EPILOGO

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Il sole caldo che splendeva alto nel cielo in quella giornata di primavera Californiana, le scaldave le spalle nude mentre il venticello piacevole e fresco scostava i suoi capelli morbidi e più lunghi del solito.

Il profumo paradisiaco della carne che cuoceva sopra il barbecue le fece venire l'acquolina in bocca mentre sistemava i piatti sul lungo tavolo del giardino.

Piegò gli ultimi tovaglioli mentre le risate provenienti dall'altra parte del giardino riempivano le sue orecchie come il suo più bello del mondo ed automaticamente un sorriso le increspò le labbra quando quelle risa si fecero sempre più forti e contagiose.

Risa che si unirono all'abbaiare di un cane che seppur piccolo riusciva a creare un gran baccano.

-Ecco qui l'insalata- mormorò sua sorella mentre appoggiava il grande contenitore in vetro accanto alle altre pietanze gustose che già riempivano il lungo tavolo.

Con gli occhi a cuore e l'acquolina in bocca le dita di Catalina rubarono un pomodorino per poi infilarselo immediatamente in bocca come se avesse paura che qualcuno la beccasse con le mani nel sacco.

-Non riesco a resistere- sbuffò alzando le mani in aria quando sua sorella la guardò ridacchiando.

-Quando arrivano?- domandò Madison, sobbalzando immediatamente quando due braccia forti le cinsero la vita da dietro ed un bacio le venne posato sulla nuca.
Osservò con un enorme sorriso sua sorella ed il suo fidanzato mentre come due adolescente bisticciavano tra loro con occhi pieni d'amore.

-Catalina, da quella parte c'è bisogno del tuo aiuto- borbottò Seth indicando l'altra parte dell'enorme giardino e lasciando un bacio sulle labbra di Madison che con tenerezsa si strinse al petto del suo fidanzato.

Gli occhi azzurri di Catalina immediatamente ruotarono verso il cielo mentre un sorriso allargava le sue labbra.
-Corro, non si sa mai che ne combinino una delle loro- borbottò mentre iniziava ad allontanarsi dai due innamorati.

L'erba fresca le solleticava i piedi in modo piacevole ed il venticello le faceva svolazzare il vestito bianco e primaverile che arrivava alle caviglie mentre girava l'angolo verso la zona piscina e giochi per bambini.

Le venne quasi da portarsi la mano sul viso in modo esasperato quando osservò ciò che stava accadendo.
Che suo marito fosse un grande combinaguai quello già lo sapeva, ma che stesse contagiando anche la loro bambina quello era un vero e proprio incubo ad occhi aperti.

-Che sta succedendo qui?- domandò a voce alta per farsi sentire mentre lentamente e piuttosto confusa si avvicinava ai due che, sentendo la voce della guastafeste, si scambiarono un'occhiata preoccupata che venne subito sostituita da un sorriso furbo ed impertinente.

-Mamma!- urlò la piccola bambina di quattro anni mentre correva verso sua madre, nascondendo ciò che stava facendo.

Catalina con uno sguardo corrucciato la osservò dal basso mentre la piccola Sophia incrociava le braccia dietro la schiena e tirava fuori il suo faccino da angioletto.

Le sopracciglia di Catalina si aggrottarono ancor di più quando la osservò ridacchiare sotto i baffi mentre si guardava di tanto in tanto alle spalle, verso suo padre che iniziò a far finta di niente.

-Sophia, lo sai che tuo papà è fuori di testa e che combina solo guai- mormorò Catalina mentre i suoi occhi si riempivano di amore e dolcezza verso la sua piccola bambina.

Una bambina che era la sua esatta copia. Gli occhi grandi azzurri, i capelli biondi, il nasino piccolo e grazioso. Il carattere forte, vivace, determinato ed un soprattutto pieno di dolcezza e bontà.

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