capitolo 8

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Catalina' s pov
- Non vuoi solo portarmi nel tuo letto?- chiesi.
Con le dita lentamente mi accarezzò il viso mentre le palpebre lottavano per rimanere aperte.
- Non ti avrei mandato fiori per una settimana intera, non starei qui a pregarti e a toccarti, non sarei qui a cercare di convincerti a uscire con me per un cazzo di appuntamento se avessi voluto solo portarti nel mio letto.- Disse abbassandosi su di me e facendo sfiorare le nostri fronti.
-Hai degli occhi bellissimi, Catalina.- sussurò.
Non sapevo che dire. Letteralmente. Mi aveva lasciata senza parole. Brody iniziava a piacermi, non l' avrei pensato tutta la settimana se fosse stato il contrario, il mio cuore non avrebbe iniziato a battere forte ogni volta che la mattina un mazzo di fiori nuovo riepiva la mia cucina, se non provassi niente per lui.
Sospirai chiudendo gli occhi e maledicendo la voce del mio migliore amico che rovinò quel momento magico. Brody si allontanò dal mio corpo ma senza staccare la sua mano dal mio fianco, dove gli occhi attenti del mio amico si fermarono.
-Ho interrotto qualcosa?- chiese facendo finta di niente. Sentii la sua mano risalire per poi fermarsi sulla mia schiena.
-No- sospirai.
-Ehm ok. Brody volevo complimentarmi con te per la vittoria. Siete stati grandi!!- disse con enfasi Jay Jay.
-Grazie amico e grazie per avermela portata- rispose il ragazzo al mio fianco poggiando una mano sulla mia testa. La differenza di statura si notatava moltissimo nonostante io fossi abbastanza alta.  Lo trucidai con lo sguardo.
-Figurati. È stato un gioco da ragazzi- rise quello che io considerevo il mio migliore amico.
-Non ci posso credere- ci interruppe Maya venendo verso di noi.
-Ho ispezionato ogni singolo ragazzo in quel posto- disse facendo cenno con la mano dietro di se - E non ho trovato nemmeno un ragazzo che rispecchi i miei standard di uomo perfetto.- disse disperata. Brody al mio fianco rise seguito a ruota da me e dal mio amico.
- Ma ora dimmi- continuò la mia amica puntando il dito verso il ragazzone accanto a me.
- Il tuo compagno di squadra. Quello bello che si era fatto male. È qui?- chiese.
-No, in questo momento è in ospadale.- rise il biondino al mio fianco.
- A proposito. È grave la situazione ? - Chiese Jay Jay. Il sorriso sul viso di Brody scomparve sostituito da uno sguardo triste e arrabbiato.
- Sfortunatamente si è rotto il crociato.- sputò passandosi una mano tra i capelli. Non c'era bisogno di aggiungere altro. Il campionato per Elias si era ormai concluso.
- Mi dispiace molto- disse Maya.
Mi avvicinai di un passo al corpo di Brody che, attento come sempre, si accorse di questa mia iniziativa e avvolse il mia fianco col braccio avvicinandomi a se. Alzai gli occhi al cielo quando Maya si mise a ridacchiare.
-James. Mi piacerebbe che voi veniste con noi a cena per festeggiare la vittoria dopo- disse guardando il mio amico. Cena? Guardai l' orologio, erano quasi le sette di sera.
- Non vogliamo disturbarvi. È una cosa tra la squadra- dissi guardandolo.
- Non preoccuparti. Organizziamo sempre cene dopo una partita per festeggiare con gli amici. Quindi non darete alcun fastidio- rispose.
- A me va più che bene- disse Maya.
- Pure a me- continuò Jay Jay.
- Allison dov'è ? - mi accigliai quando mi accorsi della sua assenza.
- Oh. È in bagno- disse la mia migliore amica. Ero più che sicura che a lei non avrebbe dato alcun fastidio partecipare a questa cena.
- Verremo- dissi guardandolo.
- Perfetto- rispose -Ora vedo scappare a cambiarmi. Ci vediamo qui fuori- disse per poi girarsi nella mia direzione. I miei due amici traditori si allontanarono da noi dirigendosi verso la porta.
- Aspettami fuori. Vieni in macchina con me- comandò avvicinandomi al suo corpo.Mi accigliai.
- No- dissi aggrottando le sopracciglia.
- No?- sputò stringendo la presa sul mio corpo.
- Hai sentito bene. No.-
- E perché no, bambina. Spiegami.-
- Sono venuta con Jay Jay. Andrò via con Jay Jay- dissi incrociando le braccia al petto. Lui ringhiò sfrustrato ma quando pensai che fosse stato sul punto di allontanarsi da me e gridarmi in faccia quanto fossi insopportabile e infantile, lui si abbassò verso il mio viso poggiando le labbra sulla mia fronte. Labbra che in quel momento erano aperte in un enorme sorriso.
- Ci vediamo dopo- disse prima di andare verso gli spogliatoi.
Sospirai poggiandomi al muro dietro di me per qualche minuto per poi raggiungere i miei amici.
Trovai Maya appoggiata a un muretto intenta ad accendersi una sigaretta mentre di Jay Jay non c' era ombra.
- Jay Jay dov'è?- chiesi appena la raggiunsi.
- Non lo so. Ha detto che doveva fare una cosa prima di andare via- disse prendendo un tiro dalla cicca.
- Allora, Brody ti ha liberata dalla sue grifie?- chiese appoggiandosi con la spalla al muro adiacente.
- Simpatica- dissi alzando gli occhi al cielo.
- Doveva andare a cambiarsi, e stavamo solamente parlando, tutto qui- dissi.
- Se lo dici tu. Che hai intenzione di fare con lui?- chiese guardandomi.
-Ha detto che gli piaccio e che in questi giorni mi ha pensata-
- Ma...-
- Ma niente. Anche lui mi piace, almeno fisicamente parlando. Devo conoscerlo meglio per poter pensare a qualcos' altro che va oltre all' attrazione.- mormorai.
- Allora conoscilo. Smettila di fare la contenuta con lui e conoscilo.- disse lei. Maya era sempre stata quel tipo di persona che se voleva ottenere qualcosa non si faceva tanti problemi ad ottenerla.
- Dagli una possibilità questa sera. E smettila di fare la parte del cubetto di ghiaccio.- disse ridendo buttando a terra la cicca. La mia attenzione si spostò su un paio di paparazzi che si stavano dirigendo verso di noi. L'unica cosa che ci divideva era la grande ringhiera. Appena ci riconobbero iniziarono a scattare foto così la mia amica infastidita alzò il dito medio nella loro direzione. Ridacchiai con lei mentre tornavamo verso gli spogliatoi dove ad aspettarci trovammo Allison.
- Hei, dove siete scomparse?- chiese avvicinandosi a noi.
- Dovevo fumare- rispose Maya.
- Hai visto Brandon?- le chiesi.
- No,per fortuna- affermò accigliandosi quando la moretta al mio fianco si mise a sogghignare.
- Oh cara mia. Lo vedrai eccome non preoccuparti- ghignò.
Allison mi guardò confusa inarcando il sopracciglio.
- Festeggeremo con loro la vittoria- disse Maya dandole una pacca sulla spalla.
-Cosa?- replicò Allison spalancando gli occhi.
- Hai sentito bene. Brody ci ha invitati e abbiamo accettato- dissi alzando le spalle.
- Non fare quella faccia. Devi venire e mostrare a quel cazzone di Brandon cosa si è perso- ribadì Maya. Era in momenti come questi che ero d' accordo con lei.
- Non penso di essere pronta mentalemente. Mi sono ripetuta un sacco di volte che quando lo avrei rivisto avrei fatto finta di niente,ma non penso di farcela. Sul serio- disse mentre la tristezza prendeva il soppravento sul suo viso.
- Hei, puoi andartene quando vuoi. E se non te la senti possiamo andare tutte e tre da qualche altra parte- la ripresi toccandomi il braccio.
- No,assolutamente. È anche la tua possibilita di stare e conoscere Brody- disse sorridendomi riconoscente.
- Se non riesci a farcela. Basta farci un cenno con la testa e ce ne andiamo ok?- continuò la mia migliore amica.
Il grosso portone si aprii e i giocatori iniziarono ad uscire dagli spogliatoi con in mano un borsone, tutti vestiti elegantemente.
I miei occhi si fermarono su Brody che parlava con Brandon e un altro ragazzo che non riuscii a riconoscere. Lo squadrai osservando i pantaloni neri eleganti, la camicia sbottonata ai primi tre bottoni, il giacchetto nero in pelle in una mano mentre con l' altra reggeva il borsone.
Alzò lo sguardo su di me sorridendomi prima di tornare a parlare con i suoi amici e pochi minuti dopo ci raggiunsero mentre Jay Jay spuntava dalla portone che dava sugli spogliatoi, seguito da uno dei giocatori. Spalancai gli occhi e tratenni a stento un sorriso.
- Allora ragazzi- urlò l' amico di Brody.
- Raggiungeremo il locale ognuno con le sue auto. Abbiamo già riservato un tavolo. Il mister ci ha avvisati dei giornalisti fuori il cancello e ha chiesto eplicitamente di non rilasciare alcuna dichiarazione su Elias- informò i suoi compagni di squadra che annuirono per poi dirigersi verso il cancello che si stava automaticamente aprendo.
- Non riuscirò a convincerti a venire in macchina con me, giusto?- mi chiese mentre aspettavo Jay Jay.
- No- sogghignai.
- Bah, lasciami almeno accompagarti alla macchina- comandò appoggiando un braccio sulle mie spalle avvicinandomi in questo modo a se. Jay Jay arrivò pochissimo tempo dopo facendo cenno a me e alla migliore amica di andare verso la macchina. Riuscimmo a varcare il cancello e una folla di giornalisti ci bloccò la strada . Brody mi strinse di più a se mentre io cercai di coprirmi gli occhi dai flash. Ero più che sicura che entro pochissimo tempo, foto di noi due avvinghiati in questa maniera sarebbero uscite su tutti i siti di gossip. Già immaginavo i titoli.
I paparazzi tempestarono di domande Brody che cercava di scansarsi dalle mani troppo lunghe di alcuni di loro. Per fortuna nostra alcuni uomini della security vennero in nostro soccorso  riuscendo a bloccarli per evitare che ci seguissero fino al parcheggio.
- Ecco qui- disse dopo avermi aperto la portiera del SUV del mio amico.
-Sana e salva- dissi sorridendogli dopo essermi seduta.
- Ci vediamo dopo- disse chiudendo la portiera della macchina dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia.
- Ben arrivata principessa- ridacchiò il mia migliore amico poggiato coi gomiti sul volante.
- Finiscila e guida- lo ammonii.
- Maya dov'è?- gli domanda notando l' assenza della mia amica.
- Va con Allison- rispose accendendo la radio.
Canticchiai le canzoni della playlist del mio amico, fino al ristorante dove la squadra aveva intenzione di festeggiare. Scesi dalla macchina notando la temperatura sempre più bassa, l'inverno di avvicinava e con lui anche la neve, il.ghiaccio e i gradi sotto zero.
Aspettai Jay Jay prima di entrare attraverso le porti scorrevoli.
- Maya e Allison sono già dentro.- annunciò appoggiando una mano sulla mia schiena portandomi verso il ristorante italiano di lusso. Più precisamente il ristorante italiano piu grande e lussuoso di tutta Manhattan.
- Tavolo riservato a nome di Brody Walker- disse verso la cameriera che ci diede il benvenuto chiedendoci gentilmente di porgerle i cappotti. Lei annuii verso il mio amico per poi accompagnarci al tavolo riservato, che scoprii non fosse un tavolo, ma una vera e propria parte del locale. Cercai di far finta di niente quando la cameriera continuò a lanciarmi delle occhiatine. Potevo sembrare ipocrita, visto che questa vita me la ero scelta io stessa, ma il più delle volte la mancanza di rispetto e di privacy mi dava sui nervi.
- Eccoci qui, se avete bisogno di qualsiasi cosa non esitate a chiamarmi.- disse prima di lasciarci. Notai le mie due amiche sedute in mezzo a due giocatori nel lunghissimo tavolo arredato elegantemente. Cercai un posto vuoto con lo sguardo finché una mano si appoggiò sul mio fianco, e un profumo maschile inondò le mie narici.
- Ti ho tenuto un posto- disse Brody dietro di me.
Ricordai le parole delle mie amiche. Infondo avevano ragione, dovevo lasciarmi andare e smettere di essere così paranoica.
Annuii seguendolo verso il centro del tavolo dove i suoi amici erano seduti uno davanti all' altro. Mi sedetti vicino a quello che scoprii si chiamasse Andrew e Brody prese posto accanto a me. Sorrisi ai suoi amici allungando la mano verso quello accanto a me.
- Catalina Reyes- dissi.
- Andrew McCartney- mormorò sorridendomi.
- Brandon Miller- disse l' altro quando gli porsi la mano. Mi girai verso Brody che mi fissava ormai da un po'.
- Come stai?- mi chiese avvicinando di poco la sua sedia alla mia.
- Tutto bene, a te?- gli chiesi poggiando un gomito sul tavolo.
-Tutto apposto- rispose sorridendo.
-Dovresti scegliere cosa prendere, tra poco verranno a prendere le ordinazioni-  Annuii prendendo in mano il menù e guardando distrattamente la lista dei piatti serviti in quel Sapevo già cosa prendere.
Alzai lo sguardo sul tavolo osservando come i ragazzi ridevano e scherzavano tra loro, per poi fermare il mio sguardo su Jay Jay seduto accanto al ragazzo con cui lo vidi uscire prima dagli spogliatoi.
Mi sporsi verso Brody e non distogliendo gli occhi dal mio amico gli chiesi.
- Chi è quello?-
- Quello accanto a James? È Jacob Moore- rispose.
- È... è..- cercai di dire.
- Gay?- chiese e ridacchiò quando annuii.  - Sì, lo è- disse sogghignando.
Interessante. Davvero interessante. Il mio amico forse si era dimenticato di dirmi qualcosa.
-Sono felice che tu sia qui- disse guardandomi attentamente.
- Sono felice anch'io- dissi facendogli spalancare gli occhi, e fu il mio turno a ridacchiare.
- Mhh,mi fa piacere- disse toccando una ciocca dei miei capelli.
-Ehi Walker- urlò il ragazzo seduto accanto alle mie amiche.
- Non ce la presenti?- continuò facendo ridere tutti i presenti al tavolo.
- Finiscila Smith- urlò di rimando il biondino accanto a me continuando a sorridere. Smith alzò le mani in aria tornando a sedersi non prima di avermi fatto un occhiolino.
- Ignoralo, è sempre così- sussurò poggiando un braccio sulla mia sedia avviccinandomi così a lui.
- È simpatico- dissi poggiandomi al suo braccio dietro la mia schiena.
-Si, lo è. Ma ora finiamola di parlare dei miei amici. Parliamo invece di quanto bella sei stasera- disse sporgendosi verso il mio viso.
- Non lo so. Sembra un argomento un po' noioso, no?- dissi poggiando una mano sul suo petto giocando con i bottoni. Beh che dire, stavo seguendo alla lettera i consigli di Maya.
-Assolutamente no- disse guardando le mie dita, adornate di vari anelli, giocare con la sua camicia bianca.
Venni interrotta dal cameriere che prese nostri ordini poggiando sul tavolo, numerose bottiglie di vino e champagne. Accettai volentieri il vino prendendone subito un sorso.
-Ti piace? Posso farne portare un altro se non è di tuo gradimento- mi chiese Brody.
-È buonissimo- affermai prendendo un altro sorso. Il mio sguardo cadde su Brandon che di tanto in tanto lanciava delle occhiatina ad Allison.
- Il tuo amico è un coglione- mi scappo dalla bocca e il biondino al mio fianco per poco non si strozzo col vino per colpa delle risate.
-Santo cielo- disse ricomponendosi
-Perché?- chiese ghignando.
-Beh, ha lasciato la mia amica- dissi facendo cenno verso Allison
- E ora continua a guardarla in quel modo- dissi sbuffando. Lui continuò a sbellicarsi dalle risate mentre io mi imbronciai.
- No bambina. Non ti arrabbiare- disse accarezzandomi le guance con il pollice.
-E poi, piccola, io non so esattamente cosa c' erq tra loro. Quindi non posso ne giudicare ne niente. E poi quel che fa con le ragazze, il mio amico, non mi interessa più di tanto- disse spostando la mano verso il retro del mio collo e lasciandola lì.
-Mah, hai ragione-
-Lo so, bambina- disse lasciandomi un bacio sotto l' orecchio.
-Non sai quanta voglia ho di baciarti- sussurò girandomi completamente verso di lui. I miei occhi involontariamente si fissarono sulle sue labbra rosse e carnose.
-Ma voglio andarci piano questa volta- continuò voltandosi verso un suo amico che cercava di attirare la sua attenzione già da un po'.
I nostri piatti finalmente arrivaroni e la mia pizza Margherita e Bufala fu poggiata davanti a me.
-Mhh, buona- disse il biondino affianco a me.
- Tu che hai preso?- gli chiesi iniziando a tagliare la mia cena.
- Spaghetti alle vongole- rispose prendendone una forchettata.
-Vuoi assaggiare?-
-Sì- annuii e sporsi di il viso quando mi tese la forchetta avvolta dagli spaghetti. Erano davvero molto buoni.
- Molto buoni. Vuoi assaggiare?- gli chiesi indicando la pizza è quando annuii presi un pezzo per poi avvicinarlo alle sue labbra.
- Molto buona- rispose sorridendo è ricambiai continuando a mangiare.
- Allora Catalina- prese parola Andrew accanto a me.
- Cosa ci racconti di te?- chiese girandosi a guardarmi.
- Cosa vorresti sapere che ancora non si sa?- dissi dopo aver finito di masticare prendendo un sorso di vino.
- Quanti anni hai?-
- 21, tu?- risposi lanciando un occhiata al biondino che mangiava i suoi spaghetti fingendo di non essere interessato alla conversazione iniziata dal suo amico.
- Venticinque- rispose. Annuii.
- C'è altro che vorresti sapere?- gli chiesi continuando a sorridere.
- No, per il momento no- rispose per poi sporgersi verso il mio viso.
- Piaci molto a Brody- sussurro al mio orecchio.
- Da cosa lo deduci?- gli chiesi sorridendo.
-Sono il suo migliore amico. Conosco quel ragazzo meglio di me stesso. Questo dovrebbe essere più che sufficiente come risposta.- ribadì.
- Lo terrò a mente- gli sorrisi complice girandosi il capo verso il soggetto della nostra discussione che parlava con il ragazzo davanti a lui.
- Ti ha sottoposta a un interrogatorip?- mi chiese ridendo.
- Lo fa con tutte?-
- No, ma me lo sarei aspettato da lui-
- Allora devo ritenermi fortuna - gli sorrisi quando appoggiò una mano sulla mia coscia.
- Molto- sussurò lasciandomi un bacio sulla guancia.
- Non sembri affatto una ventunenne- espresse.
- Tu quanti anni hai?- mi informai.
- Ventiquattro-
- Neanche tu sembri un ventiquattrenne-  ghignai.
- Lo so, bambina. Studi?-
- Ho ripreso gli studi a Luglio con un privatista.-
- Su cosa vorresti laurearti?-
- Giurisprudenza, tu invece, hai fatto l' università?-
- Ti ci vedo come avvocato. Si, mi sono laureato su Scienze Ambientali-
- Interessante- dissi pensandolo sul serio.
- In quale università?- domandai.
- Presi una borsa di studio per la Columbia e entrai nella squadra dell' istituto. Il mio unico intento era riuscire a entrarci se devo essere sincero. Così al secondo anno venni notato dal Mister, ma come regola impose, che se avessi voluto, dopo l' università entrare ufficialmente in squadra, avrei dovuto finire gli studi e  laurearmi- mi spiegò.
- Molto furbo però, il tuo Mister- sogghignai.
- Non puoi capire quanto- sorrise finendo gli spaghetti.
- Altro vino?- chiese e io annuii.
- Di te invece, cosa mi racconti?- domandò
- Cosa vorresti sapere?-
- Da quanto tempo conosci James?-
- Oh, da una vita ormai. Ci siamo conosciuti alle elementari, ma dopodiché ci siamo persi di vista per un paio d' anni perché i suoi si erano trasferiti portandolo con loro. Alle medie però ci siamo riincontrati ed è nata la nostra amicizia.- raccontai.
- Le due more invece?-
- Beh, Maya la conosco davvero da una vita, dall' asilo nido più precisamente. Mentre Allison l' ho conosciuta quando ho iniziato la carriera da modella- spiegai.
- Mentre voi tre?- chiesi indicando col capo Andrew e Brandon che in quel momento stavano bisticciando tra loro.
- Ci siamo conosciuti al College, avevamo entrambi la borsa di studio per il football.- mi informò.
- Oh, bello- dissi finendo l' ultimo pezzo della gustosa pizza.
- Brody, altro vino?- chiese un suo compagno in piedi con la bottiglia in mano.
- No grazie, devo guidare - rispose.
- Eddai, non ti sei mai fatto problemi a guidare brillo- disse ridendo, guardai Brody serrare la mascella e lanciarmi qualche occhiata.
- Ho detto di no! - ribadì scontroso.
Vidi Maya farmi un cenno con la testa verso la porta del bagno, così annuii e mi alzai.
- Hei, dove vai?- chiese allarmato Brody alzandosi anche lui.
- Vado un attimo in bagno, non preoccuparti- dissi prima di girarmi e incamminarmi seguita dalle mie amiche.

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