo a Malibu. Devo controllare la casa e andare a trovare alcuni amici- spiegò.
- Interessante, Spider?- domandai guardami le unghie ormai rovinate.
- Sta molto bene, tranquilla. Gioca e corre tutto il giorno- mi rassicurò dolcemente.

Sospirai di sollievo mentre il groppo in gola, che avevo da quando partì con mia sorella, finalmente se ne andava.

Se stava bene lui, stavo bene anch'io.

-Tu che farai oggi?- chiese imcuriosita mentre io sbuffai.

-Devo mettermi in pari con lo studio. L'  ho trascurato molto ultimamente. Quindi penso di rimanere a casa a studiare- una smorfia si formò sul mio viso all' immagine dei numerosi libri di testo che avevo da riassumere, per poi studiare.

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