parte 65

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~carlo pov~

"Stasera esci con me e freddy?"
Mi scrive pierre
Non lo vedo da quando abbiamo fatto a botte e pensavo che la nostra amicizia fosse finita lì e invece per lui, a quanto pare, no
"Non mi va"
Rispondo rilanciandomi sul letto
"Vengo da te allora"
Vederlo in un momento come questo è l'ultima cosa che voglio
"No"
"Sono lì tra due ore"
"Ti ho detto di no"
Visualizza l'ultimo messaggio senza rispondere e così non mi rimane che sperare che si rassegni e non venga perché non voglio vedere nessuno e tanto meno lui

"Carlo, c'è pierre"
Dice mia madrea aprendo lentamente la porta mentre io mi tiro leggermente su dal cuscino pensando a tutti gli insulti possibili
Mia madre mi guarda con il solito sguardo che ha quando pierre viene da me, non mi ha mai detto apertamente che non gli piace, anche perché il suo motto è "chi ami tu amo anche io", ma fin da quando eravamo piccoli pierre le faceva avere uno sguardo diverso, quasi preoccupato
"Ti avevo detto di non venire!"
Dico lanciando un cuscino nella sua direzione mentre lui lo afferra ridendo
"Si, si, vada pure signora mi occupo io di carlo"
Dice sorridendo a mia madre che mi guarda
"Allora vado?"
Mi chiede mentre io mi lancio con la testa sul cuscino annuendo leggermente
Poco dopo la sento chiudere la porta e pierre si siede ai piedi del letto
"Come ti senti?"
"Non mi va di parlare"
Rispondo con ancora il viso schiacciato sul cuscino
"Il pugno dell'altra sera ha fatto male"
Continua lui ridendo mentre io mi siedo con la schiena contro la testiera del letto
"Si, forse ho un po esagerato"
"Hai delle occhiaie tremende... quanto hai pianto per lui?"
Mi chiede avvicinandosi e mettendomi una mano sulla guancia
"Non hai mai pianto davanti a me... non mi sembra tu abbia mai pianto nemmeno per le rotture con i tuoi ex..."
Continua facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla
"Ora ci sono io..."
Continua mentre i miei occhi si fanno lucidi
Non vorrei mai piangere, vorrei fare tutto tranne che questo di fronte a lui ma ha la capacità di trovare e usare a suo favore i punti deboli delle persone
"Se lui si è trovato un altro..."
Continua alzando il mio viso e costringendomi a guardarlo
"Forse dovresti farlo anche tu"
Conclude avvicinandosi spaventosamente al mio viso
Mi mancano le forze per picchiarlo o anche solo per provare a dirgli di fermarsi, non ostante l'idea che anche solo mi sfiori mi fa ribrezzo
"Carlo!"
Dice una voce estremamente familiare davanti alla porta
Pierre si gira leggermente per guardare per poi ricominciare a guardarmi negli occhi
"Che ci fai qui?"
Gli chiede sbottonandomi i primi bottoni del pigiama
"Allontanati da lui!"
Gli urla andrea mentre i miei occhi tornano lucidi
"Perché dovrei?"
Chide in tono arrogande facendomi un sorriso a dir poco spaventoso
Quello che successe dopo fù la cosa più inaspettata che potessi mai immaginarmi da andrea
"Che cazzo fai?"
Urla pierre incazzato nero dopo il pugno sferrato da andrea sul suo viso
Lo ha scaraventato giù da letto ed ora si sta rialzando ancora più arrabbiato
"Come cazzo ti sei permesso?"
Gli chiede avvicinandosi a lui velocemente
Andrea non indietreggia e solo ora mi accorgo che le mie lacrime si sono fermate
"Pierre!"
Esclamo io attirando l'attenzione di entrambi
"Va fuori da qui! Adesso!"
Gli urlo alzandomi e indicandogli la porta
"Perché ti ostini a rifiutarmi! Lui non ti ama, lascia che lo faccia io!"
"Io lo amo!"
Esclama andrea parandosi davanti a me e guardando pierre
"E non lo lascerò a nessuno"
"Non sei stato forse tu a lasciarlo?"
Gli chiede pierre sorridendo in modo altezzoso
"Ho sbagliato, l'ho fatto perché sono un vigliacco, un codardo. Non mi sono fidato di carlo e ho giocato con i suoi sentimenti..."
Risponde andrea abbassando lo sguardo
"Mi sono lasciato anche influenzare da te ma sai una cosa... mi rassegnerò a lasciarlo solo quando sarà lui a dirmi che non sono abbastanza o che non mi ama più!
Perciò ora va via,stai fuori dalla sua vita e lontano dalla nostra relazione perché non mi influenzerai più!"
Il mio sguardo vaga tra la nuca di andrea e lo sgurdo sorpreso di pierre
"Perciò è così, anche tu hai tirato fuori le palle... divertente"
Risponde abbassando lo sguardo e sospirando
"Io vado"
Conclude uscendo dalla porta
Andrea rimane fermo di spalle ancora per qualche secondo per poi decidersi a girarsi verso di me
Lo guardo per qualche istante per poi tornare a sedermi sul letto
"Mi dispiace molto, davvero... penso tutto quello che ho detto poco fa"
Dice lui sedendosi di fonte a me sul letto
"Non sei l'Andrea che conosco"
Rispondo io sottovoce ripensando a dove possa essere finita tutta la sua timidezza
"Certo che lo sono, sono sempre io, solo ho pensato che se non avessi messo le cose in chiaro non sarebbe mai cambiato nulla"
Mi risponde con il viso leggermente arrossato
"Perché sei qui?"
Gli domando riabbassando lo sguardo
"Sono qui per te... mi dispiace, ti ho mentito"
Mi risponde accasciandosi sul mio petto e mettendo le braccia intorno al mio collo
Mi era mancato il suo tocco, il suo calore, il suo viso arrossato, le sue parole timide
"Hai sferrato un bel pugno"
Rispondo io lasciandomi sfuggire una piccola risata mentre lui mi guarda sorpreso
"Che c'è?"
Chiedo confuso
"Niente, è solo che... mi mancava il tuo sorriso"
Mi risponde sorridendomi e accarezzandomi il viso
"Io ti amo e mi allontanerò da te solo quando sarai tu a dirmi di farlo. Mi dispiace essermi fatto influenzare e di non essermi fidato di ciò che mi hai detto e mi dispiace per averti fatto piangere"
Conclude avvicinadondo il suo viso al mio
"Anche tu hai pianto, hai delle profonde occhiaie"
Gli rispondo ossevando il suo viso che solo ora mi rendo conto essere più pallido del solito
Mi bacia dolcemente immergendo le mani nei miei capelli per poi intensificare il bacio
Mi mancava così tanto...
Inizio a passare le mani sulla sua schiena e sotto la sua maglia mentre lui incrocia le gambe attorno ai miei fianchi
"Voglio fare l'amore con te"
Mi sussurra allorecchio mentre gli bacio il collo
"Sei proprio diverso, hai bevuto?"
Gli chiedo ancora più sorpreso dalle sue parole
"Non ho bevuto... mi hai sempre detto di dirti ciò che voglio e quindi ora ho deciso di farlo"
Dice intimidito con le guancie rosse
"Bhe, anche io voglio fare l'amore con te"
Gli rispondo sfilandogli la maglia e facendolo indietreggiare con la schiena fino a farlo cadere sul letto
"Ti amo"
Gli sussurro togliendomi a mia volta la maglia
"Anche io ti amo carlo"

"Mi hai perdonato quindi?"
Mi chiede Andrea con la testa sul mio petto
"Certo, se no come avrei potuto fare l'amore con te?"
"Lo stavi per fare... con pierre dico...non lo hai allontanato"
Risponde abbracciandomi ancora più forte dopo qualche attimo di silenzio
"Non lo avrei fatto con lui... ero solo molto stanco ma dopo poco lo avrei allontanato"
Dico accarezzandogli i capelli per cercare di tranquillizzarlo
"Mi fido di te"
Sussura contro il mio petto mentre io afferro il suo viso portandolo vicino al mio
"Non mentirmi più, non sminuirti più e, cosa più importante, non allontanarti mai più da me!"
"Lo so"
Mi risponde mentre lo bacio dolcemente su quelle labbra che mi sono mancate così tanto da essermi reso conto di esserne diventato dipendente

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