parte 2

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~andrea pov~

"Pronto?"
Rispondo al telefono
"Ciao tesoro"
"Ciao mamma!"
"Come stai? Sta andando tutto bene?"
"Si mamma, tu e papà tutto bene?"
"Si, anche se ci manchi molto"
"Anche voi mi mancate"
Anche se è così,viste le continue telefonate che mi fanno è un po difficile sentire così tanto la loro mancanza
"Domani si inizia, agitato?"
"Sì...ho anche un po paura..."
"Tranquillo tesoro, non penserci troppo e rifatti una vita"
"Grazie mamma, ti prometto che appena potrò inizierò un lavoro per ripagarti di tutto"
"Tranquillo, va bene così, sono tua madre e voglio che tu abbia i migliori studi"
Mia mamma è fatta così, per me farebbe qualsiasi cosa. Dopo quello che è successo nella mia vecchia scuola lei si è subito mobilitata per farmi riprendere in mano la mia vita in una nuova città
"Sei davvero stupenda, grazie mille"
"Figurati tesoro, ora vado al lavoro"
"Certo, ciao mamma"
Ormai sono passati due giorni da quando ci siamo traferiti in questo nuovo appartamento e domani inizieremo la scuola.
Luca è uscito a comprare i quaderni e la cancelleria per la scuola mentre io sto preparando il pranzo.

Sento la porta aprirsi e vedo entrare Luca con tre borsine piene di cose
"Non hai esagerato?"
Chiedo io ridendo mentre mi volto verso di lui
"Mi sono lasciato prendere la mano..."
Dice ridendo nervosamente mentre appoggia tutto sul tavolo
"Non mettere lì quella roba se no dove mangiamo?"
"E allora dove la metto?"
Mi guardo intorno per poi trovare la soluzione
"Nel cu..."
"Un altro luogo?"
Dice lui ridendo mentre io continuo a cucinare
"Non lo so, appoggiale a terra, poi ci penseremo. Ora vai a fare una doccia che tra poco è pronto!"
Annuisce, poggiando le cose per poi entrare nel bagno.

Finisco di cucinare la pasta e poi preparo il tavolo e appena ho finito luca esce dal bagno
"Ho una fame da lupi!!!"
Dice lamentandosi e toccandosi la pancia
"Allora siediti e mangia!"
Lui si avvicina al tavolo e osserva il piatto in modo interrogativo
"Che c'è?"
Chiedo io confuso fissando con lui il piatto
"Nulla...solo...non pensavo riuscissi a fare una pasta senza bruciare tutto"
Ride mentre io lo colpisco con un pugno sulla spalla
"Luca... posso farti una domanda?"
Chiedo a luca una volta che ci siamo seduti a tavola
"Dimmi"
Dice lui finendo di masticare
"Domani...dici che andrà bene?"
"Ne sono convinto, ricordati che non ci sono solo le persone che abbiamo incontrato nella nostra vecchia scuola"
Dice convinto di sé e questo mi aiuta molto, mi infonde sicurezza
"Mi dispiace"
"Per cosa?"
"Hai lasciato tutto per colpa mia..."
Mi sorride amareggiato
"Non pensiamo al passato e poi non è stata colpa tua"
Annuisco continuando a mangiare
In effetti mi sono ripromesso che il passato sarebbe rimasto passato ecco perché non parliamo mai di ciò che è successo
E così il pomeriggio e la sera sono passato in fretta, abbiamo guardato qualche film e per cena abbiamo ordinato della pizza e
ormai è mezzanotte quando mi addormento.

La mattina la sveglia suona alle 7 e sento Luca dall'altra stanza lamentarsi
In effetti nessuno dopo le vacanze è pronto per alzarsi alle 7
Vado in bagno a prepararmi e quando esco vedo luca entrarci a sua volta
La nostra nuova scuola ha un'uniforme ma entrambi ci siamo abituati perché anche nella vecchia la indossavamo

Usciamo di casa e ci incamminiamo a scuola, appena arriviamo all'entrata in entrambe le nostre menti sarà comparsa la stessa scritta
SI VEDE CHE È UNA SCUOLA PRIVATA!
Ci guardiamo e poi scoppiamo a ridere, d'altronde ci siamo abituati... entrambi veniamo da famiglie ricche e anche nelle scuole che frequentavano prima c'era la stessa atmosfera
Entriamo e ci avviciniamo ai tabelloni con le classi e controlliamo la nostra sezione, siamo entrambi nella A
Ogni anno le classi si mischiano perciò non ci sentiremo nuovi o diversi o almeno è quello in cui confido.

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